Mercato

Ripartire, ma attrezzati. Univergomma offre le mascherine a oltre 560 clienti

Le mascherine protettive sono diventate merce preziosa e, se adesso in qualche farmacia sono disponibili, anche se contingentate, ci sono stati giorni in cui trovarle era un’impresa impossibile. Proprio in quei giorni, però, parecchi gommisti erano ben attrezzati.

Così ci racconta Danilo Cancian di Autoricambi Belluno: “Non ce l’aspettavamo, per cui è stata davvero un sorpresa gradita e utilissima, quando abbiamo visto arrivare dal nostro fornitore di pneumatici Univergomma una busta, che conteneva 10 mascherine. E’ stato un pensiero davvero molto gradito, anche perché, quando sono arrivate, in giro non se ne trovavano proprio“.

Univergomma, azienda legata ai servizi primari e pertanto operativa, ha cercato di offrire il suo contributo ai clienti in questo momento di difficoltà sanitaria e pubblica, con la distribuzione gratuita di mascherine. Attualmente sono già state spedite le buste contenenti 10 mascherine ciascuna a 560 clienti, che stanno lavorando, nonostante le mille difficoltà.

“Abbiamo intrapreso questa iniziativa per incoraggiare i nostri clienti a non arrendersi, dimostrando di appartenere a una categoria professionale forte”, dicono dall’azienda toscana. “Per Univergomma è stato uno sforzo economico non da poco, ma l’abbiamo ritenuto necessario, in questo momento così difficile, dove reperire i dispositivi di protezione sembra sia quasi impossibile. Nel corso della prossima settimana continueremo le spedizioni dei plichi di mascherine in altre zone d’Italia, fino all’invio totale dei 10.000 pezzi, che sono stati acquistati per questo scopo.”

La ripresa non sarà facile e Danilo Cancian spiega che il cambio gomme ancora non è partito, sia per le restrizioni di legge, ma anche perché molti clienti non hanno la disponibilità economica e quindi potrebbero decidere di tenere sull’auto le gomme invernali e saltare del tutto la stagione. “Anche le revisioni, che spesso sono motivo del cambio gomme, sono state prorogate di 3 mesi, per cui è probabile che il lavoro, in generale, slitterà in avanti di diverse settimane”, dice Cancian. “Al momento stiamo cercando di lavorare, indossando i dispositivi di protezione e rispettando regole e distanze di sicurezza, ma non è facile, anche perché i clienti, che devono aspettare fuori, non sempre mantengono le distanze o sono attrezzati di mascherine e di guanti, per cui, a volte, oltre a doverci preoccupare della nostra sicurezza, dobbiamo assumerci la responsabilità anche per i clienti”.

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