Mercato

Toyo Tires: il mercato italiano per noi è molto importante

Toyo Tires ha preferito esporre ad Autopromotec invece che a The Tire Cologne, nonostante la sua sede europea sia proprio in Germania. Questa è una evidente dimostrazione di quanto il produttore giapponese tenga al mercato e ai clienti italiani, come ha confermato anche la presenza del top management giapponese a Bologna.

“Stiamo per avviare la produzione nella nuova fabbrica in Serbia, che ha ottenuto la certificazione europea”, ci ha detto Kenta Kuribayashi presidente di Toyo Tire Europe GmbH. “La prima fase prevede una capacità produttiva di 5 milioni di pezzi, che esporteremo prevalentemente negli Stati Uniti. Seguiranno poi le successive 4 fasi, con progressiva crescita della capacità produttiva. Infine, non immediatamente, ma presto, ci approcceremo all’equipaggiamento originale in Europa”.

Produrre in Europa è diventato quasi indispensabile, soprattutto oggi, per i fabbricanti di pneumatici e sicuramente il nuovo stabilimento serbo darà un vantaggio competitivo importante al produttore giapponese.

“Toyo Tires, – aggiunge Fabio Merli, amministratore delegato della filiale italiana – che finora produceva dall’altra parte del mondo, dove il costo del lavoro non è equiparabile a quello di altri Paesi d’investimento, per essere competitiva sul mercato con un certo tipo di posizionamento, è sempre stata molto più attenta di altri ai costi e ha sempre badato molto di più alla sostanza che alla forma. Oggi però, grazie al centro di ricerca inaugurato in Germania due anni fa e alla fabbrica serba che sta iniziando a produrre, la situazione potrebbe cambiare significativamente, sia in Europa che in Italia.”

“Il mercato italiano e la filiale guidata da Fabio sono molto importanti per noi”, riprende Kenta Kuribayashi. “Il mercato italiano infatti è composto da rivenditori indipendenti e aziende famigliari per i quali le relazioni interpersonali sono molto molto importanti”. Per quanto riguarda invece la qualità del prodotto che uscirà dalle linee serbe, non ha dubbi: “In Giappone e negli Stati Uniti, dove produciamo, gli standard per alcuni parametri tecnici sono più stringenti che in Europa e questo fa sì che i nostri prodotti abbiano una qualità media superiore. In Serbia abbiamo voluto installare macchinari di altissimo livello di fornitori italiani, olandesi e tedeschi, con un focus particolare soprattutto per quanto riguarda la produzione delle mescole. Siamo certi della qualità dei prodotti che usciranno dalle linee serbe e attendiamo la conferma da parte dei test indipendenti delle riviste europee.”

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