Autopromotec

Intergomma ad Autopromotec

Intergomma ha partecipato ad Autopromotec con un grande stand in posizione centrale nel padiglione dei pneumatici. Giacomo Rossi, direttore commerciale dell’azienda, insieme a Simona Falorni, responsabile dell’ufficio estero, ci hanno raccontato come è andata.

Un parere sulla compresenza tra Autopromotec e The Tire Cologne.

Rossi: E’ controproducente, gli organizzatori dovrebbero mettersi d’accordo. Tuttavia, i visitatori di Bologna ci sono parsi di qualità, più interessati al business rispetto alle precedenti edizioni. Non erano presenti le case produttrici, ma questo per i distributori non è necessariamente un lato negativo. Il primo giorno non abbiamo visto un pubblico numeroso, mentre dal giovedì in poi è andata bene, è stata molto ricca di visitatori. Noi siamo contenti di esser tornati ad Autopromotec e ci auguriamo che questo rappresenti un nuovo inizio per le fiere di settore.

Avete presentato qualche novità in fiera?

Rossi: Abbiamo portato delle novità Aeolus per quel che riguarda il movimento terra e alcune nuove misure autocarro. Inoltre, abbiamo esposto la gamma agro Ceat, che da inizio anno ha lanciato quasi 30 nuove dimensioni. L’azienda indiana sta davvero lavorando molto bene sulla gamma agricoltura.

Cosa ne pensate delle recenti novità sui dazi antidumpng?

Falorni: E’ un grande punto interrogativo. Ovviamente per Intergomma sarebbe un’importantissima novità, soprattutto per quel che riguarda Aeolus. Noi non abbiamo mai smesso di importare questo marchio a cui siamo molto legati da tanti anni, ma l’assenza dei dazi ci permetterebbe di tornare sul mercato con molto più vigore e competitività rispetto a questi ultimi anni. Staremo a vedere cosa succede, in azienda pensiamo sia più probabile una riduzione, piuttosto che il completo annullamento.

E per il discorso relativo ai costi e ritardi di spedizione dei container?

Falorni: E’ una situazione senza precedenti, che noi distributori viviamo tutti i giorni e facciamo molta fatica a far comprendere a rivenditore e cliente finale, Ci sono degli aumenti dei costi del trasporto assurdi, ma il problema più grosso non è neanche tanto il prezzo, ma il ritardo continuo delle spedizioni. Viviamo continuamente il doppio rischio di avere un overstock di prodotto, oppure di non averne proprio! Sono tempi molto complicati da questo punto di vista, e il problema non è la Cina, ma tutto il sud-est asiatico è completamente congestionato.

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