Gommisti

Omicidio Dante Gomme: un delitto premeditato?

Si sono chiuse le indagini preliminari relative all’omicidio del 29enne Salvatore Silipo, per mano di Dante Sestito, titolare di Dante Gomme di Cadelbosco Sopra, in provincia di Reggio Emilia. Secondo la Procura di Reggio Emilia, l’unico responsabile della morte del giovane ex-gommista sarebbe proprio il 70enne Dante Sestito, che è stato rinviato a giudizio, con l’aggiunta dell’ipotesi di omicidio premeditato, oltre che aggravato da crudeltà e futili motivi.

Secondo gli inquirenti, infatti, il 24 ottobre 2021, Salvatore Silipo, che da circa un mese non lavorava più nell’officina Dante Gomme, dove era rimasto per parecchi anni, si sarebbe recato dall’ex-titolare, insieme al fratello e al cugino, per chiarire delle incomprensioni relative all’ammanco di vario materiale. Silipo sarebbe infatti stato chiamato da Dante Sestito e dal figlio in officina e, ad un certo punto, si sarebbe inginocchiato per chiedere perdono. A quel punto è partito il colpo mortale dalla 44 Magnum impugnata da Sestito: quasi un’esecuzione. Cugino e fratello della vittima sono fuggiti, chiamando aiuto, e i Carabinieri sono subito intervenuti.

La posizione di Dante Sestito? Il silenzio. L’accusato non avrebbe mai fornito spiegazioni, rimanendo in silenzio davanti al giudice e, adesso, attende l’udienza preliminare, che si svolgerà probabilmente in ottobre. Il suo avvocato non ha mai chiesto per lui le misure alternative al carcere.

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