Srl semplificata: una moda molto pericolosa! – Il punto di vista di Riccardo Magri
Riccardo Magri, Presidente di CDG-ONE e di Yokohama Italia, ha notato, negli ultimi mesi, la tendenza da parte dei gommisti a mettere il loro business sotto forma di Srls, chiudendo le regioni sociali con cui hanno lavorato per anni. Una scelta che, secondo lui, non viene fatta a ragion veduta, ma perché mal consigliati. Pubblichiamo di seguito una lettera aperta, che contiene il punto di vista di Riccardo Magri tecnico e competetene nel settore gomme.
“Quando alcuni anni fa il legislatore previde la società a responsabilità limitata semplificata (Srls) quale una variante della tradizionale Società a responsabilità limitata (Srl), era chiaro che fosse stata pensata per startup e giovani imprenditori del settore new economy, dove l’apporto intellettuale richiesto era di gran lunga superiore a quello finanziario.
Con questa Legge si era cercato, anche in Italia, di rincorrere il sogno americano e far quindi prevalere il capitale umano a quello economico. Quindi l’unico scopo era quello di cercare di incentivare i ricercatori italiani, magari con tante belle idee e pochi soldi, a tentare l’avventura imprenditoriale.
A distanza di pochi anni tale normativa è invece stata usata, anzi … direi abusata, nel nostro settore per costituire società con premesse di debolezza.
Gli svantaggi facilmente riscontrabili della SRL Semplificata sono:
dopo la costituzione ha gli stessi costi di gestione di una srl ordinaria.
Non ci sono vantaggi fiscali per queste società. In tema di tassazione infatti non è stata prevista nessuna aliquota agevolata, nemmeno per i primi esercizi sociali: la normativa è quella ordinaria.
Le Regole di funzionamento e amministrazione sono fissate per legge e quindi non possono essere “personalizzate” dai soci. Infatti la società non ha un suo statuto particolare (che è appunto lo strumento con cui nelle Srl i soci possono darsi delle norme): l’atto costitutivo è
il modello stabilito dal ministero. Di conseguenza, le decisioni sono prese dai soci con le maggioranze stabilite dalla legge, che non si possono modificare.
Il capitale sociale non può superare i 9.999,99 euro.
E’ soprattutto l’ammontare ridotto del capitale sociale che rappresenta una delle grosse incognite della società a responsabilità limitata semplificata. Se i soci non finanziano la società, questa dovrà chiedere i soldi in banca. Ma una società con un capitale simbolico, praticamente inesistente, potrà avere finanziamenti bancari solo se i soci concederanno fideiussioni personali . Anche i fornitori, però, non essendo tutelati dal capitale sociale, chiederanno delle garanzie, oppure il pagamento immediato. Se ciò avverrà, la società a responsabilità limitata semplificata sarà, di fatto, molto simile a una s.n.c., che peraltro ha dei costi di gestione annuali molto più ridotti. Se ciò non avviene impensabile che una nuova società possa affrontare un mercato competitivo e complesso dal punto di vista gestionale come il nostro!!!!
E’ quindi auspicabile che, per il bene del nostro settore, gli imprenditori evitino di entrare nel mercato con mezzi e forme societarie totalmente inadeguate.
pubblicato il 26 / 01 / 2018