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Scovate altre officine abusive, da ottobre sono già 5

Si allunga la lista delle officine meccaniche abusive scoperte dalle forze dell’ordine. Nel giro dell’ultimo mese la Guardia di Finanza ne ha chiuse altre due: una in provincia di Salerno e una in provincia de L’Aquila. A gennaio si era verificato un altro caso sempre in provincia di Salerno e prima ancora a Genova (dicembre 2017) e Nuoro a ottobre.

Se la diffusione di queste pratiche illecite è allarmante, in termini di sicurezza degli automobilisti, ma anche di concorrenza sleale nei confronti dei professionisti, bisogna anche ammettere che l’intensità dei controlli e delle operazioni di sequestro sono invece molto apprezzabili e confortanti.

Di seguito gli ultimi due casi segnalati dalla Guardia di Finanza:

Perito, Salerno – 7 marzo 2018

I Finanzieri della Tenenza di Vallo della Lucania hanno individuato un’officina meccanica abusiva operante in Perito (SA). Il gestore dell’attività, oltre a non essere titolare di partita
IVA, esercitava da anni la professione in assenza dei previsti titoli autorizzativi, all’interno di un capannone agricolo.

Al fine di interrompere la situazione di illegalità i Finanzieri hanno proceduto al sequestro delle attrezzature e delle strumentazioni rinvenute all’interno dei locali e hanno avviato
l’approfondimento della posizione fiscale del meccanico abusivo per ricostruire il giro d’affari sfuggito a tassazione.

Sono inoltre in corso accertamenti per valutare l’impatto ambientale derivante dall’attività svolta e dallo stoccaggio dei relativi residui di lavorazione, per anni accantonati nell’area
antistante il capannone.

Avezzano, L’Aquila – 7 febbraio 2018

Esercitava da anni l’attività di autoriparatore all’interno di un garage privato sito al piano terra della propria abitazione in regime di abusivismo e in completa evasione d’imposta.

I sospetti sono sorti nel corso dei servizi di controllo economico del territorio ordinariamente svolti dalle pattuglie impiegate nel servizio di pubblica utilità “117” che avevano notato, in diverse circostanze, numerosi veicoli in sosta all’interno e all’esterno dell’officina sospetta. Il dubbio che non si trattasse di un appassionato di motori ma di un vero e proprio riparatore di autoveicoli è maturato dopo prolungati appostamenti e sopralluoghi finalizzati a riscontrare l’effettivo svolgimento dell’attività abusiva.

L’intervento dei finanzieri, scattato mentre il meccanico era intento ad effettuare riparazioni su alcune autovetture in avaria, portava all’emersione di una realtà imprenditoriale occulta di assoluto spessore in quanto a mezzi utilizzati ed a volume di attività svolte. Nell’officina venivano infatti rinvenuti ponteggi, banchi da lavoro, compressori ad aria e numerose altre attrezzature nonché un computer utilizzato per la contabilità “in nero”. Tutto il materiale rinvenuto veniva sottoposto a sequestro amministrativo ed il responsabile segnalato alla locale Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato nonché al Sindaco di Avezzano per le contestazioni amministrative di competenza. Venivano inoltre sanzionati, anch’essi in via amministrativa, i proprietari dei veicoli ricoverati presso l’officina abusiva: l’art. 6 della legge 122/92 impone infatti in capo ai proprietari e ai possessori di veicoli di avvalersi, per la riparazione e la manutenzione dei medesimi, delle imprese regolarmente operanti.

Rinvenuti e sequestrati, altresì, oltre 100 litri di olii lubrificanti usati e numerose batterie esauste che portavano alla denuncia del sedicente meccanico per violazione delle norme penali in materia di tutela ambientale. Si procedeva infine alla ricostruzione del volume d’affari del responsabile dell’officina che, come accertato, aveva operato in totale evasione d’imposta omettendo la dichiarazione ed il versamento dei tributi per migliaia di euro.

Prosegue l’attività della Guardia di Finanza a tutela dei cittadini e degli imprenditori onesti, al fine di evitare sleali ed illecite concorrenze che sfruttano e si basano su comportamenti illeciti per avvantaggiarsi sul mercato a scapito degli operatori onesti.

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