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Continental: monitoriamo domanda e produzione, ma il budget R&D rimane intatto

Continental sta costantemente monitorando, con attenzione, il trend della domanda e i livelli di produzione dei pneumatici in Europa ed ha in previsione una “revisione della capacità produttiva, nel caso in cui i volumi della domanda non dovessero essere quelli previsti”. Per quanto riguarda le attività di ricerca e sviluppo, i test di prova sui pneumatici hanno avuta una frequenza ridotta, a causa delle regole del distanziamento sociale. I budget complessivi destinati a ricerca e sviluppo rimangono, tuttavia, intatti.

E’ quanto riferisce la Casa madre di Continental ad Hannover e Silke Bernhardt, responsabile comunicazione e relazioni pubbliche della business unit Tires di Continental AG, aggiunge: “Sin dallo scoppio della pandemia di Covid-19, Continental ha intensificato il lavoro mobile per proteggere i propri dipendenti in tutto il mondo e sta usando lo strumento del lavoro a breve termine e misure simili in Germania e in molti altri Paesi.”

“La situazione attuale – sottolinea la manager – richiede degli adeguamenti dei nostri progetti di ricerca e sviluppo, ad esempio nel settore delle prove sui pneumatici, che al momento possono essere eseguiti solo in misura limitata e pertanto comportano una riduzione della spesa preventivata. Tuttavia, in general, non prevediamo di posticipare o ridurre le moltissime attività di ricerca e sviluppo che abbiamo in programma”.

Adegueremo, se necessario, la produzione alla domanda

Per quanto riguarda invece la capacità produttiva delle fabbriche europee, la complessità della situazione è tale che da Hannover non è stato possibile rilasciare delle “dichiarazioni attendibili”.

“Dal 2018 la divisione pneumatici del Gruppo ha registrato un notevole declino nell’utilizzo della capacità dei nostri stabilimenti a livello globale, rispecchiando i tassi di crescita più lenti nel settore automobilistico”, spiega Bernhardt. “I volumi di vendita sono stati significativamente al di sotto delle nostre aspettative, soprattutto dal terzo trimestre del 2019. Questa tendenza è proseguita all’inizio del 2020 e, da marzo, le nostre previsioni sono state significativamente influenzate dagli effetti della pandemia globale da Covid-19. Nei prossimi mesi, continueremo a monitorare ed esaminare, in modo approfondito, in che misura il nostro piano aziendale sarà influenzato sia dal generale declino dello sviluppo commerciale nel settore dei pneumatici, sia dall’impatto economico a medio e lungo termine della pandemia globale, e come questi sviluppi influenzeranno l’utilizzo della capacità produttiva dei nostri stabilimenti di pneumatici in tutto il mondo. A causa dell’attuale mancanza di cifre affidabili e previsioni a medio termine, al momento non siamo in grado di rilasciare dichiarazioni attendibili e pertanto non stiamo assumendo alcuna decisione. Tuttavia, è parte della nostra responsabilità aziendale valutare costantemente tutti i possibili scenari, inclusa una revisione della nostra capacità di produzione di pneumatici, se dovessimo arrivare alla conclusione che i volumi non si riprenderanno”.

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