BRPneumatici: la ricostruzione parte dalla qualità del prodotto e termina nel servizio a 360°

Negli ultimi anni il mercato del ricostruito in Italia è quasi dimezzato, cedendo il passo a prodotti low cost di bassa qualità e non ricostruibili. Insomma, in un periodo di incertezza economica, il mercato ha preferito investire sull’uovo oggi anziché sulla gallina domani. Ora però il peggio sembra passato e le aziende dell’autotrasporto sempre di più si stanno orientando verso logiche di economica circolare e gestione strutturata dei costi della flotta, con il pneumatico come elemento chiave per la determinazione del costo chilometrico finale.

La decisione di Hankook di valorizzare il proprio prodotto truck proprio con un programma di ricostruzione è un chiaro esempio di questa tendenza. Confermata anche dal partner con cui ha deciso di affrontare questa nuova sfida, la vicentina BRPneumatici, che nella ricostruzione ha sempre creduto, continuando ad investire.

BRPneumatici di Zanè, in provincia di Vicenza, è stata fondata nel 1963 da Giovanni Battista Busin, ancora oggi alla guida dell’azienda con i due figli, ed è oggi il secondo stabilimento per capacità e qualità produttiva. Oltre all’impianto di ricostruzione, BRPneumatici è presente nel nord Italia anche con 8 negozi di proprietà e 4 depositi (Reggio Emilia, Sacile, Lissone e Verona). Grazie a questa struttura organizzativa, l’azienda è in grado di offrire un servizio completo per il segmento vettura, ma anche e soprattutto per l’autocarro, con la ricostruzione nominativa delle gomme di ciascuna flotta cliente.

BRPneumatici ha investito in macchinari, ma anche in professionalità: circa tre anni fa è stata infatti inserita una nuova figura: il giovane geologo Loris Dalla Costa, che ha assunto l’incarico, un tempo in capo alla proprietà, di responsabile dello stabilimento.

“Crediamo fortemente nel ricostruito e lavoriamo in ottica di marchi premium, gli unici che ci consentono di ricostruire il prodotto e offrire un servizio al cliente finale”, dice Dalla Costa. “La ricostruzione per noi non è solo un prodotto, ma l’erogazione di un servizio a valore aggiunto”.

“Applicare il metodo tecnico-scientifico alla produzione di un prodotto così particolare, per tutte le sue caratteristiche di elasticità, resistenza all’abrasione e alla lacerazione, è stata una bella sfida”, continua Dalla Costa. “In questi anni abbiamo lavorato molto per migliorare costantemente la qualità dei materiali, selezionando materie prime di maggiore qualità e mescole più performanti”.

Dal lato del servizio, invece, l’azienda vicentina ha sviluppato un servizio di officina mobile per le flotte, garantito 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Il servizio è infatti per BR la chiave per resistere e rimanere competitivi in un momento di congiuntura economica poco favorevole nel mercato del ricambio ed è l’arma più efficace per fidelizzare il cliente.

Lo stabilimento di Zanè ha una potenzialità di oltre 25.000 pneumatici autocarro all’anno tra la ricostruzione a caldo e quella a freddo. BR si occupa anche di ricostruzione nei settori genio civile e agricoltura, riparazioni di pneumatici da movimento terra e da trattore, dove serve più esperienza e dove le carcasse sono fortemente differenziate per marca.

L’azienda ha sempre investito e continua tuttora ad investire negli stampi per la ricostruzione a caldo, cosa non così frequente negli stabilimenti italiani, perché per garantire gli ammortamenti sono necessari dei volumi minimi. Tra gli ultimi acquisiti, che completano la gamma BR, ci sono gli stampi BMT per la misura 385/65R22,5, disegno battistrada con elevatissima polivalenza di impiego, nella versione integrale (fianco rifatto) o semi-integrale e lo stampo BZH per la misura 13R22,5, un disegno per tutti gli assi, molto aggressivo, ideale per le applicazioni in cava e cantiere.

“La ricostruzione a caldo rappresenta circa la metà del nostro business, nonostante le recenti statistiche nazionali che la vedono in calo rispetto a quella a freddo”, continua Dalla Costa. “La domanda rimane stabile, con una leggera flessione verso l’alto e la ricostruzione a caldo è la soluzione ideale soprattutto per gli autocarri che vengono utilizzati in cava/cantiere, dove l’usura è molto rapida. In questo segmento arriviamo a ricostruire lo stesso pneumatico da due fino a sei volte. Anche nel trasporto regionale è preferibile la ricostruzione a caldo, mentre per il lungo chilometraggio viene preferita quella a freddo, perché ha rese leggermente superiori. In ogni caso ogni cliente fa le sue scelte, in base alle proprie esperienze e alla propria storia”.

Tra i partner storici di BRPneumatici ci sono Michelin, con le soluzioni a freddo Recamic, e Hankook, con cui c’è da sempre un ottimo rapporto commerciale. “Siamo stati i primi in Italia a commercializzare i prodotti Hankook e anche questo è uno dei motivi per cui hanno scelto noi per lanciare la loro linea per la ricostruzione Alphatread, oltre al fatto che il nostro è uno dei stabilimenti migliori e più grandi in Italia”, dice Dalla Costa.

BRPneumatici è il fornitore unico di Hankook per Alphatread, un progetto che è stato annunciato in occasione di Autopromotec 2017, ma che prima è stato studiato e sviluppato dalle due aziende per circa tre anni. “Una volta definito il prodotto, – spiega Dalla Costa – sono stati realizzati gli stampi e i primi prototipi, che sono stati inviati in Corea per i test da parte della Casa madre di Hankook. Solo dopo che le prove sono state brillantemente superate, abbiamo potuto andare in produzione e presentare i prodotti alla fiera di Bologna”.

Insomma, lungi dall’essere un escamotage per risparmiare, la ricostruzione – o meglio la ricostruibilità – dei pneumatici è di fatto un modo per valorizzare i prodotti nuovi, dimostrandone concretamente la qualità di fondo. Anche per questo, infatti, oltre che per offrire un servizio a 360° alle flotte, Hankook ha deciso di entrare con BR nel complesso mondo della ricostruzione.

Hankook non ha puntato tanto sui numeri, almeno in questa fase iniziale, quanto sul dare prova tangibile che le loro carcasse sono premium, tanto da essere ricostruibili. Anche Hankook entra dunque nel novero delle aziende che credono e puntano nell’economica circolare, vero mantra del futuro del mondo e di ogni mercato occidentale.

I modelli della linea Hankook Alphatread sono per il momento due: R-DM09 nella misura 13R22,5, un disegno per l’asse motore, uguale all’originale e dedicato all’uso su cava e cantiere, e R-DH31 nella misura 315/80R22,5 per l’asse motore nelle medie e lunghe percorrenze.

La produzione Alphatread è ancora sull’ordine delle centinaia di pezzi e il progetto pilota si limita per il momento al nord Italia, ma il mercato – secondo BR – ha accolto con molto entusiasmo e apprezzamento questa novità e l’obiettivo è coprire tutto il territorio nazionale, per poi, in futuro, passare eventualmente anche ad altri Paesi europei.

“Acquistare un pneumatico nuovo Hankook e poterlo ricostruire con il disegno identico e il fianco rifatto è molto importante per i clienti. Grazie agli stampi in acciaio nuovi di zecca, inoltre, i prodotti ricostruiti Alphatread si distinguono per la lucentezza del fianco, che li fa sembrare davvero nuovi. Per i clienti Hankook questo è un grande valore aggiunto, che amplifica ulteriormente il buon rapporto qualità-prezzo del prodotto acquistato”, conclude Dalla Costa. “Siamo convinti che per la ricostruzione ci sia un presente e soprattutto ci sia un futuro e per questo proseguiremo a investire in un’ottica di miglioramento continuo”.

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