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I mega-trend del settore pneumatici per il 2022

Il 2022 è appena iniziato ed è quindi lecito chiedersi cosa possiamo aspettarci da quest’anno. La situazione generale è in continuo divenire e va a braccetto con la pandemia e con le restrizioni imposte dai singoli Paesi, ma possiamo anche notare alcune situazioni che si stanno evolvendo. Le parole chiave per quest’anno sono principalmente 3: acquisizioni, aumento dei costi e sostenibilità.

Partiamo dalle acquisizioni: questo è sicuramente uno dei temi caldi, poichè sono stati tanti i “passaggi di proprietà” nel 2021 e non ci aspettiamo che diminuiscano, anzi.

A inizio 2021 Cooper è stata acquisita da Goodyear per 2,5 miliardi di dollari, un’integrazione che sta procedendo bene e che avrà, ovviamente, ripercussioni nei prossimi anni a venire.

Passando ai movimenti più piccoli, Bridgestone ha investito 79 milioni di dollari australiani nell’acquisizione della società australiana di gestione di pneumatici OTR Otraco International, mentre Brisa, la joint venture turca di Bridgestone, ha preso il contollo dell’azienda telematica Arvento. Magna Tyres ha “risposto” acquisendo Fennell Tyres International e il distributore polacco Industra alla fine del 2021. Il produttore di pneumatici dello Sri Lanka GRI ha annunciato di aver acquistato Protyre nella regione baltica, consolidando la sua posizione nell’Europa orientale.

Tuttavia, probabilmente la notizia più importante del settore è che Trelleborg Wheel Systems è in vendita e che Yokohama ha offerto circa 2 miliardi di euro per acquistare l’azienda. La notizia è stata confermata alla fine di dicembre in una dichiarazione ufficiale da Trelleborg stessa. Aspettiamoci aggiornamenti.

Un altro tema molto importante sarà legato all’aumento dei costi. Il 2021 è stato un anno cruciale da questo punto di vista, con aumenti dei costi delle materie prime, dell’energia e i problemi legati alle spedizioni. E’ lecito aspettarsi che queste difficoltà continueranno ad essere presenti anche quest’anno. I produttori, soprattutto quelli che non hanno uno stabilimento europeo o che non riescono a rispondere alla domanda europea con una produzione totalmente locale, stanno cercando di arginare il problema, ma queste sono manovre che hanno soluzioni lunghe e costose. Di questo problema parla diffusamente Alessandro De Martino, amministratore delegato di Continental Italia, in un’intervista realizzata a settembre. Altri produttori hanno spostato la produzione, mentre altri, come ad esempio Hankook, hanno stretto accordi con aziende logistiche di primo piano per assicurarsi i container.

Il terzo mega-trend è la sostenibilità. Non c’è dubbio che, in parte a causa delle opportunità offerte dai lockdown dovuti alla pandemia, la tendenza verso considerazioni ecologiche maggiori e più a lungo termine in tutti gli aspetti del business dei pneumatici continua a crescere. Durante il 2021 e proseguendo nel 2022 e oltre, le azioni legate a tali aspetti sono diventate sempre più chiare a tutti. In effetti, diversi produttori si sono impegnati a produrre pneumatici con materie prime sostenibili al 100% entro il 2050 (Michelin e Continental, ad esempio) . Inoltre, alcuni, come Goodyear, si sono impegnati a raggiungere traguardi intermedi entro il 2030.

Naturalmente sono molti altri i temi che ci interessano e di cui tratteremo nel corso dell’anno: restate sintonizzati con PneusNews!

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