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Continua la vicenda Pneumaticone: un altro servizio di Striscia e l’intervista all’avvocato dell’azienda

Continua la vicenda di Pneumaticone: il 20 aprile è andato in onda un nuovo servizio di Striscia la Notizia, in cui Valerio Staffelli è tornato a parlare del sito di vendita online di pneumatici Pneumaticone (CLICCA QUI per leggere il nostro primo articolo). Successivamente, ci ha contattato l’avvocato di Pneumaticone per spiegare la versione dei fatti dell’azienda.

Dopo la messa in onda del primo servizio, il segnalatore è stato rimborsato, ma Striscia afferma di essere stata inondata di segnalazioni riguardanti la mancata spedizione e / o l’assenza di rimborso da parte di Pneumaticone. Striscia manda in onda delle testimonianze video di clienti che non hanno ricevuto nè i pneumatici nè i rimborsi, situazione che corrisponde anche alla stragrande maggioranza dei commenti sotto al nostro articolo.

Nel servizio, Striscia parla delle recensioni di Altroconsumo, ma Anche quelle di Trustpilot sono sulla stessa lunghezza d’onda.

Il video della puntata di ieri sera di Striscia la Notizia lo potete vedere CLICCANDO QUI

“Ma allora perchè continuano a vendere?” si chiede Staffelli? Risponde Michele Monaco, legale di fiducia di Pneumaticone:  “Pneumaticone ha effettivamente avuto dei problemi, che erano in via di soluzione quando è intervenuto il Covid.”

Quando Staffelli gli fa notare che i casi da gestire sono oltre 3.300, Monaco prima nega e poi afferma che “è possibile”. Ma anche se fossero solamente 2 non farebbe nessuna differenza.

Alla domanda sul perchè Pneumaticone continui a vendere, la risposta è che “Pneumaticone vuole fare una cosa diversa: vuole risarcire tutti quanti. Per farlo deve continuare a lavorare, perchè se non continua a lavorare correttamente come è stato sempre fatto….” qui viene interrotto da Staffelli che controbatte che Pneumaticone non ha evidentemente lavorato in maniera corretta, se ci sono così tante persone che non hanno ricevuto nè i pneumatici nè il rimborso dovuto.

All’avvocato vengono chieste le tempistiche per ricevere il rimborso: “30 giorni dalla fine del covid“.

L’intervista a Michele Monaco, avvocato di Pneumaticone

Dopo la messa in onda del servizio, ci ha contattato Michele Monaco, avvocato di Pneumaticone, per spiegare la situazione delle mancate consegne e dell’assenza dei rimborsi.

“Pneumaticone ha avuto dei problemi commerciali con alcuni fornitori che non hanno adempiuto ai loro doveri, ma la situazione è in via di soluzione. Pian piano l’azienda sta smaltendo tutti i rimborsi arretrati: chiaramente qualche cliente è rimasto indietro, ma nessuno rimarrà insoddisfatto. La situazione, insomma, è in via di soluzione” ha affermato Michele Monaco.

Che tempi possono aspettarsi le persone che ancora devono avere un risarcimento?

Come ho detto a Staffelli, il problema è il covid e alcune situazioni che si sono bloccate con il coronavirus. Nel momento in cui ci sarà libertà di movimento, entro 30 giorni la situazione verrà risolta. Una cosa che non è stata sottolineata da Striscia la Notizia è che è vero che c’erano, oltre un mese fa, oltre 3.000 casi da risolvere, mentre oggi sono circa 2.500. Tuttavia, prima erano 7.000 quindi, a conti fatti, Pneumaticone ha già risolto più della metà dei casi. Quello che è importante far capire alle persone è che verranno risarcite. Se si dovessero seguire le indicazioni di Staffelli di fermare tutto, la cosa sarebbe distruttiva per i clienti rimasti indietro. Lavorando con serenità si risolve tutto.

Ma a lei pare normale che ci siano risarcimenti attesi da più di un anno?

No, ammetto che non lo è, ma come ho già detto non è una situazione che dipende da Pneumaticone ma da cause esterne. L’azienda sta provvedendo. Imprenditorialmente, la scelta è quella di risarcire tutti quanti, ma per farlo bisogna continuare a lavorare. Se l’azienda decidesse di chiudere, nessuno vedrebbe più un euro.

Un altro problema per Pneumaticone è la segnalazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per pratiche commerciali scorrette. Come commenta?

Pneumaticone ha già eliminato 8.000 prodotti dal listino, come richiesto dall’Autorità. Inoltre, ha reso più chiaro che l’azienda non possiede nessun magazzino, ma utilizza la tecnica del dropshipping, ovvero un processo di vendita in base al quale il venditore si attiva per procurarsi il bene soltanto dopo aver ricevuto l’ordine di acquisto.

Sia a Striscia che ora afferma che è importante che Pneumaticone continui a lavorare per rimborsare i clienti. Ci chiediamo, però, se ora i pneumatici vengano consegnati, visto che la stessa Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha riscontrato che le gomme non consegnate erano il 50% nel mese di novembre 2019, il 74% nel mese di dicembre 2019 e il 63% nel mese di gennaio 2020.

Ora so che stanno consegnando le gomme: l’azienda afferma che il 75% degli ordini di marzo sono stati consegnati. Pneumaticone ha le sue colpe, ma la situazione verrà risolta: i rimborsi arriveranno. Tutti i dipendenti e la proprietà di Pneumaticone sono impegnati al fine di risolvere i problemi che pur ci sono stati.

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