E’ italiano il “Giovane scienziato” dei Tire Technology Awards 2015

E’ andato a Flavio Farroni, PhD e assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università Federico II di Napoli, il riconoscimento di ‘Young Scientist’ (giovane scienziato) dei  Tire Technology Awards 2015. I premi per l’innovazione nel settore dei pneumatici sono stati assegnati, lo scorso 11 febbraio 2015, al Tyre Technology Expo 2015 di Colonia, in Germania, e Flavio Farroni è stato scelto, tra 17 concorrenti, da un panel di 21 esperti indipendenti provenienti dall’industria del pneumatico, per la sua tesi di dottorato e per le attività che sta svolgendo in dipartimento. La tesi è stata realizzata in collaborazione con Ferrari S.p.A. e con il Bridgestone Technical Center Europe, nell’ambito della modellazione real time dei fenomeni termodinamici e tribologici riguardanti l’interazione pneumatico/strada.

Secondo i membri della giuria, lo scopo e l’impatto del lavoro presentato da Farroni sono “straordinari”. L’approccio, sviluppato in collaborazione con Ferrari F1 e GT combina quattro diverse procedure di modellazione per ottenere delle accurate simulazioni delle performance di un pneumatico sulla superficie stradale.

Farroni, nel ricevere il premio, ha affermato che “il suo cuore batte per la ricerca” e che sta già portando avanti dei progetti scaturiti dalla tesi premiata, sempre in collaborazione con Ferrari F1 e Ferrari GT, ma anche con Ducati Corse, altri team sportivi e aziende del settore pneumatici. “Io e il mio gruppo di ricerca siamo pieni di nuove idee sulla modellazione dell’interazione pneumatico-strada, sia per realizzare delle simulazioni, che per analizzare i dati tecnici”.

Per il futuro, il giovane scienziato premiato sogna di avviare una propria attività di ricerca e consulenza: “Mi piacerebbe iniziare la mia attività in Italia, continuando ad interagire con aziende internazionali, il cui feedback è stato fondamentale per il mio lavoro fin dal primo giorno. Ma la situazione in Italia per i giovani ricercatori è molto difficile in questo momento e spero che questo premio possa mettere in evidenza il mio lavoro e mi permetta di trovare un incarico permanente in università”.

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