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E’ stagnante la domanda di autovetture nel 2019 (+0,3% sul 2018)

Nonostante la robusta crescita di Dicembre, grazie alla vigorosa spinta di noleggio a lungo termine e autoimmatricolazioni, conferma la propria debolezza il mercato delle autovetture nell’arco dell’intero 2019, anno caratterizzato da accentuata volatilità delle vendite.

Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, a Dicembre aumenta del 12,5% la domanda di autovetture, con 140.075 unità immatricolate rispetto alle 124.535 dello stesso mese dello scorso anno. Nell’intero anno le immatricolazioni sono state 1.916.320, un flebile incremento dello 0,3% rispetto al 2018, quando furono venduti 1.910.701 veicoli e si registrò un calo del 3,3% rispetto al 2017.

“In un contesto di forte, persistente incertezza economica e politica, interna e internazionale, e con l’introduzione nel 2020 dei nuovi limiti Europei alle emissioni di CO2 e relative, pesanti sanzioni – ha commentato Michele Crisci, Presidente UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – spicca la mancanza di strategia da parte della politica nazionale che supporti organicamente e ordinatamente la filiera automobilistica Italiana”.

“In un anno che si apre quindi con diverse difficoltà e dubbi all’orizzonte per l’industria auto – continua il Presidente – UNRAE auspica che, dopo la lunga e inutile discussione politica sulla tassazione delle auto in uso promiscuo, il governo decida finalmente di convocare ed efficacemente attivare i tanto ”promessi” tavoli su domanda, offerta e infrastrutture”.

“Con particolare urgenza – conclude Crisci – sono necessari interventi tesi a svecchiare il nostro parco circolante, tra i più anziani d’Europa con circa 1/3 delle autovetture rispondenti a direttive ante Euro 4 e quindi con più di 14 anni di età, pericolosi per l’ambiente e la salute dei cittadini. In questa direzione UNRAE intende portare una serie di proposte concrete e coerenti, in un’ottica di medio termine, e in linea con le previsioni del Protocollo per la qualità dell’Aria”.

Dall’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 elaborata dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, nel periodo Marzo-Dicembre risultano in aumento le vendite di autovetture nelle fasce che godono dell’Ecobonus: con un incremento del 110% (oltre il 300% i privati) nella fascia sino a 20 g/km di CO2 e del 40% nella fascia 21-70 g/km, che complessivamente rappresentano quasi l’1% delle vendite.

Tra tutte le fasce, quella che cresce più lentamente (+0,5%) è la fascia delle vetture che emettono tra i 71 e i 160 g/km di CO2, che rappresenta circa il 96% delle vendite. In aumento anche gli acquisti dei veicoli che emettono oltre i 160 g/km, penalizzati dal Malus, tutti in doppia cifra a esclusione della fascia 176-200, che registra un aumento del 3,5%.

Dopo risultati tendenzialmente negativi nei primi nove mesi del 2019, la forte spinta nell’ultimo trimestre di noleggio a lungo termine e autoimmatricolazioni è scaturita in una performance del dato mobile a 12 mesi (in questo mese coincidente con l’anno solare) finalmente positiva.

Analizzando la domanda di autovetture per utilizzatori, emerge il nuovo, pesante calo dei privati, che a Dicembre archiviano una diminuzione delle immatricolazioni del 6,1% a quasi 75.000 unità e una perdita di quota di mercato di circa 10 punti percentuali al 52,8%, rispetto a un anno fa. D’altro canto, salgono vigorosamente gli acquisti delle persone giuridiche, con il +34% del noleggio e il +52% delle società. Ma, se la performance del noleggio è conseguenza della forte crescita del segmento a lungo termine (+48% a 19.000 unità con una quota che passa dal 10,0% al 13,2%), all’interno delle immatricolazioni a società sono le autoimmatricolazioni a fare la parte del leone (+74% a 31.000 unità con una quota che passa dal 13,9% al 21,6%) mentre le vendite ad altre società aumentano del 3,3% a 8.500 unità con una rappresentatività in diminuzione al 6,0%.

Sul fronte delle alimentazioni si registra un calo a doppia cifra sia nel mese (-16,3%) sia nel cumulato (-22,2%) delle immatricolazioni di vetture diesel con, rispettivamente, 48.930 e 770.483 unità. Ottima performance del benzina che con 68.883 unità rappresenta la motorizzazione con la quota di mercato più alta con il 48,7% (+7,3 p.p. nel mese e +9,0 p.p. nell’anno). Crescita del 70% nel mese per le ibride, con 9.800 unità immatricolate in rappresentanza del 6,9% del mercato. Positivo il risultato delle vendite di auto elettriche che archiviano un incremento a tripla cifra (+122% con 844 unità, che portano il risultato del 2019 a 10.566 veicoli (+111%). Aumento del 23% e 141% delle vendite di gpl e metano con 9.500 e 3.400, rispettivamente.

Tutti i segmenti archiviano una performance positiva con risultati a doppia cifra, a eccezione di B – Utilitarie (+8,5%) e D – Medie Superiori (+8,9%). Crescono del 21% e del 13%, rispettivamente, A- Piccole e C – Medie, gli altri due segmenti di maggior volume. Proseguono in crescita E – Superiori (+17%) ed F – Alto di gamma (+52%).

Dal dettaglio per carrozzeria a Dicembre, tutte le carrozzerie risultano in aumento eccetto station wagon (-3,0%) e monovolume (-12%). Tra i segmenti maggiori sovraperformano il mercato crossover (+25%) e fuoristrada (+16%). Nel cumulato annuo, i crossover (+16%) crescono più del mercato – ottenendo la seconda posizione in termini di rappresentatività con il 33,5% dietro alle berline con il 46,7% – insieme a multispazio (+3,1%) e cabrio e spider (+5,8%).

Analizzando le aree geografiche, spiccano la forte crescita delle immatricolazioni nel Centro (+29%) e la contrazione nelle Isole (-4,9%). Sale a doppia cifra l’area Nord Occidentale (+13%) mentre si espandono anche le aree Nord Orientale (+7,3%) e Meridionale (+1,7%).

Sul fronte delle emissioni di CO2, prosegue a Dicembre il calo (-1,9%) con 118,2 g/km contro i 120,5 g/km dello stesso mese dello scorso anno. Rispetto a quanto registrato il mese scorso si riduce, ancora, leggermente, al 3,4% l’incremento del cumulato dei 12 mesi, con 119,1 g/km contro 115,1 g/km dell’intero 2018.

Per concludere l’analisi del mercato, i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture sono stati 320.799, in flessione del 4,9% rispetto ai 337.269 di Dicembre 2018, portando il totale del 2019 a 4.185.530 unità, in contrazione del 5,4% rispetto ai 4.426.268 del 2018.

“La crescita di dicembre – dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto la Federazione dei concessionari auto – è da imputare sia all’effetto calendario, in quanto il mese ha potuto godere di una giornata lavorativa in più rispetto a dicembre 2018, sia all’effetto CO2 che ha portato ad anticipare, soprattutto tramite il canale auto-immatricolazioni e noleggio, le vendite di veicoli con livelli più elevati di biossido di carbonio considerato che da quest’anno diventa stringente (al 95%) il rispetto del limite dei 95 g/km sull’immatricolato di ciascun costruttore”. 

“Con il nuovo anno si apre una fase delicata per il settore automotive – continua De Stefani Cosentino – soprattutto in relazione alla normativa europea sulle emissioni dei veicoli. Nelle reti di vendita c’è grande sensibilità sul tema e sull’impatto che il rispetto dei parametri di CO2 avrà sulle immatricolazioni del 2020. Si prevedono, infatti, severe politiche commerciali sui dealer per assorbire i gravosi impegni delle Case nell’adeguamento ai vincoli europei sul contenimento delle emissioni di CO2”.

“L’anno appena concluso – prosegue De Stefani Cosentino – ha visto il non completo utilizzo del fondo ministeriale relativo all’Ecobonus 2019 per incentivare (nel triennio 2019-2021) l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni, e la modifica, inserita nell’ultima legge di bilancio, della tassazione sulle auto aziendali in fringe benefit, relativamente alla quale abbiamo neutralizzato gli effetti negativi sul mercato rispetto ad una versione originaria formulata dal Governo eccessivamente penalizzante per gli operatori”.

“Ribadiamo – conclude De Stefani – che la messa in atto di provvedimenti non adeguatamente inquadrati in una logica di transizione verso una mobilità sostenibile non consente di raggiungere gli obiettivi prefissati ma addirittura di rallentare ulteriormente il rinnovo del parco, senza benefici ambientali. Nell’ottica dello sviluppo delle vendite di veicoli elettrici ed ibridi, riteniamo necessario correggere l’attuale sistema di ecobonus. L’auspico è che nei Gruppi di lavoro del Tavolo Automotive, che il MISE si appresta a convocare nelle prossime settimane per approfondire gli aspetti relativi al sostegno della domanda, dell’offerta di mobilità e per lo sviluppo delle infrastrutture, si possa affrontare con maggiore pragmatismo e visione comune il passaggio verso la nuova mobilità”

Immatricolazioni di autovetture per marca – Dicembre 2019

Immatricolazioni di autovetture per gruppi – Dicembre 2019

Immatricolazioni in Italia di autovetture e fuoristrada: Top 50 modelli – Dicembre 2019

Struttura del mercato – Dicembre 2019

Top 10 per segmento – Dicembre 2019

Top 10 per carrozzeria – Dicembre 2019

Top 10 per alimentazione – Dicembre 2019

Immatricolazioni di autovetture per provincia di residenza del proprietario – Dicembre 2019

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