Record dal 2012: immatricolazioni di camper e roulotte a quota 5.000

Nel 2016 in Italia le immatricolazioni di caravan (roulotte) e autocaravan (camper) sono state 5.000, con un aumento del 6% rispetto alle 4.718 immatricolazioni del 2015. Quello registrato nel 2016 è il volume di immatricolazioni di questi veicoli più alto dal 2012. Questi dati emergono da un’elaborazione di Federpneus (Associazione Nazionale dei Rivenditori Specialisti di Pneumatici) sulla base di dati European Caravan Federation.

La graduatoria elaborata da Federpneus fornisce anche il prospetto dell’evoluzione delle immatricolazioni di caravan e autocaravan a livello europeo tra il 2015 e il 2016, prospetto dal quale emerge che la nazione che nel 2016 è riuscita ad incrementare di più le immatricolazioni è la Svezia (+22,3%), seguita dalla Germania al secondo posto (+16,4%) e dalla Spagna al terzo (+14,7%). Seguono poi, dal quarto all’ottavo posto, una serie di nazioni europee centro-settentrionali: Belgio, Danimarca, Francia, Regno Unito e Olanda. Al nono posto si posiziona l’Italia, che precede Norvegia, Finlandia, Portogallo, Svizzera, Austria e Slovenia.

Negli ultimi anni il settore del turismo dei veicoli per turismo itinerante ha risentito di una congiuntura economica non favorevole e ha subìto una contrazione delle immatricolazioni, dovuta a fattori che sono prevalentemente legati alla diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie derivante dalle difficoltà di accesso al credito al consumo, dall’aumento dell’IVA e dall’incremento del prezzo del carburante. Dopo la crisi, però, il mercato ha saputo ripartire: già nel 2015 in Italia le immatricolazioni di caravan e autocaravan, dopo anni di chiusure in negativo, avevano evidenziato un incremento del 2%. La ripresa è poi proseguita anche nel 2016 (+6%). Il volume delle immatricolazioni resta ancora lontano dai livelli ante crisi (17.939 immatricolazioni nel 2007), ma è decisamente migliore dei dati relativi agli ultimi cinque anni.

Agli utilizzatori di caravan e autocaravan Federpneus raccomanda di prestare attenzione alle condizioni del veicolo prima di partire per un viaggio. In particolare sono da controllare gli pneumatici, la cui manutenzione (soprattutto dopo periodi di uso intenso oppure dopo periodi lunghi di inattività) è di fondamentale importanza sia per la sicurezza della circolazione sia per ridurre i consumi e, quindi, anche il livello di emissioni di CO2nell’atmosfera. Gli aspetti importanti da monitorare sono lo stato di usura, le condizioni esterne (per rilevare che non ci siano abrasioni o tagli sospetti) e la pressione di gonfiaggio. Per eseguire questi controlli è comunque opportuno l’intervento di un esperto, come il rivenditore specialista di pneumatici, che ha a disposizione la strumentazione adeguata e l’esperienza necessaria per effettuare i controlli in tutta sicurezza.

“Il pneumatico moderno è sempre più performante e tecnologico, al passo con le innovazioni del veicolo, con il quale deve costantemente dialogare, e lo deve fare al meglio”, afferma Federpneus. “Il rivenditore specialista di pneumatici possiede la professionalità e la strumentazione adeguata per offrire un servizio al pneumatico a regola d’arte. La professionalità è stabilita anche per legge. Infatti la legge 122/92 ‘Disposizioni in materia di sicurezza della circolazione stradale e disciplina dell’attività di autoriparazione’, disciplina e regolamenta le diverse categorie di autoriparatori tra cui il gommista, il quale deve avere e mantenere una serie di requisiti tecnici e attrezzature specifiche, al fine di garantire un più elevato grado di sicurezza stradale”.

 

© riproduzione riservata
made by nodopiano