Notizie

Pirelli: presentato il Piano Industriale 2020-2022

Il Consiglio di amministrazione di Pirelli & C. ha approvato il Piano Industriale 2020-2022, con visione 2025, che verrà illustrato oggi alla comunità finanziaria dal Vice presidente esecutivo e Ceo, Marco Tronchetti Provera, e dal top management.

IL PERCORSO DAL 2017 A OGGI

Dal 2017 a oggi Pirelli, in linea con la strategia prefissata, ha consolidato la propria posizione nell’High Value e ha ridotto la presenza nel segmento Standard potendo contare su 5 solide e distintive barriere competitive:

– una forte e consolidata relazione con i produttori auto più esigenti;

– una tecnologia costantemente all’avanguardia;

– un brand iconico e riconosciuto in tutto il mondo;

– una distribuzione commerciale selettiva e un assetto manifatturiero altamente tecnologico e concentrato in Paesi dai costi di produzione competitivi;

– un vantaggio competitivo in termini di performance ESG, collocandosi Pirelli ai vertici delle maggiori classifiche mondiali di settore.

Nell’High Value Pirelli ha rispettato le previsioni del precedente piano, nonostante elementi non prevedibili come la debolezza dell’automotive nel 2019 che ha portato ad avere minori volumi nel Primo Equipaggiamento, con pressioni sui prezzi nel comparto tyre. I risultati sono stati raggiunti cogliendo nuove opportunità nel Primo Equipaggiamento (OE) con una diversificazione di portafoglio, siglando nuovi contratti in Nord America e Apac, massimizzando l’effetto ‘pull-through’ sul canale Ricambio e difendendo il prezzo delle specialties.

Nello Standard, invece, l’andamento del mercato è stato peggiore delle aspettative, per l’inatteso protrarsi della crisi economica in Latam e per la debolezza del mercato in Europa e Russia. Per contenerne gli impatti, Pirelli ha accelerato la riduzione dell’esposizione su tale segmento, con un calo dei volumi pari a 10 milioni di pezzi rispetto alle ipotesi iniziali formulate in fase di Ipo.

I TREND DELL’INDUSTRY

Nel corso del prossimo triennio, si prevede che il mercato della mobilità ‘high end’, quello di riferimento per Pirelli, non registrerà discontinuità importanti. In particolare:

– l’ammontare complessivo delle ‘miglia guidate’ continuerà a crescere su base globale (+3% il tasso medio annualizzato 2020-2022 con un lieve rallentamento rispetto ai 5 anni precedenti);

– i consumatori ‘high end’ continueranno a crescere a un tasso medio annualizzato dell’8%, mantenendo il ritmo che si osserva dal 2015;

– la proprietà privata dell’auto continuerà a essere dominante rispetto alle auto in ‘sharing’ e ai veicoli dei servizi auto (89% nel 2020, 85% nel 2022)

– le auto elettriche continueranno a crescere, ma con un’incidenza ancora contenuta sulla produzione globale di auto (11% del totale nel 2020 e 20% nel 2022).

Il Premium/Prestige continuerà a rappresentare un mercato chiave, spinto da un ulteriore incremento delle omologazioni; una crescente domanda nelle specialties; una costante crescita del segmento Suv e Cuv (Crossover); nuove tecnologie legate allo sviluppo dell’elettrico e della connettività; un parco auto Car Synergic sempre più orientato verso pneumatici High Value.

Per il mercato pneumatici High Value – concentrato in Europa, Apac e Nord America – si stima per il prossimo triennio una domanda ancora resiliente, pur in uno scenario di persistente pressione sui prezzi che potrà essere più contenuta per i player più solidi in termini di innovazione e brand. In particolare:

– produzione auto Premium e Prestige: tra il 2019 e il 2022 si prevede una crescita media annua pari a circa il 2% dopo il +1,3% del 2016-2019, in controtendenza rispetto alla debolezza della produzione auto globale (+0,7% la crescita complessiva prevista nel triennio dopo il -1,6% nel 2016-2019);

– parco auto globale Premium e Prestige: si prevede raggiungerà circa 180 milioni di veicoli nel 2022 – concentrati per l’87% in Europa, Nord America e Apac – con una crescita media annua pari a circa il 5% (+5,8% tra il 2016 e il 2019) superiore al +2,9% previsto tra il 2019 e il 2022 per il mercato auto complessivo (+3,6% tra il 2016 e il 2019);

– domanda di pneumatici ≥ 18 pollici: si prevede una crescita complessiva pari a circa il 6% medio annuo tra il 2019 e il 2022 (+9,3% nel 2016-2019) quale risultante di un +7,5% nel canale Ricambi (+11,7% tra il 2016 e il 2019) e di un +4,3% nel Primo Equipaggiamento (+6,4% tra il 2016 e il 2019);

– pressioni sui prezzi: la debolezza dell’automotive nel 2019, inaspettata rispetto all’installazione di capacità a fine 2018 e 2019, ha portato a sovracapacità, con conseguenti pressioni sui prezzi.

Brand e tecnologia, elementi chiave nelle decisioni di acquisto di un consumatore Premium, rappresentano una difesa competitiva.

Il segmento Standard presenta invece dinamiche diverse, con un persistente calo al quale continueranno a fare eccezione i pneumatici 17 pollici:

– parco Car Synergic: è circa il 90% del parco auto mondiale e si stima raggiungerà circa 1,4 miliardi di veicoli nel 2022, con un tasso medio annuo di crescita intorno al 3%;

– produzione Car Synergic: si prevede raggiunga circa 78 milioni di unità nel 2022, con un tasso medio annuo di crescita di circa lo 0,5%;

– domanda pneumatici 17 pollici: si prevede una crescita media annua superiore all’1% tra il 2019 e il 2022 a fronte di un calo dello 0,8% previsto per le misure inferiori.

PIANO INDUSTRIALE 2020-2022

Il Piano Industriale 2020-2022 di Pirelli conferma la centralità dell’High Value, con un consolidamento della leadership anche attraverso un ulteriore rafforzamento delle barriere competitive, l’utilizzo delle tecnologie digitali anche in ottica predittiva rispetto alla tipologia e alla localizzazione della domanda, lo sviluppo di prodotti e processi sempre più sostenibili.

Nel segmento High Value (pneumatici Car ≥ 18 pollici) Pirelli prevede di sovraperformare il mercato di circa 3 punti percentuali, con un tasso di crescita medio annuo dei volumi pari a circa il 9% (circa 6% la crescita stimata del mercato).

Nello Standard (pneumatici car ≤17 pollici) Pirelli proseguirà la riduzione, ma cogliendo le opportunità legate ai 17 pollici e potendo contare su fonti produttive low cost (Russia e Latam).

L’ulteriore riduzione dell’esposizione nel segmento è prevista con un calo medio annuo in termini di volumi del 4,2% nel 2019-2022 (-0,3% il calo medio annuo previsto per il mercato). Nello standard tali azioni, unite a una produzione focalizzata nelle region a minore costo produttivo, consentiranno di incrementare il price/mix e la redditività, stimata a fine piano Double Digit.

I TRE PROGRAMMI PER REALIZZARE IL PIANO

Il Piano Industriale 2020-2022 sarà realizzato attraverso tre principali programmi:

– competitività costi, lanciato nel quarto trimestre 2019

– sviluppo commerciale, rivolto sia al Primo Equipaggiamento sia al canale Ricambi

– innovazione tecnologica, per introdurre nuovi processi e lanciare nuovi prodotti

e prevede una maggiore generazione di cassa rispetto al precedente piano anche grazie a investimenti più contenuti a fronte di capacità e tecnologie già adeguate nelle fabbriche.

Programma Competitività Costi

Già avviato nel quarto trimestre 2019, il programma di Competitività Costi prevede efficienze lorde pari a circa 510 milioni di euro (pari a circa l’11,5% del totale della base costi) nel periodo 2020-2022, con un impatto al netto dell’inflazione pari a circa 290 milioni (circa il 6,5% del totale base costi). A una prima fase – prevista nel 2020 per un importo complessivo pari a circa 180 milioni lordi (110 milioni netti) – seguirà una seconda fase nel 2021-2022 per 330 milioni di euro lordi (circa 180 milioni di euro netti). Le azioni sono previste sui seguenti costi:

  • prodotto: ottimizzazione della gamma e delle specifiche, semplificazione e razionalizzazione strutturale dei componenti dei pneumatici, ottimizzazione degli acquisti
  • risparmi previsti pari a circa 160 milioni di euro lordi (circa 50 milioni nel 2020 e circa 110 milioni nel 2021-2022);
  • operations: ottimizzazione della distribuzione geografica delle fabbriche (riorganizzazione in Brasile e conversione al Velo di Bollate in Italia), nuovi processi produttivi orientati alla flessibilità e smart manufacturing, data analytics per massimizzazione qualità
  • risparmi previsti pari a circa 160 milioni di euro (circa 40 milioni nel 2020 e circa 120 milioni nel 2021-2022);
  • SG&A (Selling, General and Administrative Expenses): utilizzo di strumenti avanzati di marketing, stretto controllo delle spese generali
  • risparmi previsti per circa 100 milioni di euro (circa 40 milioni nel 2020 e circa 60 milioni nel 2021-2022);
  • organizzazione: reingegnerizzazione dei processi anche grazie alla trasformazione digitale, sviluppo di nuove competenze e ‘digital skills’, sistemi di incentivazione ulteriormente legati alle performance, con un incremento della componente variabile sui compensi complessivi
  • risparmi previsti pari a circa 90 milioni di euro (circa 50 milioni nel 2020 e circa 40 nel 2021- 2022).

Programma Sviluppo Commerciale

Il programma di Sviluppo Commerciale è strutturato in 5 punti chiave, di cui 3 per crescere nel mercato High Value e 2 per continuare il riposizionamento nello Standard. L’insieme di questi programmi si tradurrà in una crescita netta complessiva dei volumi tra il 2019 e il 2022 pari a circa 5 milioni di pezzi, con un crescente contributo da parte del segmento High Value (+9 milioni di pezzi nell’High Value, -4 milioni nello Standard). In particolare:

High Value:

– nel canale Ricambio, massimizzazione dell’effetto ‘pull through’ capitalizzando l’elevato numero di omologazioni che vanta Pirelli (1.090 su ≥ 18 pollici);

– sempre nel canale Ricambio, acquisizione di nuovi clienti cogliendo la domanda nel ‘push through’ ad alta marginalità anche tra i possessori di Synergic Car (in particolare Suv e Cuv) con linee dedicate;

– nel Primo Equipaggiamento crescita selettiva per continuare ad alimentare la profittabilità derivante dalla crescita del ‘pull through’ nei prossimi anni.

Le azioni sul canale Ricambio si concentreranno (80% dei volumi) sulle Specialties e sulle misure superiori ai 19 pollici, aree meno soggette a pressioni sui prezzi e, unitamente all’azione prevista sul Primo Equipaggiamento, contribuiranno a incrementare la profittabilità del segmento in sinergia con il programma di competitività dei costi.

Standard

– crescita nei 17 pollici attraverso il rinnovo delle linee di prodotti;

– riduzione ulteriore nei calettamenti inferiori ai 17 pollici e dei second brand.

Tali azioni, sia nell’High Value che nello Standard, saranno rese possibili anche attraverso un avanzato sistema di data analytics che, grazie ai dati dei partner di Primo equipaggiamento, dei distributori al ricambio e di una serie di fonti esterne, consentirà di prevedere con maggiore precisione la potenzialità di ogni progetto di omologazione, i tassi di ricambio dei diversi modelli di auto, le potenzialità delle varie aree geografiche. Si prevede, inoltre, un rafforzamento della rete distributiva, con un incremento dei punti vendita a oltre 20mila dai 16mila del 2018.

Programma Innovazione Tecnologica

Il programma di Innovazione Tecnologica prevede un’accelerazione nell’innovazione di prodotto, competitività dei costi e focus sulla mobilità sostenibile.

– Accelerazione innovazione di prodotto: nel prossimo triennio Pirelli prevede di lanciare 20 nuove linee di pneumatici (5 nel primo Equipaggiamento e 15 nel canale Ricambi), con una crescita del 40% circa rispetto al 2017-2019. I nuovi prodotti rafforzeranno la leadership sul Primo Equipaggiamento, dove Pirelli ha un numero quasi doppio di omologazioni rispetto al miglior competitor, puntando anche a un mix più elevato (19 pollici). Nel Ricambio verrà ampliata la gamma di prodotti che soddisfano esigenze specifiche anche su base regionale (es: focus su ‘mileage’ negli Usa, ‘comfort’ in Apac e caratteristiche ‘green’ in Europa) ed è previsto lo sviluppo di nuove Specialities con tecnologia PNCS, Seal Inside e Run Flat, e linee sviluppate per le vetture elettriche;

– Competitività dei costi: nell’arco di piano, è prevista una riduzione del 10% dei costi a livello di prodotti, pari a circa 160 milioni di euro, grazie alla gestione della gamma, alla ottimizzazione delle specifiche, a un design con un approccio ‘modulare’ (introdotto già nel 2019 nelle fabbriche europee e destinato a essere esteso alle altre fabbriche) e alla ottimizzazione dei piani di acquisto. Coerentemente con la trasformazione digitale già in atto, Pirelli ha introdotto tecniche virtuali di sviluppo di prodotto che consentono di abbreviare il ‘time to market’ del 30% e di ridurre del 20% il numero dei prototipi prodotti;

– Sviluppo di prodotto e mobilità sostenibile: in termini di materie prime, si prevede un utilizzo crescente di materiali derivanti da fonti rinnovabili e riciclati, con l’obiettivo al 2025 di utilizzare per oltre il 40% materiali rinnovabili (oltre il 60% l’obiettivo al 2030) nelle nuove linee di prodotto.

Il Piano prevede, inoltre, un continuo investimento sulla mobilità sostenibile, in particolare sui pneumatici destinati ai veicoli elettrici e in cui oggi Pirelli vanta 74 omologazioni ed è al lavoro su 286 progetti. Nelle soluzioni connesse, Pirelli, ha completato la prima fase di test di sviluppo del Cyber Tyre, stabilizzando la tecnologia, testandola in condizioni estreme (es: Formula 2) e lanciando 2 co-sviluppi con partner Prestige. La società ha ora avviato la seconda fase che, anche attraverso possibili partnership, punta allo sviluppo di un prodotto su larga scala per i produttori auto Premium e alla creazione di un sistema di connettività attivo rivolto alla sicurezza, al controllo del veicolo e alla riduzione delle emissioni.

PRESENZA E CAPACITÀ PRODUTTIVA

Nel 2022 Pirelli conterà 18 fabbriche (16 Car, 1 Premium Velo e la jv Moto in Indonesia). Le fabbriche Car conteranno 9 impianti totalmente High Value (6 di questi nuovi e altamente robotizzati) in Europa, Nord America e Apac e 7 impianti produttivi di High Value e Standard (tra questi i due hub produttivi low cost di America Latina e in Russia).

Oltre a livelli tecnologici avanzati, gli impianti produttivi presenteranno un minore impatto ambientale, prevedendo il piano una riduzione del 25% delle emissioni assolute di CO2 del gruppo al 2025 rispetto al 2015, l’utilizzo del 100% di elettricità rinnovabile al 2025 con un obiettivo di “Carbon Neutrality” (rinnovabile e termica) al 2030, una riduzione del prelievo specifico di acqua del 43% e l’avvio del 98% dei rifiuti a recupero, in ottica “Zero waste to landfill”.

La capacità High Value, già incrementata in modo significativo nel periodo 2017-2019 (in particolare in Europa, Cina e Messico), aumenterà in modo meno marcato da qui al 2022 (38 milioni di pezzi sui 71 milioni complessivi nel 2016, 50 milioni di pezzi su 77 milioni complessivi nel 2019, 53 milioni di pezzi su 75 milioni complessivi previsti nel 2022). La capacità Standard sarà invece ridotta a 22 milioni di pezzi al 2022 dai 27 milioni attuali (a fronte dei 33 milioni del 2016).

I ricavi sono previsti in crescita a circa 5,4 miliardi di euro nel 2020 e circa 5,8 miliardi di euro nel 2022, con un tasso medio di crescita annuo pari a circa il 3%. I ricavi High Value saranno pari a circa il 73% dei ricavi complessivi a fine piano rispetto al 69% previsto nel 2020 (circa 67% nel 2019).

Le attese sui volumi complessivi sono di una crescita media annua nell’arco di piano compresa tra +1,5% e +2%. Per i volumi High Value complessivi è attesa un’accelerazione della crescita a un tasso medio annuo dell’8%, mentre continuerà la riduzione dei volumi Standard, per cui è prevista una flessione del 5% annuo.

Il price/mix è atteso in miglioramento di circa il 3% medio annuo per effetto di:

  • Una lieve diminuzione della componente prezzi;
  • Un positivo contributo del mix.

L’impatto negativo dei cambi è stimato pari a circa il -2% annuo, per effetto del previsto rafforzamento dell’euro sul dollaro e della crescente volatilità delle valute nelle economie emergenti. L’Ebit Adjusted nel 2020 è previsto pressoché stabile rispetto al 2019: l’effetto delle leve interne (price/mix, volumi ed efficienze) andrà a compensare l’impatto dello scenario esterno (inflazione dei costi produttivi, materie prime e pressioni sui prezzi). Il Margine Ebit Adjusted è stimato in crescita al 18-19% nel 2022 rispetto al 17,2% del 2019.

Il già elevato livello tecnologico e l’adeguata capacità degli impianti produttivi sono alla base di un piano di investimenti più contenuto rispetto al triennio precedente – pari a 900 milioni di euro tra il 2020 e il 2022 dopo gli 1,3 miliardi di euro del 2017-2019 –, contribuendo così a sostenere un’elevata generazione di cassa insieme al previsto miglioramento del risultato operativo, costi finanziari e fiscali più contenuti e un’efficace gestione del capitale circolante. Nell’arco di piano è previsto un flusso di cassa netto ante dividendi complessivo pari a circa 1,5 miliardi di euro, di cui circa 400 milioni nel 2020, circa 500 milioni nel 2021 e circa 600 milioni nel 2022.

La politica dei dividendi prevede un pay out confermato pari al 40% dell’utile netto consolidato. A fine piano la posizione finanziaria netta del gruppo, incluso l’impatto dei principi contabili IFRS 16, è attesa in calo dai 3,5 miliardi del 2019 ai circa 3,3 miliardi del 2020 fino ai circa 2,5 miliardi del 2022.

I TARGET DI SOSTENIBILITÀ DEL PIANO

Si riassumono, a seguire, i principali target della strategia di sviluppo sostenibile High Value al 2022, 2025 e 2030, allineati alla materialità degli impatti socio-ambientali dell’azienda e a supporto di 11 obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 delle Nazioni Unite. La loro definizione poggia sulla mitigazione de rischi e presa di opportunità derivanti dagli scenari al 2025-2030, tra cui break-through tecnologico e digitale, economia circolare, crescita della popolazione, scarsità di risorse naturali e cybersecurity.

Approccio e Target “Eco-Safety” lungo l’intero ciclo di vita del prodotto:

A livello di materie prime, per nuove linee di prodotto Pirelli prevede:

– Entro 2025: materiali rinnovabili > 40%; materiali riciclati > 3%; materiali di derivazione fossile < 40%

– Entro 2030: materiali rinnovabili > 60%; materiali riciclati > 7%; materiali di derivazione fossile < 30%

A livello di processo produttivo, molteplici i target di efficienza ambientale. Con riferimento alle emissioni di CO2, si evidenziano:

– Entro 2025: 100% energia elettrica rinnovabile a livello di gruppo; – 25% vs 2015 le emissioni assolute di CO2:

– Entro il 2030: Carbon Neutrality (emissioni da energia elettrica e termica)

Pirelli ha inoltre sottoscritto l’adesione all’Iniziativa Science Based Target. Ulteriori obiettivi di efficienza nell’utilizzo delle risorse al 2025 sono: -10% vs 2019 consumo specifico di energia; – 43% vs 2015 prelievo specifico di acqua; 98% rifiuti avviati a recupero (Vision Zero Waste to Landfill)

Rispetto alle Performance Eco-Safety di prodotto l’obiettivo è il raggiungimento di performance ambientali aumentando nel contempo ulteriormente la sicurezza. I Target (media valori intera gamma prodotti Car) rispetto al 2015 sono:

– Tenuta sul bagnato: + 7% al 2022 e + 9% al 2025

– Riduzione della resistenza al rotolamento: – 10% al 2022 e – 14% al 2025

– Riduzione del peso: -25% al 2022 e -30% al 2025

– Tasso di abrasione del battistrada: – 12% al 2022 e – 18% al 2025

– Rumorosità: – 4% al 2022 (costante al 2025)

Target di performance sono previsti anche per i Prodotti Moto e Velo.

A supporto dell’innovazione nell’ambito dell’economia circolare, Pirelli lavorerà allo sviluppo di processi innovativi che assicurino l’alto livello di qualità attesa nell’utilizzo di materia prima secondaria derivante da pneumatici a fine vita. Per accelerare la transizione verso la mobilità del futuro, Pirelli conterà anche su un nuovo simulatore digitale di sviluppo, che capitalizza l’esperienza in F1 e consente tempi di sviluppo prodotto ridotti del 30%, una drastica riduzione di produzione di prototipi fisici e la massima efficienza di co-sviluppo con i clienti di Primo Equipaggiamento. Sempre in termini di sviluppo sostenibile e ritorno di valore tangibile, il peso dei ricavi da prodotti “Eco-Safety performance” entro il 2022 crescerà di 15 punti percentuali, raggiungendo il 71% sul totale vendite di pneumatici car del Gruppo. Restringendo sui prodotti “High value” il peso dei ricavi Eco-Safety performance sarà del 78%.

Capitale Umano

La cultura della Sicurezza sul lavoro continuerà a sostenere l’obiettivo Zero Incidenti, con un indice di frequenza degli infortuni atteso ≤ 0,15 entro il 2022 e ≤ 0,1 entro il 2025. Il piano punterà su una gestione sempre più innovativa del capitale umano. Nuove soluzioni di marketing recruitment di talenti STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) si accompagneranno alla sperimentazione di modalità di lavoro sempre più smart e alla formazione su nuove competenze digitali, in un ambiente di lavoro inclusivo e capace di affrontare le sfide del futuro in modo agile. Gli obiettivi ESG, parte integrante dei piani di incentivazione a breve e lungo termine (con peso del 20% del premio LTI) costituiranno un “enabler” di tensione positiva al raggiungimento degli obiettivi del Gruppo.

Catena di Fornitura

Obiettivo è contare su una catena di fornitura sempre più resiliente ai rischi ESG e sempre più Partner di innovazione sostenibile. Nell’ottica di riduzione della Carbon Footprint, Pirelli si pone l’obiettivo di ottenere una riduzione delle emissioni assolute di CO2 dei fornitori di materie prime dell’8,6% entro 2025 vs 2018. Procederà l’implementazione della Roadmap di attività 2019-2021 per la gestione sostenibile della Gomma Naturale, caratterizzata da impegno on-site in partnership con i fornitori al fine di mappare e gestire i rischi socio-ambientali sino all’origine della catena. Contestualmente proseguiranno le attività di mappatura avviate con i fornitori di cobalto e conflict minerals. Entro il 2021 è inoltre prevista l’eliminazione della plastica mono-uso utilizzata per uffici e servizi di fabbrica, a livello di Gruppo e come previsto dalla Single Use Plastic Free Policy adottata da Pirelli nel 2019.

Cyber Security

Sarà attuato un programma che permetterà di rendere ancora più sicure le attività operative del gruppo e le interazioni con la catena del valore, dai prodotti ai clienti.

NUOVO PIANO INCENTIVAZIONE LTI PER IL MANAGEMENT A SUPPORTO OBIETTIVI 2020-2022

Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli ha approvato in data odierna l’adozione di un nuovo piano di incentivazione monetario – Long Term Incentive (LTI) – destinato a tutto il management del Gruppo (ad oggi circa 270 partecipanti) – correlato agli obiettivi del nuovo piano industriale 2020-2022 che sarà presentato oggi alla comunità finanziaria. Contestualmente il Cda – con effetto 31 dicembre 2019 – ha deliberato di chiudere anticipatamente il precedente piano LTI adottato nel 2018 e correlato agli obiettivi del periodo 2018-2020 contenuti nel piano industriale 2017-2020. Il Nuovo Piano LTI, così come il precedente, è in linea con le prassi di retribuzione variabile adottate a livello internazionale ed è basato anche sull’andamento del titolo Pirelli (cosiddetto TSR), permettendo di allineare gli interessi del management con quelli degli azionisti. Anche il Nuovo Piano LTI, come in passato, è totalmente autofinanziato, in quanto i relativi oneri sono inclusi nei dati economici del piano industriale.

Il Nuovo Piano LTI prevede i seguenti obiettivi:

o Total Shareholder Return (TSR) di Gruppo relativo verso il panel di “peers” Tier1, con un peso complessivo a target del 40% del premio LTI;

o Cash Flow di Gruppo (ante dividendi), con peso a target del 40% del premio LTI;

o Posizionamento di Pirelli in selezionati indicatori di sostenibilità a livello globale, con peso a target del 20% del premio LTI.

Il nuovo Piano LTI è caratterizzato da una struttura “rolling”: ogni anno viene lanciato un nuovo piano LTI basato sugli obiettivi del triennio successivo garantendo, al tempo stesso, la fidelizzazione del management e il corretto focus sugli obiettivi di performance. La data di eventuale prima erogazione è ad aprile 2023 (ove raggiunti i risultati 2020-2022) e, da quel momento in poi, ad aprile di ogni anno successivo ove raggiunti i risultati del triennio.

Partecipano al Nuovo Piano LTI, tra gli altri, il Vice Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato di Pirelli & C. Marco Tronchetti Provera, il Direttore Generale Operations Andrea Casaluci e i dirigenti qualificati dal Consiglio “dirigenti con responsabilità strategica”. Il Nuovo Piano LTI è anche rivolto ai Senior Manager (tra cui l’Amministratore Giovanni Tronchetti Provera, in qualità di Senior Manager) e agli Executive del Gruppo (dirigenti delle società italiane o dipendenti di società estere del Gruppo con posizione o ruolo equivalente a un dirigente italiano).

In caso di cessazione del mandato e/o del rapporto di lavoro dipendente intervenuta per qualsiasi ipotesi prima del termine del triennio, il destinatario cessa la sua partecipazione al Nuovo Piano LTI e di conseguenza il premio LTI non verrà erogato, neppure pro-quota. Per gli amministratori di Pirelli & C. investiti di particolari cariche ai quali siano delegate specifiche attribuzioni che cessino dalla carica per compiuto mandato e che non vengano successivamente nominati nemmeno come amministratori, è previsto il pagamento pro-quota del premio LTI.

Il Nuovo Piano LTI 2020-2022 è stato deliberato anche ai sensi dell’articolo 2389 del codice civile, su proposta del Comitato per la Remunerazione, con il parere favorevole del Collegio Sindacale in relazione ai soggetti per i quali tale parere è richiesto. Il Nuovo Piano LTI 2020-2022, così come l’anticipata chiusura del precedente piano, sarà incluso nella politica di remunerazione che sarà sottoposta all’approvazione dell’Assemblea chiamata ad approvare la Relazione Finanziaria annuale al 31 dicembre 2019, così come alla medesima Assemblea sarà sottoposto il Piano LTI 2020-2022 nella parte legata al Total Shareholder Return.

Per maggiori informazioni sul funzionamento del Nuovo Piano LTI, si rinvia inoltre alla Relazione illustrativa e al documento informativo che saranno messi a disposizione del pubblico, nei termini e secondo le modalità previste dalla normativa anche regolamentare vigente.

CORONAVIRUS (COVID-19)

Pirelli segue gli sviluppi della diffusione del Coronavirus con un costante contatto con le organizzazioni nazionali e internazionali. La società ha da subito adottato misure di controllo e prevenzione nei confronti di tutti i dipendenti nel mondo, con attenzione particolare in Cina, dove tutti i lavoratori espatriati sono tornati ai paesi di origine con le proprie famiglie. L’operatività è sospesa in 2 delle 3 fabbriche che il gruppo conta in Cina, dove al momento opera a ritmo ridotto unicamente la fabbrica Car/Moto di Yanzhou.

La Cina contribuisce per circa il 12% alle vendite totali di Pirelli. L’impatto al momento previsto a livello di Ebit Adjusted nel primo trimestre 2020 è pari a circa 30 milioni di euro che si prevede sarà riassorbito nel corso dell’anno. Qualora la crisi dovesse protrarsi, Pirelli aggiornerà le proprie stime in occasione della presentazione dei dati del primo trimestre 2020, nel mese di maggio.

VISIONE AL 2025

In un arco di orizzonte al 2025, Pirelli vede la conferma di alcune delle dinamiche già in corso, tra cui la crescita delle ‘miglia guidate’ e dei consumatori ‘high end’ a un ritmo in linea con quanto già osservato dal 2015. Viceversa, è previsto un cambiamento dell’attitudine del consumatore verso la proprietà dell’auto, con un aumento delle flotte in sharing e dei veicoli dei servizi di auto, con una tendenza che al 2025 interesserà anche la fascia alta del mercato. Anche le auto elettriche vedranno una crescita della loro incidenza e rappresenteranno circa un terzo della produzione auto Premium/Prestige, con una crescita del parco auto elettrico complessivo. Si prevede, inoltre, che tutti i veicoli del segmento Premium/Prestige prodotti nel 2025 saranno connessi (oggi circa il 70%).

In questo scenario, Pirelli è ben posizionata per cogliere tutte le opportunità che si presenteranno. L’azienda è infatti al lavoro con le migliori case auto e le più innovative start up per sviluppare progetti che vadano a cogliere i bisogni dei nuovi consumatori, in particolare su:

– pneumatici destinati ai veicoli elettrici dove Pirelli è già da tempo al lavoro nello sviluppo dei propri pneumatici ‘Elect’

– tecnologia Cyber, con l’esperienza acquisita negli anni grazie alla collaborazione con i produttori auto, e con nuove funzionalità per incrementare la sicurezza di guida, ottimizzare le performance e costruire un eco sistema di dati del pneumatico

© riproduzione riservata
made by nodopiano