Nasce la prima associazione di imprese dell’economia circolare

FISE Unire diventa FISE Unicircular, Unione delle Imprese dell’Economia Circolare. Un nuovo nome che chiarisce l’intento dell’associazione, ovvero rappresentare le “fabbriche” dell’economia circolare – imprese e associazioni di imprese – aiutandole nel loro percorso verso le istituzioni, gli stakeholder, il mercato.

Lo annuncia Andrea Fluttero, già presidente di Unire e oggi alla guida di Unicircular, con il supporto dei Presidenti delle Associazioni aderenti: “Unicircular nasce in continuità con Unire: con questa svolta tuttavia intendiamo riflettere un cambio di prospettiva della nostra associazione, che vuole diventare sempre di più un punto di riferimento per tutte le imprese interessate al modello dell’economia circolare, il paradigma economico e culturale basato sulle tre “R”: ridurre, riusare e riciclare. Una prospettiva che, per le imprese, significa anzitutto cogliere opportunità legate a nuovi modelli di business, che possono assicurare vantaggi economici, ambientali e occupazionali, e l’ingresso in nuovi mercati nei quali la sostenibilità rappresenta un valore competitivo”.

La nascita di Unicircular si colloca alla vigilia dell’approvazione definitiva del nuovo pacchetto di direttive rifiuti-circular economy, un’occasione importante da cogliere in modo proattivo.

Per cogliere meglio queste opportunità, le aziende devono basarsi su una rappresentanza forte ed ampia, capace di dialogare in modo serio e credibile con l’opinione pubblica e con i decisori politici, europei, nazionali e locali, con l’obiettivo di partecipare alla definizione delle nuove norme che dovranno essere recepite nelle leggi nazionali come End of Waste, EPR (responsabilità estesa del produttore), Ecodesign e Green Procurement.

Unicircular vuole inoltre essere un luogo di confronto e networking in cui le aziende associate possano scambiare esperienze, creare progetti e sviluppare il proprio business; nonché disseminatore della cultura dell’economia circolare all’interno delle stesse aziende, delle associazioni, del mondo politico e istituzionale, dei media e nell’opinione pubblica.

Fare rete è nel DNA di Unicircular e per mantenere un dialogo continuo tra e con le aziende e con i suoi interlocutori l’Associazione ha rinnovato l’offerta digitale di informazioni grazie al nuovo sito web www.unicircular.org e aprendo i suoi account ufficiali sui social network Facebook e Twitter.

Il primo appuntamento che vede protagonista Unicircular nella sua nuova veste, sarà il Convegno “Circular Economy: le Direttive europee appena approvate“, organizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che si terrà domani, 2 febbraio 2018, presso l’Auditorium del Ministero dell’Ambiente, e che vede il presidente Andrea Fluttero tra i relatori: una riflessione comune per analizzare le direttive rifiuti del Pacchetto Circular Economy, valutarne la portata e le implicazioni rispetto alla normativa italiana e al funzionamento delle diverse filiere di gestione dei rifiuti.

Chi è Unicircular?

Unicircular – Unione Imprese Economia Circolare fa parte di FISE – Federazione Imprese di Servizi e rappresenta un sistema che abbraccia numerose attività imprenditoriali: dal recupero di materia dai residui e dai rifiuti, riciclo e produzione di materie e prodotti secondari, re-manufacturing, preparazione per il riutilizzo di beni, componenti e articoli, ai servizi e alla logistica utili a modelli di business “circolari”.

Aderiscono ad Unicircular sia imprese che associazioni di imprese; ad oggi, le associazioni in ambito UNICIRCULAR sono: ADA – Associazione Demolitori Auto; ANPAR – Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati; ASSORAEE – Associazione Recupero Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche; CONAU – Consorzio Nazionale Abiti Usati; UNIRIGOM – Unione Italiana Recuperatori della Gomma.

Tra i partner attuali dell’Associazione: ENEA, CMR (Centro Materia Rinnovabile), REMADE IN ITALY, AIDIC (Associazione Italiana di Ingegneria Chimica) e CERTIQUALITY.

Unicircular è inoltre socio fondatore di Fondazione per lo sviluppo sostenibile, partecipa al Consiglio Nazionale della Green Economy e ai relativi gruppi di lavoro, ed è componente del CTS ECOMONDO. A livello europeo è membro di FEAD (gestori di rifiuti) e di EuRIC (riciclatori).

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