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Gianetti Ruote: il 22 luglio tavolo del MISE e domani sciopero generale – Possibile un’acquisizione?

Il ministero dello Sviluppo Economico ha convocato giovedì 22 luglio alle 15.30 i vertici di Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto e le rappresentanze sindacali. I 152 dipendenti dell’azienda produttrice di ruote, che sono stati licenziati via mail lo scorso 3 luglio, hanno continuato i presidi e faranno uno sciopero generale domani, martedì’ 20 luglio, in vista del tavolo ministeriale.

Uno dei promotori dell’audizione presso il Ministero, il consigliere regionale della Lega Andrea Monti, si è dichiarato soddisfatto dell’apertura della consultazione, auspicando la riapertura della fabbrica con una nuova proprietà, affinché i lavoratori siano tutelati. In particolare il consigliere ha detto che anche il fondo Quantum, proprietario della società, “deve essere inchiodato alle sue responsabilità e deve fare la sua parte per agevolare la vendita dell’impianto“.

Pietro Occhiuto, segretario della Fiom Cgil Monza e Brianza, ha nel frattempo dichiarato che alcuni imprenditori avrebbero manifestato la volontà di acquisire l’azienda di Ceriano Laghetto, per cui diventa fondamentale il confronto al MiSE e la disponibilità del Fondo Quantum per agevolare al massimo il passaggio di proprietà.

“Il caso della Gianetti Ruote ha reso evidente il dramma sociale legato alla perdita dei posti di lavoro, tanto più grave in un periodo come questo, ancora pesantemente condizionato dall’emergenza sanitaria”, dichiara il sindacato.

L’improvvisa e inaspettata chiusura dell’azienda di Ceriano Laghetto ha riportato all’attenzione la necessità di una maggior tutela occupazionale, resa più fragile dallo sblocco dei licenziamenti.

In Brianza ci sono anche altre vertenze aperte che rischiano di indebolire il tessuto industriale del territorio. C’è quindi il rischio di un peggioramento della situazione sociale.

Per questi motivi, Cgil, Cisl e Uil di Monza e Brianza hanno promosso una mobilitazione generale territoriale, in programma martedì 20 luglio a partire dalle 9. Le lavoratrici e i lavoratori manifesteranno davanti alla sede della provincia, in via Grigna a Monza, per chiedere la difesa dei posti di lavoro e il ritiro dei licenziamenti in atto, alla Gianetti e non solo.

L’iniziativa, dal titolo “Il lavoro non si tocca”, prevede lo sciopero di 8 ore complessive nel settore metalmeccanico. Un primo sciopero di 4 ore verrà effettuato in concomitanza con la manifestazione di martedì. Al presidio parteciperanno anche le delegate e i delegati di tutte le altre categorie, dal pubblico impiego all’edilizia, dal commercio ai servizi.

Le organizzazioni sindacali stanno intanto convocando le assemblee generali di categoria.

Bisogna continuare a dare sostegno alla vertenza Gianetti che, nonostante l’impegno delle istituzioni, non ha ancora ricevuto la convocazione dal Ministero dello Sviluppo Economico – sottolineano Angela Mondellini, Mirco Scaccabarozzi e Abele Parente, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Monza e Brianza –. Il caso Gianetti deve trovare una soluzione rapida. E deve essere un esempio di come non si debba affrontare in questa maniera una crisi di settore. Non permetteremo – continuano – che ci siano altri casi Gianetti. Nella ricerca di una soluzione devono essere chiamate in causa anche le imprese, le associazioni imprenditoriali e le stesse istituzioni”.

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