L’etichetta dei pneumatici arriva in Cina

Nel 2012 l’UE ha introdotto l’etichetta europea dei pneumatici, che indica le prestazioni di rumore, resistenza al rotolamento e frenata sul bagnato. Successivamente, Giappone, Sud Corea e USA hanno seguito l’esempio del vecchio continente. Ora, sembra proprio che il più grande mercato mondiale di pneumatici, la Cina, stia per adottare un proprio sistema di etichettatura. La Cina ha infatti deciso di introdurre gradualmente l’etichettatura uniforme dei pneumatici. In pratica, questo significa l’implementazione di un sistema di etichettatura volontaria nel 2017, ma alcune fonti dichiarano che questo diventerà obbligatorio già a partire dal 2018.Durante la recente fiera cinese Tire +, a Shanghai, sono state presentate 2 possibili alternative.

Come nel caso di altri esempi di etichettatura dei pneumatici, le etichette cinesi hanno ostacoli da superare in termini di definizione legale e regime di collaudo. L’etichetta sponsorizzata dalla Cina Rubber Industry Association utilizza un approccio diretto, convalidando delle definizioni e degli standard già esistenti. In altre parole, se il prodotto si qualifica per l’etichetta europea dei pneumatici, questi dati possono essere utilizzati anche sull’etichetta cinese. Dal momento che la CRIA è l’associazione più grande e più influente dell’industria domestica (per non parlare del fatto che sia quasi governativa), questa etichetta gode dei favori del pronostico

La principale differenza tra l’etichetta proposta dalla CRIA e quella europea, oltre al colore, è l’aggiunta di un codice QR. Questa caratteristica semplice ma importante significa che i consumatori possono accedere a ulteriori informazioni sui loro pneumatici utilizzando uno smartphone. E ovviamente questo significa anche che l’etichetta “virtuale” può essere aggiornata in tempo reale, cosa che è particolarmente utile per i richiami e altre questioni relative alla sicurezza stradale.

Una seconda versione dell’etichetta cinese viene proesentata sotto il nome di “China Great Tire Rating Assessment”. Queso modello è di colore verde e, come la versione CRIA, presenta un codice QR. La differenza principale è il fatto che il design CGTRA presenta il consumo del battistrada come quarta categoria visualizzata sull’etichetta.

Quindi quale sarà l’etichetta vincitrice? Parlando con diverse aziende durante la Tyre +, sono 2 gli approcci visti in fiera: puntare su un cavallo o attendere. Chi ha presentato i pneumatici con l’etichetta stampata sopra, usava l’opzione della CRIA. Ma la maggior parte delle aziende, anche le più grandi, sta chiaramente aspettando di vedere quale sarà l’etichetta scelta come definitiva. Questo perché i costi dell’etichettatura cinese varieranno molto dalla versione scelta. Se si sceglierà la versione CRIA, con i dati europei, i costi saranno sostanzialmente legati alla stampa, mentre se si sceglierà l’altra opzione, serviranno dei test particolari che alzeranno inevitabilmente il cartellino dell’etichettatura. E questo, in definitiva, sembra il motivo più probabile per cui verrà accettata la proposta della CRIA.

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