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Una guerra a colpi di DOT? – Lo strano caso delle gomme Koyote

Che sia un dispetto o solo uno scherzo, nelle scorse settimane è circolata sulla rete una foto che rappresentava una data di fabbricazione (DOT) nel futuro, addirittura il prossimo anno.

Come non è tutto oro quel che luccica, così anche quello che sembrava un DOT del 2019 era invece una legalissima cifra impressa sul fianco per consentire la tracciabilità della gomma. A raccontarci questa storia è Sergio Maggioni, direttore del Gruppo Sirio che, insieme a Palmeri Pneumatici, ha la distribuzione nazionale di Kenda e dei suoi modelli. La gomma sotto l’obiettivo era infatti una Kenda Koyote.

“La foto, scattata e pubblicizzata da un venditore della concorrenza sembrava essere di una copertura per il trasporto leggero. L’ovale che veniva evidenziato dallo scatto, però, riportava dei numeri (1119), che nient’altro sono che il codice che consente la tracciabilità della produzione”, spiega Maggioni“Il DOT è invece disponibile in un ovale che si trova più a sinistra di quello fotografato in primo piano dalla concorrenza, come ben evidenziato nella foto che forniamo.”


“Dunque, per malafede o per ignoranza, – conclude Maggioni – il fotografo ha omesso l’ovale della data di fabbricazione e ha scattato la foto inquadrando solo quello della
tracciabilità. E d’altronde come si vede nella foto completa di un’altra gomma simile, la data di fabbricazione non è la sesta settimana del 2029, ma la ventiquattresima settimana del 2017!”.

 

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