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Russia: i pneumatici cinesi e coreani sostituiscono gli europei

Citando i dati del sistema nazionale di etichettatura e tracciabilità dei prodotti Chestny Znak, il quotidiano Kommersant riporta che gli automobilisti russi hanno acquistato il 16% in meno di pneumatici attraverso i canali di vendita al dettaglio nel primo trimestre del 2023.

I volumi di vendita tra il 1° gennaio e il 31 marzo sono stati di 3,2 milioni di unità, in calo rispetto ai 3,8 milioni un anno prima. Misurate monetariamente, le vendite durante il trimestre sono diminuite del 42% a 14 miliardi di rubli (155 milioni di euro), riflettendo la crescente popolarità dei prodotti a basso prezzo.

“I proprietari di auto russe, invece dei soliti marchi, hanno scoperto nuovi marchi di pneumatici pronti a offrire opzioni economiche ma di alta qualità”, ha dichiarato a Komersant Alexander Kuroptev, responsabile di ricambi e accessori per autoveicoli presso Avito, il sito di annunci più popolare della Russia. Come esempio, indica il marchio di pneumatici cinese Triangle, che appare per la prima volta come leader nelle vendite di pneumatici estivi dopo che le vendite di questo marchio tramite Avito sono aumentate di 2,6 volte nel corso dell’anno.

Si dice ora che i marchi di pneumatici europei rappresentino non più del 10% per cento delle importazioni di pneumatici in Russia. Il vuoto che hanno lasciato dal febbraio 2022 è stato colmato in misura notevole con prodotti provenienti dalla Cina e dalla Corea del Sud.

Importazioni cinesi e coreane fino al 90% del totale

Secondo l’associazione di categoria dell’Unione dei fornitori di servizi automobilistici, la Cina produce circa la metà dei pneumatici ora importati in Russia, rispetto al 28% nel 2021. Commentando questo sviluppo, l’Associazione russa dei produttori di pneumatici afferma che i rivenditori di pneumatici hanno osservato un “afflusso di marchi poco conosciuti dalla Cina.” I marchi coreani, solo il 16% delle importazioni nel 2021, rappresentano ora dal 30 al 40% delle importazioni di pneumatici.

“Ci sono dozzine di produttori cinesi di cui non abbiamo mai sentito parlare, la cui qualità dei prodotti non può essere valutata, che in precedenza non erano venduti in Russia”, ha detto a News.ru Anton Naumov, membro dell’Unione dei servizi automobilistici. “Il mercato è saturo anche di pneumatici coreani, ad esempio Nexen e Kumho. Ma la loro copertura è completa solo per il segmento delle auto medie”.

Disponibili pneumatici europei sul mercato grigio

Mentre Naumov riferisce che i prezzi in Russia per i pneumatici per auto di medie dimensioni (segmento B) sono aumentati di circa il 30%, il costo dei marchi di pneumatici europei che ora arrivano in Russia come importazioni parallele è raddoppiato in un anno. In ogni caso, gli aumenti sono superiori all’aumento medio del 23,5% dei prezzi al dettaglio che il servizio statistico statale Rosstat ha riportato per il 2022.

“Ora un cliente ha due opzioni se desidera acquistare pneumatici di segmento A costosi di un marchio europeo”, continua Naumov. “In primo luogo, se il cliente è fortunato, il distributore ha ancora la dimensione giusta rispetto all’anno scorso. Il secondo è utilizzare i servizi di rivenditori grigi che introducono i marchi attraverso importazioni parallele. In questo caso, il cartellino del prezzo sarà il doppio del prezzo di mercato prima delle sanzioni”.

Sebbene Naumov sottolinei che gli acquirenti di tali pneumatici importati parallelamente “non sono dotati di una garanzia ufficiale”, afferma tuttavia che gli automobilisti che trovano pneumatici europei della misura richiesta corretta dovrebbero acquistarli.

Naumov spiega che sebbene alcune aziende europee, come Nokian Tyres, abbiano lasciato stampi per pneumatici durante la vendita di fabbriche in Russia, il disegno del battistrada rappresenta solo “circa il dieci percento delle prestazioni del pneumatico”. Il restante 90% è fornito dalla mescola di gomma, precedentemente miscelata con materie prime importate che non sarà presente nella nuova produzione russa.

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