AIRP lancia l’appello “Il Governo non abbandoni chi fa economia circolare”

L’attuazione di norme che possano favorire la crescita dell’economia circolare e la valorizzazione dell’intera filiera del pneumatico ricostruito: è questo l’appello alle istituzioni di Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici).

Con una lettera al Governo, pubblicata anche in una pagina pubblicitaria de Il Sole 24 Ore del 6 dicembre (v. foto), Airp chiede che nella Legge di Bilancio 2018, in discussione in questi giorni al Parlamento, possano trovare maggiore spazio provvedimenti finalizzati a promuovere quella cultura dello “spreco zero” e del riciclo che è alla base del concetto di economia circolare, in particolare incentivando l’industria del pneumatico ricostruito, che si pone come esempio concreto di tale economia.

Airp sottolinea come oggi la filiera del ricostruito coinvolga un’ampia gamma di operatori italiani: non solo grandi produttori e rivenditori, ma anche piccoli e medi ricostruttori, aziende di trasporto e professionisti. Per le sue caratteristiche intrinseche, l’attività di ricostruzione del pneumatico si è imposta nel tempo come una soluzione particolarmente indicata per le flotte e largamente adottata nella manutenzione ordinaria di autocarri e di veicoli per il trasporto commerciale leggero. Ogni tipo di pneumatico può essere, infatti, ricostruito: da quello per aerei fino a quello per automobili. In Italia sono circa 90 le aziende attive nella ricostruzione, che danno lavoro ad oltre 2.500 persone. Queste aziende hanno prodotto nel 2016 oltre 385.000 pezzi.

La ricostruzione, inoltre, genera per i consumatori notevoli benefici in termini economici, ecologici ed energetici. Secondo i più recenti dati di Airp, grazie alla ricostruzione l’Italia risparmia ogni anno in media 30 milioni di litri di petrolio ed oltre 20.000 tonnellate di altre materie prime strategiche come gomma naturale e sintetica, nero fumo, fibre tessili, acciaio e rame, ed evita l’immissione nell’atmosfera di 10.202 tonnellate di CO2. Ogni pneumatico ricostruito permette un risparmio unitario di 26,5kg di CO2.

In virtù di tali benefici economici ed ecologici, Airp chiede dunque al Governo di supportare una filiera produttiva di eccellenza tutta italiana che, se incentivata, produrrebbe effetti benefici anche sull’intero settore dell’autotrasporto. In particolare, sarebbe auspicabile che il Governo accogliesse nella Manovra finanziaria per il 2018 uno strumento normativo di incentivazione (peraltro molto simile a quelli attuati per il piano Industria 4.0) al fine di permettere l’acquisto, per imprese e lavoratori autonomi, di un treno di pneumatici ricostruiti per ciascun veicolo aziendale ogni anno, attraverso un credito di imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione, da indicare nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo all’acquisto.

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