“Alla prova del buco” – Federpneus risponde a Quattroruote

Una gomma bucata, quattro città (Milano, Bologna, Genova e Torino) e 30 gommisti: nel numero di febbraio, Quattroruote ha pubblicato un’inchiesta che dimostra che per riparare una gomma, tra un’officina e l’altra, il conto può variare parecchio. L’articolo, realizzato rivolgendosi per una gomma bucata a diverse officine, segnala infatti oscillazioni tra i 10 e i 30 euro, con Milano città più cara e Genova più economica.

Ma al di là dell’inchiesta stessa, Quattroruote ha voluto arricchire il servizio con alcune istruzioni tecniche su ruotini, kit e sistemi di riparazione. Ed è proprio qui che Federpneus ha alzato le antenne e ha ritenuto opportuno segnalare, con una lettera ufficiale, il proprio punto di vista sui contenuti pubblicati.

Riportiamo di seguito il testo integrale della lettera intestata alla Redazione di Quattroruote e in particolare all’autore dell’inchiesta, Emilio Deleidi:

 


Egregio Dottor Deleidi,

Con la presente ci permettiamo segnalare alla Vostra attenzione che il contenuto dell’articolo “Alla prova del buco”, apparso sull’ultimo numero di Ouattroruote – febbraio 2017 – presenta, a nostro parere, elementi preoccupanti di non esauriente informazione all’utente per quanto attiene la sicurezza di utilizzo del pneumatico conseguente ad una riparazione.

Alle pag. 64 e 65, Sotto il titolo “Riparata in sei mosse”, viene infatti presentata nelle sei foto solo una delle tipologie di riparazione, la più “semplice”, eseguita soltanto dall’esterno senza smontare il pneumatico, che NON rispecchia però le prescrizioni/avvertenze generali da prevedere per assicurare il ripristino della funzionalità, e quindi della sicurezza di marcia.

Trattasi di riparazione temporanea, o provvisoria, come indicato nelle avvertenze riportate normalmente nelle confezioni di tali prodotti dei principali fabbricanti di tali materiali, e nelle documentazioni tecniche dei fabbricanti di pneumatici, ove si può leggere, ad es.:

  • la rimozione dello pneumatico utilizzato in assenza di pressione o con pressione insufficiente è essenziale per accertare le effettive condizioni e il tipo di riparazione necessari
  • il ripristino della tenuta interna, e una chiusura completa della perforazione, condizioni indispensabili per la solidità della riparazione nel tempo. Anche le norme tecniche vigenti prevedono un accurato esame della parte interna ed esterna.

Senza entrare qui in dettagli tecnici, il ripristino della perfetta tenuta interna e la chiusura della perforazione richiedono comunque una procedura di vulcanizzazione tra le parti, con opportuni materiali, attivanti chimici, e preparazione delle superfici.

Va da sé che i tempi necessari, i materiali e attrezzature da utilizzare, dallo smontaggio al rimontaggio del pneumatico Sul Cerchio dopo riparazione, possono risultare diversi dalla tipologia di riparazione illustrata nell’articolo, e quindi anche i costi richiesti. Rimontata la ruota si dovrà inoltre riprovvedere alla equilibratura della stessa.

Siamo comunque disponibili alla massima collaborazione, con tutta la documentazione del caso, e/o la partecipazione ai nostri appositi corsi di formazione, (il prossimo dei quali si terrà il 21 febbraio a Bologna) per rivedere la materia e fornire quindi all’utenza le opportune indicazioni per la sicurezza di uso e manutenzione dei pneumatici.

Riteniamo utile che queste precisazioni siano portate a Conoscenza degli utenti vista la valenza che una corretta riparazione ha ai fini della sicurezza.

Nel rimanere a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, ci è gradita l’occasione per porgere cordiali saluti.

Il Segretario

Renzo Servadei

© riproduzione riservata
made by nodopiano