Negli ultimi 10 anni crescita record di motocicli (+18,2%) sulle strade italiane

Dal 2007 al 2016 il parco circolante italiano di motocicli (e cioè gli scooter e le moto con motore di cilindrata superiore a 50 cc) è passato da 5.585.972 a 6.604.011 unità, con una crescita del 18,2%. Questi dati emergono da un’elaborazione di Federpneus (Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici) sulla base di dati Aci.

La crescita del parco circolante di motocicli interessa l’intero Paese, seppur con differenze significative tra le varie ripartizioni territoriali. In particolare, la crescita è stata maggiore della media nazionale nelle Isole, dove ha toccato il 21,9%, e nel Nord (+21,3%). Tassi di crescita leggermente inferiori alla media nazionale si sono invece registrati nel Centro (+14,2%) e nel Sud (+13,8%).
Entrando nel dettaglio delle singole regioni, è il Molise la regione dove dal 2007 al 2016 si è registrato il maggior tasso di crescita di motocicli (+39,3%). Seguono nell’ordine il Trentino Alto Adige (+35,3%), la Basilicata (+29,2%), il Veneto (+25,5%) e il Piemonte (+23,5%).

La crescita del parco circolante italiano di motocicli è un fenomeno particolarmente interessante e lo è ancor di più se si tiene conto che nello stesso periodo il parco circolante di automobili, che sono l’altro grande mezzo di trasporto privato, ha fatto registrare una crescita contenuta nel 6,1%. Si può quindi ipotizzare che una quota della mobilità tradizionalmente soddisfatta dalle quattro ruote si stia orientando verso il comparto dei motocicli.

La crescente diffusione di motocicli nelle città italiane pone una molteplicità di esigenze, che vanno dall’ampliamento dell’offerta di parcheggi e sosta per i motocicli, all’apertura al transito di corsie dedicate alle due ruote a motore per agevolare la fluidità del traffico cittadino, alla necessità di poter usufruire di infrastrutture adeguate, finalizzate ad una maggiore sicurezza di tutti gli utilizzatori della strada.
A proposito di sicurezza, Federpneus ricorda l’importanza, sia per la moto che per l’auto, dei pneumatici, che giocano un ruolo essenziale in termini di maneggevolezza e sicurezza del veicolo dal momento che rappresentano l’unico punto di aderenza con la strada. Per mantenere i pneumatici nelle migliori condizioni è di fondamentale importanza controllare periodicamente la loro pressione di gonfiaggio (che influenza anche i consumi del veicolo) e il loro stato di usura (verificando che non siano presenti tagli, rigonfiamenti o abrasioni). Per effettuare questo controllo, e per tutti gli altri controlli che riguardano lo stato dei pneumatici, sia per le moto che per gli altri mezzi a motore, è opportuno rivolgersi ai rivenditori specialisti di pneumatici, che sono dei veri e propri consulenti per poter circolare nella massima sicurezza.

Il pneumatico moderno è sempre più performante e tecnologico, al passo con le innovazioni del veicolo, con il quale deve costantemente dialogare, e lo deve fare al meglio. Il rivenditore specialista di pneumatici possiede la professionalità e la strumentazione adeguata per offrire un servizio al pneumatico a regola d’arte. La professionalità è stabilita anche per legge. Infatti la legge 122/92 “Disposizioni in materia di sicurezza della circolazione stradale e disciplina dell’attività di autoriparazione”, disciplina e regolamenta le diverse categorie di autoriparatori tra cui il gommista, il quale deve avere e mantenere una serie di requisiti tecnici e attrezzature specifiche, al fine di garantire un più elevato grado di sicurezza stradale.

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