Pneumatici: in arrivo la “rivoluzione elettrica”

Entro il 2025, BMW presenterà 25 nuovi modelli elettrici. Il gruppo Jaguar- Land Rover ha annunciato che tutti i suoi veicoli saranno elettrici entro il 2020. Volvo lancerà 5 nuovi modelli elettrici tra il 2019 e il 2021. Volkswagen entro il 2018 ne lancerà almeno 10. Insomma, ci siamo: le auto elettriche stanno arrivando, realmente, sulle nostre strade. E non stiamo parlando di marche nuove come Tesla, ma di brand che tutti conosciamo e siamo abituati a vedere tutti i giorni.

Questa rivoluzione elettrica avrà qualche conseguenza per l’industria dei pneumatici?

Il Ceo di Zenises, Harjeev Kandhari, ha affermato ironicamente: “Le auto elettriche avranno sempre bisogno di pneumatici no? Perché allora non possiamo semplicemente fare le cose come le abbiamo sempre fatte, evolvendoci in modo stabile? Perché, prima di tutto, questo significherebbe rimanere ancora una volta indietro rispetto al mercato, ignari dei rapidi progressi tecnologici che accadono intorno a noi!”

Kandhari scrive in un post online:

“Con le automobili elettriche c’è un processo di progettazione completamente diverso che noi, in Zenises, stiamo studiando insieme con molti produttori. C’è molto da considerare. A causa della grande capacità della batteria, le auto elettriche saranno più pesanti, tipicamente il 20-30%, e dovranno essere più equilibrate rispetto alle vetture convenzionali. Anche i pneumatici per le auto elettriche dovranno essere di conseguenza diversi dai convenzionali, innanzitutto perché dovranno avere un coefficiente di rotolamento minimo, per aumentare il range di chilometraggio, ma anche perché la coppia e l’accelerazione sono molto maggiori rispetto alle auto standard, e queste caratteristiche dovranno essere gestite.

Per soddisfare le esigenze del conducente dell’automobile elettrica, saranno necessari pneumatici sviluppati appositamente per ogni modello elettrico. Ad esempio, gli ingegneri Tesla vogliono tutto: chilometraggio, handling, grip, ridotto rumore. Ma le Tesla sono auto pesanti, quindi non ci si può aspettare di prendere il primo pneumatico in magazzino e aspettarsi che questo vada bene una volta montato. È necessario “riconfigurarlo” perché sia in grado di assorbire tutte quelle forze. Tesla richiede requisiti unici a pneumatici di dimensioni 265/50R19, ma non è la sola: la BMW i3 calza 155/70R19, una dimensione piuttosto strana per le auto normali.

Insomma, nell’etichetta europea dei pneumatici per auto elettrica, la doppia “A” nei rating di grip sul bagnato e resistenza al rotolamento diventerà praticamente lo standard. Ma c’è ancora un elemento chiave che può infiammare questa discussione: la Cina, il mercato automobilistico in più rapida crescita e potenzialmente più grande del mondo si è svegliato rispetto al potenziale delle auto elettriche. Ci sono insistenti voci secondo cui la Cina stia prendendo in considerazione di vietare l’utilizzo dei veicoli a benzina e diesel in un prossimo futuro. Impossibile, direbbe qualcuno. Ma la Cina sogna sempre in grande. E a quanto pare non sono solo sogni, ma azioni che potrebbero catapultare la Cina all’avanguardia nel decidere il futuro dell’industria. Non solo le auto elettriche aiuterebbero a risolvere il cronico problema dell’inquinamento in alcune delle sue grandi città, ma una attenzione totale sull’elettricità permetterebbe alle case automobilistiche cinesi di spostare completamente la “battaglia tecnologica” su un nuovo campo: oggi le aziende cinesi si confrontano con case automobilistiche che hanno un know-how enorme su diesel e benzina. Il focus sull’elettrico permetterebbe di giocare ad armi pari o quasi. E se questo dovesse accadere, allora l’industria cinese dei pneumatici dovrebbe cominciare a concentrarsi sulle esigenze dei veicoli elettrici, ignorando le strategie “old style” che i giganti automobilistici tradizionali europei e americani devono ancora seguire.

Questo è un capitolo davvero eccitante nella storia del nostro settore. C’è ancora tanto da studiare, conoscere, e da giocarsi, ma saranno certamente quelli capaci di abbracciare il potenziale tecnologico e le possibilità che le auto elettriche porteranno con loro, a raccogliere i vantaggi commerciali per i prossimi decenni. Semplicemente, produrre e vendere gomme radiali convenzionali non è più l’unico percorso futuro per il business dei pneumatici. Per stare davanti al gruppo, bisognerà essere agili e consapevoli delle opportunità che il nostro mondo porterà con se cambiando. Come il responsabile R&D BMW ha dichiarato: “Siamo diventati una società tecnologica. Dove una volta impiegavamo ingegneri meccanici, ora si parla di software.” Anche le aziende di pneumatici devono fare lo stesso?

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