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Mercato auto: gennaio +19,0% Unrae conferma previsione 2023 con 1,4 milioni di auto (+6,3%)

Avvio promettente del nuovo anno per il mercato dell’auto, che chiude il mese di gennaio con 128.301 immatricolazioni, in crescita del 19% rispetto a 107.853 unità registrate a gennaio 2022 (che a sua volta aveva chiuso con una perdita di circa il 20%).

Le previsioni di UNRAE per l’intero anno rimangono però prudenti e confermano la stima, già indicata nei mesi scorsi, di 1,4 milioni di immatricolazioni, quindi con una leggera crescita del 6,3% sul 2022 pari a 83.000 veicoli in più. Il mercato infatti resta condizionato da prospettive economiche negative e, ancora, dalla carenza di prodotto almeno nella prima parte dell’anno.

Il confronto con l’andamento depresso registrato nel primo semestre 2022 dovrebbe, comunque, garantire una crescita a doppia cifra nella prima parte del 2023 e una sostanziale stabilità nel resto dell’anno.

Per l’anno in corso si prevede la tendenza a una lenta crescita dei veicoli elettrici e ibridi plug-in, con l’auspicio nel medio periodo di un’accelerazione grazie anche alla pubblicazione dei decreti del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, che stanziano 713 milioni di euro per l’installazione, entro i prossimi tre anni, di 13.755 infrastrutture di ricarica elettrica da 90 kW nei centri urbani e di almeno altre 7.500 ricariche super veloci (175 kW) nelle superstrade.

“I decreti del MASE vanno sicuramente nella direzione giusta per la transizione verso una mobilità sostenibile, che però ha bisogno di provvedimenti mirati anche alla ripresa del mercato, cominciando dall’inclusione tra i beneficiari di tutte le persone giuridiche senza alcuna esclusione e con bonus interi anziché dimezzati e dall’eliminazione delle soglie del price cap per le auto elettriche o, al massimo, prevedendo una soglia unica a 50 mila euro”, ribadisce il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci.

Crisci ricorda poi l’urgenza delle altre proposte UNRAE: “E’ ancora necessario un provvedimento che allunghi i termini per il completamento delle prenotazioni ecobonus da 180 a 360 giorni e, in tema di infrastrutture di ricarica, è quantomai urgente una spinta per accelerare l’iter dei recenti decreti sul finanziamento per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini che, ad oggi, prevedono tempi di attuazione molto lunghi”.

Crisci insiste infine sull’opportunità per il Governo, che ha davanti un’intera legislatura, di non perdere l’occasione per una revisione strutturale della fiscalità del settore, modulando detraibilità IVA e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2 per le auto aziendali.

Con il nuovo anno l’UNRAE ha deciso di aggiornare la propria segmentazione, adeguandola maggiormente all’evoluzione del mercato, che prevede un’offerta di prodotto concentrata soprattutto su alcune carrozzerie.

La nuova segmentazione infatti rappresenta un incrocio di segmenti e carrozzerie in un’unica tabella, al posto delle due separate. All’interno dei vari segmenti vi è l’apertura delle due principali carrozzerie (Berline e SUV), mentre rimangono a parte tre carrozzerie di nicchia: Station Wagon, MPV (monovolume + multispazio) e Sportive (cabrio/spider + coupé).
La modifica viene riflessa nelle relative Top ten per segmento.

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, mostra una crescita dei privati inferiore al mercato compelssivo, con una quota che scende di 5,2 punti, al 61,5%. Leggero incremento per le autoimmatricolazioni, che si fermano al 9% del totale (-1,5 p.p.). Il noleggio a lungo termine continua a segnare una forte accelerazione e, con 28.600 immatricolazioni, sale al 22% di share (+5,9 p.p.), grazie all’ottima performance di Top e Captive. Prosegue il recupero del breve termine che, pur guadagnando qualche decimale, in gennaio rappresenta appena l’1,5% del totale mercato. Ottimo andamento per le società che guadagnano mezzo punto e a gennaio arrivano a coprire il 6% del totale.

Tra le alimentazioni, buona crescita in gennaio per benzina e diesel, con la prima che perde 0,8 punti, al 26,4% di share, mentre il diesel rimane stabile sul 19,1% di quota. Il Gpl guadagna 1/3 dei volumi e sale al 10,3% (+1,1 p.p.), il metano si ferma appena allo 0,2% del mercato.

Prosegue l’ascesa delle ibride che recuperano quasi due punti e salgono al 36,7% di quota, con un 9,7% per le “full” hybrid e 27,0% per le “mild” hybrid. In gennaio crolla la quota delle auto elettriche pure (BEV), al 2,6% del totale, riescono a tenere le plug-in (PHEV) al 4,7%; le ECV nel complesso scendono in gennaio al 7,3% delle preferenze.

Analizzando la nuova segmentazione, le berline del segmento A confermano il 13,7% di quota, mentre scendono i Suv nello stesso segmento, all’1,4%. Nel segmento B, seppur con volumi in crescita, le berline si fermano al 19,2% (-2,9 p.p.) ed i Suv al 28,5% (-0,7 p.p.). Fra le medie (seg. C), i Suv – con un’ottima crescita in volume – salgono al 18,3% di rappresentatività (+2,7 p.p.), le berline si fermano al 4,6%. In ottima crescita i SUV del segmento D, al 6,3% di quota (+1,6 p.p.), stabili le berline (allo 0,5% del totale). Nell’alto di gamma i Suv coprono l’1,5% del mercato e le berline lo 0,2%; infine le station wagon rappresentano il 3,1% del totale, gli MPV l’1,9% e le sportive lo 0,9%.

Dal punto di vista delle aree geografiche, il Nord Ovest conferma la leadership, al 31,4% di quota (+0,8 p.p.), seguito dal Nord Est al 27,5% (-1,2 p.p.). Il Centro Italia sale al 24,1% (+1,4 p.p.), l’area meridionale e le isole perdono mezzo punto, fermandosi rispettivamente all’11,5% e al 5,5% del totale mercato.

Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in gennaio crescono del 2,2% a 120,7 g/Km. L’analisi delle immatricolazioni di gennaio per fascia di CO2 riflette nel mese il crollo delle BEV e la tenuta delle PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 2,6% del mercato, la 21-60 g/Km il 4,3%. La fascia 61-135 g/Km sale al 67,7%, mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 21,6%, e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,1%.

Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto, ha aggiunto: “Il 2022, che ha chiuso con quasi il meno 10% di immatricolazioni, ha mostrato nella seconda metà dell’anno segnali di recupero che vengono confermati anche con l’inizio del nuovo anno ma con una prospettiva in ombra per i veicoli elettrici, i cui volumi restano, infatti, estremamente bassi rispetto agli ambiziosi obiettivi europei al 2035. Il settore è in grande trasformazione e la riluttanza dei clienti, intensa come scarsa propensione a sostituire convintamente e massivamente i propri modelli endotermici con i BEV nonostante gli incentivi statali, suggeriscono di mantenere un approccio neutrale dal punto di vista della tecnologia impiegata per ridurre l’inquinamento in atmosfera e che, altresì, la formula dell’Ecobonus (nuovi fondi 2023 ma vecchie regole), va rivisitato nei requisiti di erogazione.”

“Sul fronte Ecobonus, infatti, oltre a constatare la veloce riduzione del plafond di risorse destinato alla fascia emissiva 61-135 g/km di CO2 (residuo disponibile pari al 16%) e il blando utilizzo dei fondi per le auto elettriche (3,3%), le plug-in (2,9%) e i veicoli commerciali (1,3%), proponiamo con l’obiettivo di favorire la transizione ecologica e lo svecchiamento del parco circolante, di rivedere i numerosi paletti normativi che ne limitano l’impiego, ripristinare la possibilità, come già avvenuto fino al 2022, di completare le prenotazioni entro 270 giorni (anziché 180) e rendere di nuovo disponibili i consistenti avanzi di risorse dello scorso anno.”

“Infine, il piano previsto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per aumentare, entro i prossimi tre anni, di oltre 21mila il numero delle stazioni di ricarica veloce e ultraveloce per i veicoli elettrici rispettivamente nei centri urbani e lungo le superstrade, grazie all’impiego dei fondi del PNRR, è un’ottima notizia. Auspichiamo che tutti gli iter amministrativi e i passaggi funzionali all’esecuzione di tali investimenti in infrastrutture possano essere realizzati al più presto e senza ritardi, come invece accade per l’erogazione dei contributi per acquisto e installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici in ambito domestico (DPCM 4 agosto 2022) e quelli per le imprese e professionisti (DM 25 agosto 2021) che restano al palo.”

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