La replica di Statista sul sondaggio Marangoni

Secondo i risultati di un’indagine pubblicata su Panorama in questi giorni, Marangoni è una delle 400 aziende italiane sopra i 250 dipendenti dove si lavora meglio. Non è però di questo avviso il sindacato Cgil, che sostiene che gli operai non sarebbero stati sentiti nel contesto dell’indagine, realizzata per Panorama dalla società tedesca specializzata Statista. “Ce lo confermano, oltre ai lavoratori stessi, anche la Rsu aziendale”, ha dichiarato infatti Mario Cerutti, che fa parte del direttivo Cgil Trentino . “Ci chiediamo dunque da dove provengano questi voti positivi, se dallo stabilimento roveretano o da altri contesti, né sappiamo quali siano i criteri seguiti per valutare la qualità del luogo di lavoro”.

PneusNews.it lo ha chiesto direttamente a Statista, che non ha esitato a rispondere: “La classifica dei migliori datori di lavoro italiani si basa sui voti di decine di migliaia di lavoratori di aziende italiane con più di 250 dipendenti”. Thomas Clarck, Associate Partner & Director Corporate Development di Statista GmbH, ha affermato: “Abbiamo accumulato voti sufficienti per ogni azienda della lista, Marangoni inclusa, in conformità agli standard delle ricerche di mercato. Poiché i dipendenti hanno valutato i loro datori di lavoro in modo anonimo e in un ambiente neutrale, fuori dal loro posto di lavoro, non è possibile per gli esterni alla ricerca tracciare i riferimenti di chi ha partecipato”.

“Abbiamo investito significativamente in questa classifica pubblicata da Panorma e abbiamo realizzato sondaggi simili anche in altri Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, con Forbes, o la Francia con Capital”, aggiunge Clarck. “Riteniamo che il risultato sia un elenco altamente autorevole, con un approccio universale”.

Non contenti, abbiamo chiesto alla società con sede ad Amburgo, oltre che New York, Londra e Madrid, come sono stati realizzati i sondaggi e quanti dipendenti di Marangoni hanno indicativamente risposto all’indagine. “Abbiamo utilizzato il metodo delle indagini online e ci siamo assicurati che le decine di migliaia di dipendenti che abbiamo interpellato fossero attentamente selezionati”, ha risposto Clarck. “Come si può immaginare, questo è un metodo molto costoso, ma noi siamo convinti che sia assolutamente necessario per poter realizzare un elenco che possa essere universalmente riconosciuto e autorevole”.

Per quanto riguarda invece la domanda sul numero di dipendenti Marangoni intervistati, Statista, pur comprendendo la legittimità e l’interesse della richiesta, rimane ferma sulla decisione metodologica di non rilasciare questo tipo di informazioni: “poiché il numero di voti è ovviamente diverso per ciascuna azienda, – spiega il manager – una volta dichiarata l’informazione per una, anche tutte le altre società vorrebbero conoscere le statistiche relative all’indagine su di loro. In ogni caso, possiamo garantire che i risultati sono rappresentativi, perché non abbiamo raccolto solo poche dozzine di voti su Marangoni, ma ovviamente molti di più”.

 

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