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Frode Carosello di Savona: la GdF pubblica foto e video di CB Pneumatici, che però è estranea alla vicenda

Un’ingenuità della Guardia di Finanza sta causando un danno di immagine, e non solo, a CB Pneumatici, rete di 7 negozi situata nel quadrilatero Cuneo, Torino, Tortona e Genova. Tutto è nato in seguito alla notizia della scoperta della frode carosello, la cui indagine parte dalla provincia di Savona e dalle immagini e video pubblicati proprio dai militari a corredo del comunicato stampa. Ne abbiamo parlato con Bruno Candela, titolare del gruppo assieme a Corrado Bolla.

Cosa è successo?

Il problema nasce a monte: i negozi CB Pneumatici hanno un appalto per il servizio pneumatici con la Guardia di Finanza da ormai diversi anni. Servendoli, col tempo si è creato un rapporto di fiducia, per cui un giorno, alla richiesta dei militari di poter filmare e fotografare dei pneumatici abbiamo messo a disposizione il cortile della nostra azienda.

Quando è stato pubblicato il comunicato stampa della scoperta della frode carosello, sono state erroneamente allegate le immagini e il video del nostro piazzale, senza aggiungere che erano di repertorio: non si vedono loghi, marchi o altro di direttamente collegabile alla nostra azienda, ma solamente il piazzale con diversi pneumatici, che però è chiaramente riconoscibile da chi ci conosce.  E così è partita la gogna mediatica, contro un’azienda totalmente estranea alla vicenda.

In che modo? Che conseguenze avete subito finora?

Il filmato e le immagini vengono riprese da numerosi giornali locali e nazionali, TV, siti web e via dicendo. Ho personalmente visto il cortile della mia azienda su Rai 3 e su Il Sole 24 Ore.

Diciamo che a livello nazionale nessuno riconosce la nostra azienda e il nostro cortile, ma a livello locale si e questo può avere un impatto pesante.

Ci siamo accorti dell’errore della Guardia di Finanza il giorno dello stesso della pubblicazione della notizia, quando un cliente ci ha chiamato chiedendoci se eravamo aperti. Subito dopo, una seconda telefonata. Al terzo cliente che chiedeva se “eravamo ancora aperti” abbiamo capito che qualcosa non andava.

I clienti avevano riconosciuto la nostra azienda e chiamavano per sincerarsi che fossimo aperti. Le conseguenze andranno, tuttavia, verificate con il passare del tempo, ma ci stiamo accorgendoci che questa situazione sta avendo un impatto abbastanza pesante, sia tra i clienti finali che tra “radio gomma” ed era giusto fare chiarezza.

Avete chiesto chiarimenti alla Guardia di Finanza?

Certo. I militari si sono ovviamente scusati, ma la cosa finisce li. Ci tengo a sottolineare che noi siamo grati alla Guardia di Finanza, lavora per smascherare i disonesti, lavora per noi e mai così bene come in questo particolare momento. Si è trattato solamente di un’ingenuità che ha avuto conseguenze non previste da nessuno.

Siamo un gruppo serio, composto da due aziende che vantano grande storicità sul territorio e in Piemonte in generale. Candela Gomme è sul mercato dal 1961 e la Bolla dal 1966. Dalla nostra voglia e visione del mercato futuro nasce la CB pPneumatici. Oggi la stessa  ha 45 dipendenti per un fatturato di 9 milioni di euro, mentre il gruppo Candela/Bolla nel suo insieme conta un centinaio di dipendenti per 24 milioni di fatturato. Siamo radicati sul territorio e, lo ribadisco, non abbiamo nulla a che vedere con questa truffa.

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