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Doublestar acquisisce il 45% di Kumho

La cinese Qingdao Doublestar ha stanziato un investimento di 646,3 miliardi di won (597,4 milioni di dollari) per l’acquisizione di una quota del 45% nella sudcoreana Kumho Tire. Secondo quanto riporta la borsa di Shenzhen, la controllata Doublestar Group acquisterà 129,3 milioni di azioni ordinarie di Kumho Tire, diventando così l’azionista di controllo dell’azienda. La decisione, che giunge dopo mesi di negoziazioni, trova però fortemente contrari i sindacati, che hanno promesso di bloccare l’accordo.

Kumho Tire ha dovuto affrontare problemi finanziari dopo una serie di cattive acquisizioni precedenti alla crisi finanziaria del 2008. Da allora ha operato in gran parte sotto la supervisione dei suoi creditori, i quali, – inclusa la Korea Development Bank –  la settimana scorsa avevano dichiarato che l’acquisizione da parte di Doublestar era sospesa. “Doublestar Tire è l’opzione più razionale per una rapida ripresa di Kumho Tire e della sua fabbrica in Cina e per la riduzione al minimo delle nostre perdite”, avevano però dichiarato i creditori in un comunicato. “Abbiamo deciso di avviare le trattative in virtù di questa vision di Doublestar Tyre e perchè i piani d’azione sono abbastanza specifici e realizzabili”.

Le trattative precedenti erano fallite a settembre perché le due aziende non erano riuscite a trovare un accordo sul prezzo, che la Korea Development Bank e altri creditori volevano definire a 872 milioni di dollari americani.

Doublestar  ha accettato di mantenere i livelli di occupazione per i prossimi tre anni e non potrà vendere l’azienda per tre anni, mentre i creditori non potranno farlo per cinque.

Le parti contano di completare i negoziati entro la fine del primo semestre dell’anno.

La protesta dei sindacati

I sindacati di Kumho Tire hanno avviato le proteste, programmando uno sciopero parziale questa settimana e uno generale la prossima. A causa delle manifestazioni e degli scioperi parziali della scorsa settimana, le fabbriche di  Gwangju e Gokseong, nella provincia meridionale di Jeolla, hanno fermato la produzione sabato.

Due dirigenti del sindacato hanno inoltre iniziato un sit-in di protesta in cima ad una torre di ripetizione alta 20 metri, che si trova nei pressi dello stabilimento di Kwangju.

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