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Santa Caterina di Nardò: grazie a PFU Zero sulle coste italiane raccolti oltre 550 kg di PFU in mare e a terra

Marevivo ed EcoTyre oggi a Santa Caterina di Nardò, grazie a PFU Zero sulle coste italiane, la campagna di sensibilizzazione e di raccolta e recupero degli pneumatici fuori uso (PFU) abbandonati, hanno raccolto complessivamente 550 kg di gomme giunte a fine vita in mare e a terra.

I subacquei del Costa del Sud Diving Service hanno lavorato per recuperare gli pneumatici in mare mentre Gummy, la mascotte di EcoTyre, ha coinvolto cittadini e turisti presenti in giochi e attività di animazione spiegando loro il funzionamento della filiera, le innumerevoli possibilità di riutilizzo delle gomme giunte a fine vita oltre ai benefici ambientali derivanti dalla corretta gestione degli PFU. Un mezzo di EcoTyre condurrà ora gli PFU raccolti agli impianti di trattamento.

I pneumatici fuori uso sono una risorsa riciclabile al 100%

I PFU, infatti, sono una tipologia di rifiuto cosiddetta ‘permanente’ che se lasciata in natura e in mare necessita di centinaia di anni per degradarsi completamente, ma se gestita in modo corretto è riciclabile al 100%.

I diversi riutilizzi dei PFU

La maggior parte delle gomme giunte a fine vita viene triturata generando il cosiddetto granulato di gomma, un materiale di riciclo riutilizzabile per diversi usi come i fondi stradali e le superfici sportive, per l’isolamento o per l’arredo urbano. Grazie al progetto da Gomma a Gomma, ideato da EcoTyre in Italia e sviluppato grazie alla collaborazione di partner tecnici italiani e internazionali, è stato realizzato il primo pneumatico verde contenente il 20% di gomma riciclata, devulcanizzata e derivante dal trattamento di PFU raccolti. Dalle analisi effettuate gli pneumatici test montati su 20 camion EcoTyre hanno mostrato caratteristiche di durata e resistenza analoghe, e in alcuni casi migliori, a quelli convenzionali.

PFU ZERO

L’iniziativa di raccolta sulle coste italiane rientra nel progetto più ampio PFU ZERO, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, che ha l’obiettivo di creare e avere a disposizione una mappatura di depositi abbandonati di PFU segnalati da enti locali, associazioni e cittadini. Le raccolte straordinarie eseguite da EcoTyre sono svolte in modalità totalmente gratuita e senza alcun costo per le Amministrazioni locali. È possibile segnalare un deposito abbandonato di PFU, collegandosi al sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it): EcoTyre valuta ogni segnalazione, coordinandosi con gli enti locali per gli interventi di raccolta.

Il viaggio di PFU Zero sulle coste italiane continua: Pantelleria (mercoledì 17 luglio) e Lampedusa alla fine di settembre.

Nelle prime tre tappe di PFU Zero sulle coste italiane abbiamo già raccolto oltre 7.000 kg di PFU in mare e a terra a cui si vanno ad aggiungere le gomme giunte a fine vita recuperate oggi qui, a Santa Caterina di Nardò”, ha detto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre.Oltre alla raccolta e al recupero degli pneumatici, al centro della nostra mission c’è la sensibilizzazione della cittadinanza. Con gli interventi di raccolta straordinaria, infatti, contribuiamo sì a liberare i territori dalle gomme abbandonate ma soprattutto parliamo ai cittadini, spiegando la nostra filiera e l’importanza della gestione del fine vita degli pneumatici. Il nostro ringraziamento va all’Amministrazione Comunale di Nardò e a Marevivo per il sostegno e il supporto logistico“.

Santa Caterina di Nardò, oltre ad essere una piccola perla della nostra penisola, – ha dichiarato Carmen di Penta, Direttore Generale Marevivo – è un territorio di grande valore naturalistico. Questa nostra iniziativa a tutela del mare, realizzata con EcoTyre, in collaborazione con i diving locali, rappresenta un importante strumento di sensibilizzazione per la comunità e per tutti gli operatori del settore“.

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