Nokian Tyres punta su Nord America ed Europa, dove potrebbe sorgere la sua terza fabbrica

Nokian Tyres è l’unica azienda produttrice di un brand di pneumatici premium ad avere una dimensione relativamente piccola, rispetto ai grossi gruppi industriali come Bridgestone, Continental, Michelin o Goodyear, con tutti i vantaggi e svantaggi che ne derivano. I dipendenti del gruppo sono 4.609, di cui 1.721 nella casa madre in Finlandia, 1.490 nello stabilimento russo e 1.684 impegnati a seguire il network Vianor.

Anche l’azienda finlandese nel 2005 ha delocalizzato la produzione, ma non portandola in Cina o altri Paesi asiatici, bensì in Russia, dove oggi produce la stragrande maggioranza dei suoi pneumatici: 17 milioni, contro i 3,5 che vengono prodotti a Nokia, soprattutto per il segmento industriale. La produzione in Finlandia, che una volta era di 6 milioni, è andata contraendosi a favore della meno costosa produzione russa, dove gli operai lavorano su turni di 12 ore, 24 ore al giorno per 7 giorni a settimana.

Il 2017 si sta delineando come un anno di successo per Nokian Tyres, le cui vendite sono aumentate, nei primi 9 mesi, del 16,3% a 1,082 miliardi di euro, e il risultato operativo del 20,2% a 242,8 milioni di euro, con una percentuale di profitto operativo del 22,4%. La produzione di gomme vettura è cresciuta del 12% e tutti i mercati hanno segnato incrementi significativi delle vendite: Paesi del nord Europa +5,6%, resto d’Europa +5,5%, Nord America +16,5% e Russia addirittura +85,9%.

Il focus di Nokian è oggi sui mercati che per lei stanno maggiormente crescendo, ossia l’Europa e il Nord America. L’Europa, dove le vendite di Nokian sono in crescita del 5,5%, viene servita dagli stabilimenti russo e finlandese, mentre per offrire un servizio più efficiente al mercato Nordamericano, l’azienda ha stanziato un investimento di 360 milioni di dollari per costruire una fabbrica in Tennessee, che inizierà a produrre nel 2020, per arrivare a piena capacità nel 2022. Se oggi le vendite in Nord America sono in crescita del 16,5%, l’obiettivo di Nokian Tyres è di arrivare a raddoppiarle nell’arco dei prossimi cinque anni.

“Quando l’impianto americano sarà operativo, molti articoli che oggi appesantiscono le operazioni della fabbrica russa, verranno gradualmente trasferiti in Nordamerica”, ha spiegato Andrei Pantioukhov, direttore generale della fabbrica ed executive vice-presidente di Nokian Tyres, in occasione della visita alla fabbrica da parte della stampa europea. “Secondo la nostra road map, la fabbrica russa verrà destinata alla produzione per il mercato locale, la cui domanda è in forte crescita. L’avvio di una produzione in qualche Paese europeo sarà infatti il prossimo passo. Non sappiamo ancora dove, è un progetto aperto, ma è un percorso logico e naturale”.

La Russia è un mercato molto importante per Nokian Tyres, grazie anche all’ottimo servizio offerto dalla fabbrica di Vsevolozhsk, vicino a San Pietroburgo, che rappresenta il principale impianto produttivo dell’azienda. Nokian ha infatti ha scelto la Russia, anziché altri Paesi dell’est europeo o asiatico, per ridurre i costi, mantenendo però gli standard di qualità e il focus sull’inverno. Nello stabilimento, che Pantioukhov, definisce “il più produttivo ed efficiente al mondo” oggi Nokian produce 48.000 gomme al giorno. In Russia l’azienda finlandese ha investito complessivamente 924 milioni di euro, realizzando quella che oggi è la più grande fabbrica di pneumatici del Paese e la seconda in Europa, con un traffico di 50 camion al giorno che entrano con materie prime ed escono con prodotto finito.

La fabbrica di Vsevolozhsk ha già raggiunto il traguardo dei 100 milioni di gomme prodotte, di cui 40 milioni sono state vendute in Russia e i restanti 60 milioni prevalentemente in Europa e, in parte, in Nord America.

La fabbrica di Nokian Tyres a Vsevolozhsk, vicino a San Pietroburgo, in Russia, produce ogni anno 17 milioni di gomme vettura

“Rispetto ad alcuni anni fa, oggi la produzione è molto più complessa: dobbiamo gestire simultaneamente 130 codici prodotto ogni giorno e quindi essere molto flessibili, seguire le richieste del mercato e ruotare i magazzini”, ha spiegato Andrei Pantioukhov. “A Vsevolozhsk l’automazione è ai massimi livelli ed in continuo miglioramento, grazie all’introduzione di soluzioni robotizzate, come ad esempio i carrelli elevatori senza conduttore, che riducono sensibilmente il rischio di errori e garantiscono la costanza degli standard di qualità”, ha sottolineato Pantioukhov. “A maggior garanzia del mercato e a conferma del nostro DNA premium, nello stabilimento vengono inoltre effettuati test di controllo a tolleranza zero sui difetti delle materie prime e dei prodotti nelle varie fasi di processo e in magazzino. Noi siamo soliti dire che i nostri sono controlli al 200%.”

Un altro elemento chiave della strategia di Nokian Tyres per i prossimi anni sono i network sul territorio: Vianor in primo luogo, che conta ormai 1.486 centri in 26 Paesi, ma anche la rete NAD (Nokian Authorized Dealer) con ben 1.723 officine in 21 Paesi e il soft franchising N-Tyre che ha 125 punti vendita. In Italia sono già attivi 14 centri Vianor e 410 rivenditori autorizzati Nokian (NAD).

Per quanto riguarda il canale delle vendite online, nonostante, in generale, il settore pneumatici sia ancora indietro, la Russia rappresenta un avamposto, con una delle medie più alte al mondo: il 25%. Secondo Pantioukhov, questo fenomeno dipende dal fatto che nel Paese, particolarmente vasto, non ci son moltissimi motor-shop e, inoltre, il traffico nelle città è molto congestionato.

“I prodotti budget rappresentano il 55% delle vendite online, ma noi, che siamo presenti solo nelle fasce premium e media, arriviamo ad una quota del 28%”, sottolinea Pantioukhov. “Oltre a gestire l’e-commerce in forma diretta con i siti nokiantyres.ru e vianor.ru, abbiamo avviato anche diverse iniziative online con dei partner che sono leader nel mercato russo”.

“Assistiamo ad un graduale slittamento della domanda verso le fasce di prodotto più basse, – continua il manager – ma i prodotti premium rappresentano ancora il 15-20% del totale. Un tempo i prodotti di gamma alta avevano una quota di mercato del 30%, ma la crisi economica ha abbassato del 15% il potere d’acquisto e questo ha determinato la crescita della domanda di prodotti budget”.

La risposta di Nokian Tyres a questo trend di mercato è il second brand Nordman, che si colloca nella fascia “value budget”, con un’offerta che è diventata più vasta proprio per soddisfare la domanda del segmento medio.

La Russia insomma non rappresenta solo un Paese di produzione, ma anche un mercato di destinazione molto importante per Nokian Tyres, che può vantare uno share del 13% del mercato aftermarket totale e un forte popolarità del brand.

© riproduzione riservata
made by nodopiano