Brembo: numeri in crescita nei 9 mesi del 2017

Il Consiglio di Amministrazione di Brembo, riunitosi sotto la Presidenza di Alberto Bombassei, ha approvato i risultati del gruppo al 30 settembre 2017. I ricavi netti consolidati del Gruppo Brembo nei primi nove mesi del 2017 ammontano a 1,852 miliardi di euro, in aumento dell’8,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A parità di perimetro di consolidamento, escludendo quindi l’apporto della cinese Asimco Meilian Braking Systems, inclusa dal 1°maggio 2016, la crescita nel periodo è del 6,7%.

Il principale contributo alla crescita dei ricavi deriva dalle applicazioni per auto, in incremento del 9,1%. Bene anche il settore delle moto, in crescita dell’11,2%, e quello delle competizioni, che segna +4,4%, mentre il settore dei veicoli commerciali è in lieve calo (-1,0%).

Nel primo semestre 2017 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a 797,3 milioni di euro, con un’incidenza del 63,2% sui ricavi, percentualmente in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando era pari al 64,0% dei ricavi.

A livello geografico le vendite dei primi nove mesi aumentano in Italia del 14,4%, in Germania del 4,5%, nel Regno Unito dell’1,7%, mentre in Francia calano dell’11,6%. Per quanto riguarda i paesi asiatici, il mercato indiano cresce del 28,9% (al netto dell’effetto cambi +25,0%). Bene la Cina, che cresce del 44,8%, anche grazie all’inclusione di Asimco Meilian Braking Systems (+29,1% a parità di perimetro di consolidamento). Le vendite in Nord America (USA, Canada e Messico) sono sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente (-0,6%). L’andamento negativo del solo terzo trimestre (-13,8% o -8,9% a parità di cambi) è imputabile, oltre che alla debolezza generalizzata di questo mercato, anche al rallentamento di un progetto in fase di conclusione (c.d. phase-out) prima dell’entrata in produzione del modello successivo, sempre equipaggiato con impianti Brembo. Si tratta di un andamento tipico del settore automotive, i cui effetti, nel caso di progetti caratterizzati da alti volumi o da elevato contenuto tecnologico, possono rendersi evidenti, temporaneamente, in un determinato periodo. Il Sud America (Argentina e Brasile) si conferma in crescita a +19,0%.

Nel periodo chiuso al 30 settembre 2017 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a 1,1702 miliardi di euro, in incremento del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando ammontavano a 1,0968 miliardi di euro. In percentuale sulle vendite tale voce si riduce al 63,2% dal 64,0% del corrispondente periodo del 2016.

I costi per il personale sono pari a 321,6 milioni, con un’incidenza del 17,4% sui ricavi, in lieve aumento rispetto al 16,8% dello stesso periodo dell’anno precedente. I dipendenti in forza al 30 settembre 2017 sono 9.666 (9.007 al 30 settembre 2016 e 9.042 al 31 dicembre 2016).

Il margine operativo lordo(EBITDA) (EBITDA) ammonta nel periodo a 369,1 milioni di euro (19,9% dei ricavi), in incremento del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. La voce ammortamenti e svalutazioni cresce del 19,1% e si attesta a 98,8 milioni di euro.

Il margine operativo netto (EBIT) è pari a 270,3 milioni di euro (14,6% dei ricavi), in incremento del 6,4% rispetto all’analogo periodo del 2016.

Gli oneri finanziari netti ammontano nel periodo in esame a 6,1 milioni (11,8 milioni nel 2016). Tale voce è composta da oneri finanziari per 6,7 milioni (7,0 milioni nei primi nove mesi del 2016) e da differenze cambio nette negative per 0,6 milioni (4,8 milioni negative nello stesso periodo dell’anno precedente).

Il risultato prima delle imposte ammonta a 264,4 milioni (14,3% dei ricavi) e si confronta con 242,3 milioni dell’analogo periodo del 2016.

La stima delle imposte, calcolata sulla base delle aliquote previste dalla normativa vigente, è pari a 64,9 milioni (54,7 milioni nel 2016), con un tax rate del 24,5% rispetto al 22,6% dell’analogo periodo 2016.

Il periodo chiude con un utile netto di 196,4 milioni, in aumento del 5,5% rispetto ai 186,2 milioni dell’analogo periodo dell’anno precedente.

L’indebitamento netto al 30 settembre 2017 si attesta a 250,4 milioni, sostanzialmente in linea con il livello del 30 giugno 2017 (259,7 milioni), e si confronta con 195,7 milioni del 31 dicembre 2016.

Passando ad esaminare i risultati del solo terzo trimestre 2017, i ricavi netti consolidati del Gruppo Brembo ammontano a 589,6 milioni, in crescita del 4,0% (+6,2% a parità di cambi). Il margine operativo lordo (EBITDA) ammonta a 113,6 milioni (19,3% dei ricavi), in incremento del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2016. Il margine operativo netto (EBIT) è pari a 80,8 milioni (13,7% dei ricavi), in incremento dello 0,1% rispetto al terzo trimestre 2016. Il periodo chiude con un utile netto di 59,8 milioni, in aumento dell’1,1% rispetto ai 59,1 milioni dell’analogo periodo dell’anno precedente.

Prevedibile evoluzione della gestione

Pur in un contesto di elevata volatilità dei principali mercati in cui il Gruppo opera, il portafoglio ordini per la restante parte dell’anno ci permette di guardare ai prossimi mesi con cauto ottimismo. Gli investimenti in programma per la restante parte dell’anno e per quello successivo contribuiranno al rafforzamento della capacità produttiva globale, a supporto di una futura crescita sostenibile.

Il Presidente Alberto Bombassei ha commentato: “Dal quadro relativo ai dati esaminati oggi per il periodo chiuso al 30 settembre emergono più elementi a dimostrazione della solidità delle nostre strategie di investimento e del dinamismo delle nostre operazioni. Tra questi, ritengo opportuno dare particolare evidenza ai margini, con EBITDA ed EBIT a livelli interessanti, e al calo dell’indebitamento nonostante il proseguimento di intensi programmi di investimento. I solidi volumi del business sono ben ripartiti su un portafoglio prodotti innovativo e dinamico e ci proiettano, anche a fronte di una certa volatilità del mercato, verso risultati apprezzabili a medio e lungo termine.”

Questo il commento del Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi: “Nel primo semestre dell’anno in corso abbiamo raggiunto una serie molto positiva di obiettivi, tra i quali il rafforzamento del nostro footprint industriale, garantito dal rapido avanzamento dei lavori per i nuovi plant in Cina, Messico e Polonia. Analizzando i risultati, da una parte si conferma una crescita dei ricavi su valori a due cifre percentuali, dall’altra è importante evidenziare uno straordinario margine EBITDA, superiore al 20%, conseguito anche grazie ad un rapido start-up degli stabilimenti in USA e Messico. L’indebitamento finanziario netto si è mantenuto in linea con il primo semestre 2016, nonostante i rilevanti investimenti in capacità produttiva. Un quadro che conferma ancora una volta l’ottimo stato di salute dell’Azienda e l’efficacia delle nostre strategie a medio e lungo termine.”

 

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