Gommisti

Vegom: frode per oltre 7 milioni di euro

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Cuneo ha concluso una complessa attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cuneo, che ha consentito di individuare una frode fiscale transnazionale, estremamente articolata e radicata sull’intero territorio nazionale, finalizzata all’evasione dell’IVA sulla commercializzazione di pneumatici.

L’attività è nata da una verifica fiscale svolta quasi 5 anni fa nei confronti della società Vegom Service di Cuneo, fondata nel 1964 e specializzata nel servizio pneumatici, prima affiliata al network First Stop di Bridgestone e da novembre 2016 passata alla rete Euromaster di Michelin, con numerosi dipendenti e 15 punti vendita attrezzati appartenenti al gruppo. Nel corso dell’indagine è emerso che Vegom, rappresentata da Dario Lovera, 55 anni, aveva annotato fatture emesse da fornitori operanti in settori economici non inerenti all’attività espletata, che a loro volta sono risultati essere evasori totali ovvero non aver effettuato alcun versamento d’imposta. E’ di oltre 7 milioni di euro il controvalore delle fatture false accertate per un’evasione di imposta di oltre 3 milioni di euro, di cui è già stato disposto il sequestro per equivalente.

Svariate le perquisizioni operate in Piemonte, Campania ed Emilia Romagna disposte dalla locale Procura, che ha avviato anche rogatorie internazionali con le Autorità Giudiziarie di Francia, Spagna e Slovenia, per l’acquisizione di elementi relativi alle società estere coinvolte nella frode.

Le successive indagini, poste in essere mediante il ricorso ad intercettazioni telefoniche, perquisizioni delegate, escussione di persone informate sui fatti e rogatorie giudiziarie internazionali hanno consentito di accertare come la Vegom S.r.l. avesse preso parte a due articolati e distinti disegni di frode: il primo ove risultava utilizzatrice di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti; il secondo ove risultava essere coinvolta in una frode carosello transnazionale, che ha interessato Francia, Spagna e Slovenia.

Dopo avere delineato l’intero schema fraudolento, il G.I.P. del Tribunale di Cuneo – in accoglimento della proposta avanzata da questo Reparto – ha disposto il sequestro preventivo per equivalente di conti correnti, beni mobili e immobili nella disponibilità dei due indagati per oltre 3 milioni di euro.

Parallelamente, la Commissione Tributaria Provinciale di Cuneo ha accolto la proposta della locale Direzione Provinciale delle Entrate di adozione delle misure cautelari a tutela del credito erariale e ha disposto il sequestro conservativo di beni intestati/cointestati alla Vegom S.r.l., per oltre 3,5 milioni di euro.

Gli accertamenti di p.g. permettevano, infine, di evidenziare l’apporto morale e materiale nella realizzazione e gestione dell’intero schema fraudolento di Gianfranco Marchisa, 71 anni, residente a Cuneo e già agente di commercio della Vegom S.r.l.. Nei suoi confronti veniva avviata una specifica verifica fiscale che consentiva – attraverso la valorizzazione degli elementi acquisiti in sede penale, nonché attraverso lo strumento delle indagini finanziarie – di riprendere a tassazione proventi illeciti per circa un milione di euro.

A latere, si rappresenta che nei confronti dei due indagati il Magistrato inquirente ha proficuamente esercitato l’azione penale e che, in sede di contenzioso tributario, la Commissione Tributaria Provinciale di Cuneo ha accolto in toto i rilievi elevati condannando, inoltre, al pagamento delle spese processuali il ricorrente Vegom S.r.l..

Tale operazione si inserisce in un ampio contesto operativo che vede la Guardia di Finanza sempre più impegnata in prima linea nel settore del contrasto alle più complesse frodi in danno dell’Erario nazionale, nonché alla tutela del corretto funzionamento del mercato e dei contribuenti onesti.

L’udienza preliminare sarà fra tre mesi.

Errata Corrige

L’articolo precedentemente inviato conteneva un errore sia nel testo che nella foto: Vegom, in precedenza affiliata al network First Stop di Bridgestone, e, da novembre 2016, è entrata con 7 dei suoi 15 negozi nella rete Euromaster di Michelin.

Sottolineiamo comunque che nel corso della conferenza stampa della Guardia di Finanza sull’indagine iniziata nel 2014 non è stato fatto riferimento all’appartenenza ad alcuna rete.

Ricordiamo che Vegom è un’impresa indipendente, interamente responsabile della propria condotta finanziaria e fiscale. La foto non corretta pubblicata nella prima versione dell’articolo ha tratto in errore PneusNews, poiché era quella presente nel sito web di Vegom.

Ci scusiamo con i lettori e con le aziende interessate.

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