Mercato

Intervista al numero uno di Continental Tyres, Christian Kötz: potenziale di crescita per le gomme nel prossimo decennio

In occasione dei 150 anni di attività, celebrati da Continental nel 2021, il gruppo editoriale di Pneusnews.it ha intervistato Christian Kötz, capo della divisione Tyres e membro del comitato esecutivo di Continental AG, per avere un’idea di come l’azienda globale stia affrontando le sfide di oggi alla luce della sua lunga storia.

Continental ha celebrato il suo 150° anniversario in ottobre. Per gran parte della sua storia l’azienda è stata principalmente conosciuta come produttore di pneumatici. Ma cosa significa oggi per Continental la business unit Tyres?

Christian Kötz: Negli ultimi 150 anni, Continental ha fissato gli standard nel settore dei pneumatici, grazie al suo spirito pionieristico e alla sua forza innovativa, e con molte invenzioni all’avanguardia ha assicurato che i pneumatici fossero più sicuri, più performanti e più sostenibili. Tra le pietre miliari ci sono il primo pneumatico con battistrada, il primo pneumatico con cerchio rimovibile, il brevetto per il primo pneumatico tubeless al mondo e il primo pneumatico invernale. I nostri ingegneri sono sempre riusciti a spostare in avanti i limiti della fattibilità. Ne siamo orgogliosi e allo stesso tempo questo ci incoraggia a continuare a fornire le migliori prestazioni tecnologiche, non solo nel settore dei pneumatici.

Quale ruolo dovrebbe svolgere la business unit Tyres nello sviluppo di Continental AG in futuro?

Nell’anno del nostro anniversario, non solo guardiamo con gratitudine e rispetto a ciò che è stato realizzato negli ultimi 150 anni, ma gettiamo anche le basi per un nuovo capitolo di successo nella storia dell’azienda. In un contesto di trasformazione del settore della mobilità, continuiamo a portare avanti il ​​riallineamento strategico dell’azienda e la sua riorganizzazione: in futuro, Continental sarà costituita da tre divisioni aziendali forti, uguali e indipendenti: Automotive, Tyres e ContiTech. In questo modo ridurremo la complessità e aumenteremo la velocità d’azione. Il settore dei pneumatici è e rimarrà un pilastro strategicamente importante per Continental e continuerà a dare un contributo significativo al successo dell’azienda anche in futuro.

Il CEO Nikoli Setzer, ha recentemente sottolineato in un’intervista che il business dei pneumatici tradizionali ha un “potenziale” per Continental. In che senso? E soprattutto, come intende l’azienda sfruttare questo potenziale?

Nel nostro programma strategico per il settore pneumatici presentato alla fine del 2020, abbiamo chiaramente definito il percorso per il prossimo decennio. L’obiettivo della nostra “Vision 2030” è l’allineamento, costantemente incentrato sul cliente, dell’organizzazione della divisione e di tutte le attività commerciali. Vediamo sicuramente ancora un grande potenziale di crescita nel settore dei pneumatici classici, in particolare nelle regioni Nord America e Asia, e in modo specifico, nell’area dei pneumatici speciali. Negli ultimi anni abbiamo effettuato investimenti mirati in queste aree di crescita e quindi ora siamo ben attrezzati per sfruttare con successo queste opportunità. Inoltre, in un mercato in rapida evoluzione, vogliamo differenziarci dai nostri concorrenti nei settori della sostenibilità e delle soluzioni digitali, utilizzando queste leve in modo coerente per una crescita redditizia.

Entro il 2030 vogliamo diventare il produttore di pneumatici più all’avanguardia, in termini di responsabilità ambientale e sociale. Investiamo costantemente nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie, materiali alternativi e processi di produzione rispettosi dell’ambiente, al fine di rendere i nostri pneumatici ancora più efficienti dal punto di vista energetico e rispettosi dell’ambiente, in termini di produzione, utilizzo e riciclabilità in futuro.

Vediamo anche un grande potenziale nella digitalizzazione dei pneumatici e nell’espansione di nuove offerte di servizi per flotte e clienti finali, ambiti in cui stiamo perseguendo obiettivi ambiziosi. In qualità di uno dei maggiori fornitori al mondo di elettronica, sensori e software nel settore della mobilità, Continental ha infatti in questi ambiti un vantaggio competitivo decisivo. Utilizziamo la connessione dei pneumatici e dei sensori al cloud per offrire modelli di business completamente nuovi. Con l’acquisizione di moltissimi dati utili, le flotte nostre clienti possono utilizzare algoritmi appositamente sviluppati per controllare le condizioni dei pneumatici in qualsiasi momento e beneficiare così di una maggiore sicurezza, tempi di fermo per le riparazioni ridotti al minimo e un funzionamento in generale più efficiente.

Che ruolo gioca la Germania come luogo di produzione in tali considerazioni? Continental rimarrà un produttore di pneumatici in Germania nel prossimo futuro?

Negli ultimi dieci anni abbiamo investito oltre un miliardo di euro in Germania, sviluppando ulteriormente i siti produttivi già esistenti e creando tecnologie e centri di ricerca all’avanguardia. Tra questi il “Taraxagum Lab Anklam” aperto nel Meclemburgo-Pomerania occidentale nel 2018. Lì stiamo studiando la lavorazione dei denti di leone russi come fonte di materia prima alternativa agli alberi della gomma dei tropici.

Nel 2016 abbiamo aperto l’“High Performance Technology Center” presso lo stabilimento di Korbach nell’Assia settentrionale. Qui, Continental testa i processi di produzione per tutti gli stabilimenti di pneumatici in tutto il mondo e produce pneumatici ad alta tecnologia per le auto di lusso. Nella sede di Hannover-Stöcken, che è anche la base per le attività di ricerca e sviluppo in tutto il mondo, nel 2013 abbiamo messo in funzione l’impianto per il riciclaggio della gomma ContiLifeCycle, unico al mondo, con il quale svolgiamo un ruolo pionieristico nell’industria dei pneumatici.

Continueremo a investire in tecnologie orientate al futuro in Germania. Sullo sfondo di una mercato sempre più dinamico e competitivo, nonché di una crescente complessità globale, anche noi, come azienda, abbiamo bisogno di un quadro politico appropriato. Questo è l’unico modo per garantire la competitività e la futura redditività della Germania, come luogo di confronto globale, e per guidare con successo la trasformazione del settore della mobilità.

La Germania è e rimarrà il quartier generale delle nostre attività mondiali nel settore dei pneumatici, con una rete globale ben bilanciata di sedi di produzione e funzioni aziendali che siano il più vicino possibile al mercato e ai nostri clienti. (arno.borchers@reifenpresse.de / lt)

© riproduzione riservata
made by nodopiano