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Robot agricoli: un laboratorio “in campo”

Si sono tenute a Cornaredo (MI) le prove dimostrative della competizione ACRE, dedicate ai robot e ai mezzi ad alta automazione per l’agricoltura. Prototipi e macchine già in produzione si sono messi alla prova sui terreni dell’azienda Cascina Baciocca dell’Università di Milano, promotrice dell’evento insieme con il Politecnico di Milano, offrendo un’anticipazione di quella che sarà l’agricoltura nel prossimo futuro.

Si è svolta nelle giornate di giovedì 25 e venerdì 26 scorso a Cornaredo (MI) la competizione ACRE, evento dedicato ai robot e alle macchine ad alta automazione applicate in agricoltura. Organizzata dall’Università e dal Politecnico di Milano, con il coordinamento scientifico dei Professori Davide Facchinetti e Matteo Matteucci, la manifestazione si è svolta presso una delle aziende agricole dell’ateneo milanese dinnanzi ad un pubblico di tecnici, di studenti e di imprenditori del settore agromeccanico. L’evento dimostrativo – al quale ha preso parte con un proprio presidio informativo anche FederUnacoma, l’associazione dei costruttori italiani di macchine agricole – ha visto le prove in campo di prototipi sperimentali e insieme di macchine già in produzione.

Tra i mezzi sperimentali si segnala il progetto “Airlab” del Politecnico di Milano, un piccolo robot con un alto grado di autonomia, in grado di misurare i parametri del terreno e di realizzare rilevamenti e mappature locali, mentre veri e propri lavori agricoli sono quelli che può svolgere “Moondino” prodotto da Arvatec, un robot per il diserbo meccanico in risaia che lavora senza operatore a bordo, muovendosi su terreno sia asciutto sia sommerso. Si tratta di un modello dotato di due pannelli fotovoltaici che alimentano i suoi propulsori elettrici, che sfrutta il peso delle sue ruote dentate per schiacciare le infestanti.

Proposto da Arvatec anche il modello “Farmdroid”, una seminatrice autonoma alla quale possono essere applicate attrezzature per il diserbo meccanico, mentre una macchina polifunzionale progettata dall’azienda slovena Slopehelper è in grado di effettuare trasporti e piccole lavorazioni nel frutteto e nel vigneto. In evidenza, per quanto riguarda lo sfalcio dell’erba e la pulizia dei fossi, i due modelli presentati dall’azienda Barbieri (rispettivamente con motore a scoppio e con motore elettrico) che basandosi su una tecnologia GPS-RTK riescono a riprodurre un percorso precedentemente impostato e ad operare in autonomia su forti pendenze con vantaggi anche in termini di sicurezza.

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