Nokian e il suo “progetto coraggioso” in Russia. A seguire USA ed Europa

Chi dice Nokian dice gomma invernale, ma in realtà, ogni anno di più, Nokian Tyres si sta identificando come un produttore di pneumatici premium a tutto tondo. Non solo la gamma di prodotti si è ampliata per soddisfare tutte le esigenze di clima e Paese, offrendo anche ottime soluzioni summer e quattro stagioni, ma è l’azienda stessa che ha deciso di investire per mantenere la testa in Finlandia, ma spostare la produzione nei mercati di destinazione. Il primo importante passo in questa direzione è stato la Russia, dove Nokian Tyres ha aperto nel 2005 uno stabilimento costato fino ad oggi 924 milioni di euro. Nel modernissimo stabilimento di Vsevolozhsk, che il direttore Andrei Pantioukhov, definisce “il più produttivo ed efficiente al mondo”, vengono oggi prodotti 48.000 pneumatici al giorno, 17 milioni in un anno. Ogni giorno, 50 camion entrano con le materie prime e 50 camion escono con i prodotti finiti. E nel 2017 è stato prodotto il 100 milionesimo pneumatico.

Tocca ora agli Stati Uniti: Nokian Tyres costruirà infatti nel Tennessee il suo terzo stabilimento pronto a produrre per il mercato nordamericano nel 2020. L’investimento stanziato è di 360 milioni di dollari e l’obiettivo è raddoppiare le vendite in questa regione nei prossimi cinque anni.

E infine l’Europa. Per il momento è solo un ‘desiderata’, ma il passo successivo nel programma di sviluppo di Nokian Tyres è proprio l’Europa, dove è ormai necessario produrre per soddisfare, come negli Stati Uniti (+16,5%), la domanda sempre più forte (+5,5%), grazie alla crescente popolarità del brand, agli investimenti in comunicazione e – non certo ultimo – alla qualità del prodotto.

“Secondo la nostra road map, la fabbrica russa verrà destinata alla produzione per il mercato locale, la cui domanda è in fortissima crescita (+86%)”, ha spiegato Andrei Pantioukhov, direttore generale della fabbrica ed executive vice-presidente di Nokian Tyres, in occasione della visita alla fabbrica da parte della stampa europea lo scorso novembre. “L’avvio di una produzione in qualche Paese europeo sarà infatti il prossimo passo. Non sappiamo ancora dove. E’ un progetto aperto, ma è un percorso logico e naturale”.

Il modello Russia

Grazie alla fabbrica di Vsevolozhsk, vicino a San Pietroburgo, Nokian Tyres è il primo esportatore di prodotti consumer della Russia, secondo solo ad un produttore di tabacco, la cui azienda è però 3 volte più piccola. Le gomme prodotte in Russia arrivano in 40 Paesi: il 25% è destinato al mercato interno, il 37% va nei Paesi del nord Europa, l’11% va negli Stati Uniti e il 26% viene distribuito nel resto d’Europa, Italia compresa.

Andrei Pantioukhov ha seguito fin dall’inizio la fabbrica di Vsevolozhsk e spiega che Nokian è la prima gomma occidentale venduta in Unione Sovietica. “Per vendere in Russia, prima, ci appoggiavamo ad un distributore di Mosca, ma dopo questo investimento coraggioso, che è stato pari al valore stesso dell’intera società, siamo riusciti a sviluppare il business in Russia anche più del previsto e abbiamo iniziato ad esportare in tutto il mondo”. Questa enorme e modernissima fabbrica ha battuto il record di “fastest investment”, arrivando alla produzione a meno di un anno dalla costruzione. Questo è stato possibile, secondo il manager, per l’appoggio federale, regionale e locale delle autorità, che si sono dimostrate entusiaste del progetto, ma anche alla burocrazia che al tempo era molto meno pesante di oggi.

Uno degli elementi vincenti dello stabilimento Nokian russo è la grande flessibilità produttiva. Le gomme, lungi ormai dall’essere un prodotto semplice, presentano moltissime varianti di modelli, misure e caratteristiche, per cui diventa strategico poter modulare la produzione in base alle richieste del mercato. Oggi sono in produzione a Vsevolozhsk ben 1.800 diversi codici prodotto (SKU) e ogni giorno le linee rilasciano 130 tipi diversi di pneumatici. “Quello che produciamo deve essere venduto”, dice Pantioukhov, spiegando che la domanda e l’offerta sono talmente connesse da non lasciare spazio al caso nella programmazione e riposo al magazzino, che ruota continuamente. Il 70% della produzione a Vsevolozhsk è infatti sull’ordinato, il resto sul forecast. L’automazione è ai più alti livelli, con muletti che viaggiano autonomamente nelle corsie dei capannoni, e i test di controllo sono diffusi e a tolleranza zero.

Nello stabilimento vige una forte cultura aziendale e l’attenzione alle risorse umane è un must, in quanto non è facile trovare sul mercato collaboratori qualificati e quindi la strategia è di ‘coccolare’ i proprio dipendenti, motivandoli a restare in azienda. I dipendenti russi di Nokian hanno infatti un’anzianità professionale in azienda dai 4 ai 10 anni. Nokian Tyres offre inoltre parecchie agevolazioni, come due asili per l’infanzia, la palestra e un centro benessere. Per l’alto costo della vita, in Russia è inoltre difficile riuscire ad acquistare una casa o un appartamento. Nokian Tyres ha quindi avviato un programma residenziale, creando una vero e proprio villaggio a 8 chilometri dalla fabbrica, che si chiama Hakkapelitta Village e che ospita 343 famiglie.

Nelle palazzine di sei piani, Nokian Tyres vende ai propri dipendenti gli appartamenti con un mutuo ventennale, che è il più economico del mercato. In questo modo i dipendenti riescono a pianificare il loro futuro e Nokian Tyres si assicura la permanenza della forza lavoro, via via più qualificata. Grazie a queste politiche nei confronti dei dipendenti, Nokian Tyres è anche entrata nella classifica dei Top15 Employer della Russia.

Oggi questa fabbrica in Russia è il cuore pulsante di Nokian Tyres. La testa è sempre in Finlandia, dove rimangono comunque le funzioni strategiche e l’area Ricerca & Sviluppo, ma la forza produttiva è ormai spostata qui. Nel 2020 la produzione destinata al mercato nordamericano passerà alla nuova fabbrica del Tennessee, che arriverà a piena capacità nel 2022. Questa delocalizzazione consentirà all’impianto di Vsevolozhsk di essere maggiormente focalizzato sui prodotti per la Russia e l’Europa. Ma, a quanto pare, a chiudere il cerchio sarà un nuovo stabilimento, dedicato ai Paesi dell’Europa del centro-sud, la cui costruzione potrebbe essere annunciata già nel corso dei prossimi mesi. “Siamo l’azienda con il più alto tasso di redditività del settore, – ha concluso Pantioukhov – e vogliamo mantenere anche in futuro questa posizione”.

 

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