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Test del TCS dei pneumatici invernali: tre bocciati

ADAC, TCS e ÖAMTC hanno pubblicato i risultati del test invernale 2023, che per la prima volta ha provato la dimensione 205/60 R16 92H, adatta a SUV di classe medio-bassa. È stata sottoposta alla valutazione anche la dimensione di pneumatici invernali 225/45 R17 91H, una delle più vendute per i veicoli compatti di classe medio-bassa.

Il punteggio complessivo totalizzato dai 32 pneumatici testati è determinato per il 70% dalla sicurezza di guida e per il 30% dall’impatto ambientale. Per quanto riguarda le auto elettriche, il TCS si affida a criteri di valutazione speciali. I prodotti sono stati valutati secondo 19 criteri diversi. Per quanto riguarda il criterio della sicurezza di guida, oltre che alle prestazioni sull’asciutto e sul bagnato, è stato esaminato il comportamento in condizioni invernali, ossia su fondo innevato e ghiacciato. Per il criterio dell’impatto ambientale sono invece state analizzate le prestazioni di guida, l’attrito, l’efficienza in termini di consumo di carburante e peso degli pneumatici, la rumorosità e la sostenibilità dei 32 pneumatici. I test sono stati effettuati con una VW Golf 8 e con la VW T-Roc.

Testati 16 modelli di pneumatici per SUV di classe medio-bassa

Il Touring Club Svizzero ha testato per la prima volta pneumatici invernali di dimensione 205/60 R16 92H, adatti a SUV di classe medio-bassa come VW T-Roc, Audi Q2, Hyundai Kona, Renault Captur, Skoda Kamiq o Ford EcoSport. In generale, il verdetto relativo a questa dimensione risulta positivo: sette pneumatici ottengono la valutazione «molto consigliato» e sette «consigliato» (vedi tabella).

A vincere il test pneumatici invernali 2023 205/60 R16 sono, a pari merito, il Dunlop Winter Sport 5 e Michelin Alpin 6 che ottengono il giudizio molto consigliato. Al terzo posto il cugino del Dunnop (appartengono allo stesso gruppo), il Goodyear Ultragrip 9+, mentre al quarto posto si piazzano a pari merito Continental Wintercontact TS 870 P, Hankook Winter i*cept Rs3 e Bridgestone Blizzak LM 005. Tutti questi pneumatici, insieme anche al Firestone Winterhawk 4, ottengono il giudizio molto consigliato.

I successivi pneumatici ottengono tutti il giudizio consigliato: BFGoodrich G-force Winter 2, Fulda Kristall Control HP 2, Kleber Krisalp HP3, Falken Eurowinter HS02, Barum Polaris 5, Vredestein Wintrac e Uniroyal Winterexpert.

Due pneumatici invece, non hanno ottenuto un giudizio positivo a causa di problemi relativi alla sicurezza di guida. La valutazione finale «non consigliato» è stata assegnata al Lassa Snoways 4 e Austone Athena SP901. Quest’ultimo prodotto ha fatto registrare gli spazi di frenata più lunghi su fondo bagnato e il comportamento sull’aquaplaning peggiore del test.

Testati 16 modelli di pneumatici per veicoli compatti di classe medio-bassa

È stata inoltre testata la misura 225/45 R17 91H, una delle dimensioni di pneumatici invernali più vendute per veicoli compatti di classe medio-bassa come la VW Golf, Audi A3, Peugeot 308, Renault Mégane, Hyundai Ioniq Hybrid o Fiat 500L.

Anche il verdetto finale di questa dimensione risulta perlopiù positivo. Dei 16 modelli di pneumatici, quattro hanno ottenuto la valutazione «molto consigliato», undici la valutazione «consigliato» e solo uno è risultato «non consigliato».

Per questa dimensione, i primi quattro posti sono occupati dai marchi Continental WinterContact TS870, Michelin Alpin 6, Goodyear UltraGrip Performance + e Dunlop Winter Sport 5. Tutti e quattro ottengono il giudizio “molto consigliato”.

Nel caso degli undici pneumatici che hanno ottenuto il voto «consigliato», le e gli acquirenti devono basare la scelta sulle proprie esigenze individuali: potete leggere pro e contro nella tabella qui sotto.

I consigliati sono, in ordine di arrivo: Vredestein Wintrac Pro, Semperit Speed-Grip 5, Hankook Winter i*cept RS3, Giti Gitiwinter W2, Kumho Wintercraft WP52, Apollo Aspire XP Winter, Nokian Tyres WR Snowproof, Pirelli Cinturato Winter 2, Yokohama Bluearth-Winter V906, Sava Eskimo HP2, Bridgestone Blizzak LM005.

Ultimi in classifica si sono posizionati i Kormoran Snow che, a causa del livello di aderenza ridotto, si sono distinti negativamente per la peggior performance sia sull’asciutto che sul bagnato. I Kormoran hanno fatto registrare lo spazio di frenata più lungo sull’asfalto bagnato e hanno ottenuto i risultati peggiori anche in fatto di aquaplaning.

Criteri per le auto elettriche

Le auto elettriche si differenziano dai tradizionali veicoli con motore Diesel o a benzina per la tecnologia e l’utilizzo. Gli pneumatici delle auto elettriche devono sempre essere ottimizzati in termini di attrito volvente.

Un altro aspetto importante è rappresentato dalla resistenza all’usura in quanto, rispetto ai veicoli convenzionali, è presente fin da subito una coppia elevata e uniforme. Nelle silenziose auto elettriche viene inoltre considerato positivo il fattore delle emissioni acustiche. Essendo più pesanti delle auto con motore a combustione, i veicoli elettrici richiedono inoltre pneumatici con una portata maggiore.

A prescindere dal veicolo, vale comunque la regola che, nella scelta dei pneumatici, è decisivo il comportamento di guida.

Nuova valutazione su due livelli: sicurezza di guida e impatto ambientale

Con la nuova valutazione su due livelli, il risultato complessivo viene calcolato in base alla sicurezza di guida (70%) e all’impatto ambientale (30%). La sicurezza di guida include i consolidati criteri del comportamento di guida su fondo asciutto, bagnato e in condizioni invernali.

Sul versante dell’impatto ambientale, oltre al chilometraggio previsto, al consumo di carburante e alla rumorosità, ora vengono esaminati anche l’attrito, il peso dei pneumatici e la sostenibilità (siti produttivi o relativi certificati). Si analizza inoltre se gli pneumatici sono nuovi o rigenerati o se presentano residui di produzione che, durante i primi chilometri, potrebbero essere rilasciati in modo incontrollato e inutilmente nell’ambiente. Inoltre, l’analisi delle sostanze nocive rileva l’eventuale presenza di sostanze tossiche all’interno della gomma.

Il test mostra che gli pneumatici consumati rappresentano un pericolo

I pneumatici consumati sono veramente pericolosi? “Certo che sì”, conferma Reto Blätter, esperto di pneumatici del TCS. “Quando devono essere trasmesse forze trasversali, come nel caso dell’aquaplaning trasversale o sul bagnato, i pneumatici consumati possono esprimere solo una minima parte delle proprie prestazioni originali.” Cinque su sei pneumatici testati sono risultati più rumorosi quando consumati.

Suggerimenti e indicazioni del TCS per la scelta dei pneumatici

  • Il TCS consiglia l’acquisto di pneumatici che nel test hanno ottenuto almeno la valutazione «consigliato».
  • I pneumatici invernali non sono pensati solo per le strade innevate. La miscela della gomma e la forma del battistrada differiscono da quelle dei pneumatici estivi, offrendo un’aderenza maggiore su fondi freddi e bagnati.
  • I pneumatici invernali devono presentare un battistrada residuo di almeno 4 millimetri, verificabile con il
  • «test dei due euro»: se il basamento della moneta sparisce nel battistrada, lo spessore è ancora sufficiente.
  • I moderni sistemi di assistenza alla guida non sono in grado di sostituire un battistrada in buone condizioni.
  • Che la trazione sia anteriore, posteriore o integrale, a fare la differenza sono i pneumatici.
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