Mercato

Truck stabili (-0,1%), rimorchi in calo (-9,5%) e bus in volo (+77%)

I dati sul parco circolante italiano dei veicoli per il trasporto merci evidenziano come questo necessiti di un rapido e capillare svecchiamento, a favore della diffusione di mezzi con le più avanzate dotazioni tecnologiche – di comprovata efficacia in termini di sicurezza e basso impatto ambientale – sviluppate da Costruttori e componentisti.

A luglio 2018, sono stati rilasciati 2.161 libretti di circolazione di nuovi autocarri, volumi in linea con quelli di luglio 2017 (-0,1%), con un assestamento del trend positivo dei mesi scorsi, e 1.090 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-9,5%), suddivisi in 126 rimorchi (-17,6%) e 964 semirimorchi (-8,3%). Il comparto dei veicoli trainati pesanti, che aveva subito un rallentamento a maggio e a giugno era tornato in linea con i livelli di un anno fa, risulta quindi nuovamente in frenata.

Sia per gli autocarri che per i veicoli trainati si conferma, comunque, un trend positivo nei primi sette mesi del 2018, con un incremento a doppia cifra per gli autocarri: 16.180 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 12,2% in più del periodo gennaio-luglio 2017, e 10.463 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+4,4% rispetto a gennaio-luglio 2017), così ripartiti: 944 rimorchi (-2,4%) e 9.519 semirimorchi (+5,1%).

Guardando ai dati disponibili sul parco circolante italiano, a fine 2017 risultano iscritti al PRAACI oltre 4 milioni di autocarri rigidi (leggeri e pesanti) adibiti al trasporto delle merci, il 65% dei quali ha più di 10 anni di età. Gli autoveicoli specifici/speciali circolanti, invece, superano le 722.000 unità e il 69% ha più di 10 anni di età. Gli autoveicoli specifici/speciali comprendono sia gli autoveicoli ad uso campeggio (284.926), che gli autocarri isotermici (140.982), gli autocarri trasporto rifiuti (47.958), le betoniere (16.315), gli autocarri trasporto veicoli (8.998) e tante altre specialità, tra cui il trasporto di merci pericolose e il trasporto di gas liquidi e carburanti.

Infine, i trattori stradali circolanti sono 173.000 e sono il comparto per così dire più “giovane”, visto che “solo” il 50% di questi mezzi in circolazione ha più di 10 anni di età e il 28% ha fino a 5 anni di età. Situazione peggiore per i rimorchi e i semirimorchi: gli iscritti al PRA sono oltre 379.000 (269.000 merci e 110.000 specifici/speciali), di cui il 72% ha più di 10 anni.

Certamente le misure a sostegno dell’autotrasporto di questi ultimi anni e tuttora in vigore – i decreti sulle modalità di erogazione dei 33,6 milioni di Euro stanziati per gli investimenti a favore delle imprese di autotrasporto per gli acquisti, fino al 15 aprile 2019, di veicoli industriali a trazione alternativa, rimorchi e semirimorchi per il trasporto intermodale e rimorchi, semirimorchi o equipaggiamenti per autoveicoli specifici superiori alle 7 tonnellate allestiti per il trasporto ATP (accordo relativo ai trasporti internazionali delle derrate deperibili e dei mezzi speciali da utilizzare per tali
trasporti) sono stati pubblicati lo scorso 16 luglio – hanno dato un importante contributo al rinnovamento delle flotte di molte aziende del settore. Quest’ultimo, tuttavia, necessita, com’è evidente, di un più rapido e capillare svecchiamento. In Italia i volumi delle nuove registrazioni di autocarri nuovi sono scesi da una media annua di 36.000 nel decennio pre-crisi a 24.000 negli ultimi due anni, dato che, comunque, ha già segnato un trend di ripresa delle vendite, dopo la caduta a meno di 16.000 unità nella media annuale dal 2009 al 2015.

Di questi tempi, si parla molto di obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale, che sembrano quasi prioritari su tutto, ma non si dimentichi la sicurezza. Il mercato, oggi, è in grado di offrire autoveicoli e veicoli trainati con le più avanzate dotazioni tecnologiche – di comprovata efficacia, ma ancora poco diffuse – sviluppate da Costruttori e componentisti, che continuano ad investire in innovazione, anche in vista della nuova regolamentazione europea. Questo con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di una mobilità sempre più sostenibile, ad un miglioramento dei già elevati standard di sicurezza e della distribuzione delle merci, che rappresentano le priorità del settore.

Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg, nel mese di luglio registra 347 nuove unità, riportando un incremento del 77%. Crescita del 130,3%, a luglio, per gli autobus adibiti al TPL, nonostante il calo degli interurbani (-34,8%), mentre autobus e midibus turistici presentano una variazione positiva del 36,4% rispetto a luglio 2017. Minibus e scuolabus chiudono il mese a +45,2% e +75% rispettivamente.

Nel progressivo da inizio 2018, sono stati rilasciati 2.545 libretti di autobus contro i 2.051 di gennaio-luglio 2017 (+24,1%). In crescita del 48,9% il comparto gli autobus adibiti al TPL (sempre in calo, tuttavia, del 6%, gli autobus e midibus interurbani), mentre gli autobus e midibus turistici contengono l’incremento al 4,2%. I minibus chiudono il periodo gennaio-luglio 2018 a +1,1%, mentre maggiore è il rialzo registrato dagli scuolabus, a +25,3% rispetto ai primi sette mesi del 2017.

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