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Se l’obiettivo è ambizioso, i mezzi per raggiungerlo devono essere adeguati e Nexen Tire, per diventare una delle prime 10 aziende produttrici di pneumatici al mondo, ha avviato un piano di sviluppo che ne raddoppierà la capacità produttiva nel giro di 5 anni. Oggi, 2012, Nexen Tire produce 30 milioni di gomme all’anno, nel 2017, ne produrrà 60 milioni, esattamente il doppio.

C’è un nuovo player che dalla Cina si affaccia sul mercato italiano: si tratta di SD International, un’azienda con 10 anni di storia e filiai in Regno Unito, Argentina, Emirati Arabi e Stati Uniti. A guidare le politiche commerciali in Europa Occidentale la spagnola  Adriana Campos, che ha già ricoperto ruoli analoghi nel settore, ha avuto modo di conoscere il mercato italiano e parla perfettamente la nostra lingua.

Il 2012 segna per Felsinea Gomme il debutto nel segmento agricoltura con i brand Petlas e Malhotra. “Abbiamo deciso di investire in questo nuovo settore perché ne avevamo la possibilità finanziaria e perché pensiamo sia qualcosa di nuovo, un settore dove, avendo gli elementi giusti, c’è ancora spazio per competere”, afferma Gorgio Ciamaroni, contitolare dell’azienda bolognese.

Alcune settimane fa, grazie ad un accordo con CePIM, Felsinea Gomme ha inaugurato a Parma un importante base logistica per lo stoccaggio e la distribuzione dei pneumatici. L’accordo, che impegna le due parti fino al 2018, prevede la fornitura da parte di CePIM di un magazzino di circa 4.

Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato altri sei decreti di definizione del contributo ambientale per nuovi soggetti che hanno manifestato l’intenzione di operare, in via diretta o consorziata, per la gestione dei PFU. Le ultime società che entrano a far parte del network, che si occuperà in Italia di recuperare e gestire i pneumatici a fine vita, per una quantità equivalente a quella da ciascuno immessa sul mercato del ricambio, sono Centro Gomme, Chioda Gomme, Ettorre Gomme, Felsinea Gomme, Franco Gomme e Italdidra.