Mercato

Pneulife, filiere tracciate e certificate per garantire il circolo virtuoso dei PFU

Nei giorni scorsi il Ministero dell’Ambiente ha trasmesso agli enti interessati una nota in cui sottolineava che l’attività di ritiro dei pneumatici fuori uso deve essere svolta nell’interesse della collettività e non strumentalizzata ai fini commerciali delle aziende che vendono o distribuiscono pneumatici. No quindi ai ritiri preferenziali e all’abbandono delle zone in cui la raccolta è più complessa e pertanto anche onerosa per gli enti accreditati.

Giuliano Maddalena, amministratore delegato di Pneulife, uno degli operatori più giovani del settore, ci tiene a sottolineare che il consorzio che amministra opera con filiere tracciate e certificate, proprio per garantire la circolarità virtuosa delle risorse contenute nei PFU.

Come commenta la nota del Ministero?

Desideriamo ringraziare il Ministero dell’Ambiente perché con questa nota ha sottolineato la necessità che i consorzi PFU garantiscano elevati standard di servizio a tutti i gommisti, su tutto il territorio nazionale, per contribuire alla “Circolarità Virtuosa delle Risorse” così come atteso dai cittadini che di fatto finanziano il nostro operato.

Un ringraziamento dovuto ma anche il piacere di riscontrare e condividere, la totale affinità con le linee guida di Pneulife, che, nei primi due anni di vita (2017-2018), ha effettuato l’assoluta prevalenza dei ritiri presso gommisti svincolati dall’attività commerciale dei propri soci e con l’83,66% dei ritiri stessi eseguiti in media entro i 6,5 gg lavorativi.

Quali sono i valori con cui è nato il consorzio?

Garantire una rapida risposta alle richieste di ritiro di tutti i gommisti, di piccole e grandi dimensioni, ovunque essi si trovino, è per noi un prerequisito e rappresenta solo uno dei caratteri di distintività del Consorzio nato per rispondere alla volontà dei soci, Yokohama Italia e Magri Gomme, di operare mettendo al centro le coordinate della sostenibilità:

–       Riduzione dell’impatto ambientale

–       Etica

–       Sicurezza

–       Economia

In questo modo Pneulife vuole portare nel mondo dei pneumatici, il meglio delle esperienze delle economie circolari offrendo al mercato e agli stake holder la possibilità di verificare gli indicatori di performance delle proprie attività.

Quali sono questi indicatori e cosa vogliono garantire?

Le attività del consorzio sono concepite per garantire:

–       la riduzione dell’impatto ambientale, attraverso l’uso esclusivo di  filiere tracciate e certificate, l’azione delle quali comincia con la ricerca della prossimità tra luogo di generazione del rifiuto e il destino di trattamento. Filiere più corte generano subito un minor dispendio di risorse e minor impatto ambientale;

–       il ritiro puntuale anche nelle zone più difficili;

–       il totale rispetto della legge e della sicurezza sui luoghi di lavoro grazie ai sistemi di protezione descritti in “CERTYRE” che certifica la qualità del trattamento e l’osservanza della normativa, con l’applicazione di un disciplinare volontario esclusivo di Pneulife.

Qual è l’obiettivo di Pneulife?

Il nostro obiettivo è quello di meritare la fiducia del mercato con azioni concrete:

–       ritiriamo in ogni regione, raggiungendo gommisti di piccole e grandi dimensioni, ovunque essi siano situati, senza limiti minimi al ritiro.

–       abbiamo risposto a richieste rimaste inevase, ritirando in regioni quali  Sicilia, Sardegna, Calabria , Friuli , Valle d’Aosta e Valli del Bellunese arrivando anche fino all’isola della Maddalena, tutte località lontane dalle principali direttrici che consentirebbero riduzioni di costo.

La nota del Ministero, quindi, per voi non cambia nulla…

No, perché abbiamo sempre operato secondo le regole dettate dal Ministero e, naturalmente, continueremo a farlo.

Abbiamo infatti continuato ad occuparci anche di quelle tipologie di PFU che il mercato aveva difficoltà a gestire (PFU giganti), ritirando nel complesso il 551% in più rispetto al nostro immesso sul mercato di questa categoria.

Inoltre, abbiamo organizzato la raccolta distribuendo i ritiri lungo tutto l’arco dell’anno per non interrompere il servizio in prossimità dei periodi di maggior carico di lavoro del settore (durante i cambi gomme primavera/autunno) e soprattutto con la fine dell’anno.

Qual è la risposta del mercato?

Ci piace oggi poter dire che la nostra voce, anche se comprovata dai fatti, viene sicuramente superata da quella dei diretti interessati con attestati di stima che gli stessi condividono sui social e nei loro gruppi, pur non essendo noi il loro consorzio di riferimento.

Lo fanno perché riconoscono l’impegno con il quale, nonostante non fossero clienti dei nostri soci, li abbiamo supportati dopo che molte delle loro richieste erano rimaste inevase.

Questo è per noi motivo di soddisfazione e sprone a migliorarci ancora seguendo le indicazioni che loro, il mercato, ci danno ogni giorno.

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