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Schrader a Colonia: nuovo strumento di diagnosi, con un focus sul truck

Il segmento del ricambio dei TPMS sta, finalmente, crescendo anche nel nostro continente, man mano che le batterie di primo equipaggiamento iniziano a scaricarsi. Abbiamo parlato di questo e altri argomenti con Mariam Lochoshvili, Global Marketing Communications Manager per l’aftermarket di Sensata technologies, l’azienda che offre sensori e strumenti di diagnosi a marchio Schrader.

Cosa avete presentato in fiera?

In fiera abbiamo lanciato il nuovo strumento di programmazione Schrader ST-1, che possiede software e hardware unico, con tecnologie bluetooth e wifi, particolarmente importanti in fase di aggiornamento dello strumento. Non è più necessario, infatti, collegare con i cavi lo strumento al pc e perdere tempo, ora è molto più semplice aggiornarlo con il wifi.

A luglio in Europa sarà introdotto l’obbligo di montaggio dei TPMS sui camion di nuova omologazione. E’ un momento importante per Schrader?

A partire da luglio 2022 tutti i modelli di veicoli di nuova omologazione dovranno montare obbligatoriamente i TPMS, mentre dal 2024 in poi tutti i nuovi veicoli. E’ un grande passaggio regolamentare. Schrader è un produttore OE, con il 50% di quota di mercato nel vettura e una posizione di leadership anche nel truck. E’ chiaro che questo regolamento apre un nuovo mercato. Abbiamo in programma di lanciare uno strumento di diagnosi nel 2023 e prevediamo di iniziare a vedere una domanda nel replacement truck nel 2024. Intanto, offriamo già il training specifico.

Come sta andando il mercato italiano?

Il mercato italiano è uno dei 5 grandi mercati europei, in cui vediamo sempre più domanda da parte del ricambio man mano che le batterie di primo equipaggiamento si stanno scaricando.

Un parere sulla fiera e sulla concomitanza con Bologna?

E’ molto positivo tornare alle fiere in presenza, dopo quasi 4 anni di assenza. Non è pieno come nel passato, più o meno ci sono la metà degli espositori del 2018, ma alla fine i visitatori sono di qualità, quindi siamo contenti. La concomitanza con Bologna è stata terribile, entrambe le fiere hanno perso espositori. Noi abbiamo scelto The Tire perchè molti più clienti venivano qui e quindi è stata una scelta logica.

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