Barriere stradali a prova di scontro con i derivati da PFU

Il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento e il Dipartimento di Ingegneria Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile del Politecnico di Bari hanno illustrato, in un convegno svoltosi nella Facoltà di Ingegneria all’Ecotekne di Lecce, i risultati di un progetto di ricerca basato sull’utilizzo dei materiali derivati da PFU nel calcestruzzo. Mura impermeabili o barriere stradali a prova di scontro sono solo alcune delle applicazioni rese possibili dall’aggiunta di cippato, granuli o polverino di gomma nel normale conglomerato. Le proprietà elastiche dei materiali derivati da PFU, rendono particolarmente vantaggiose queste applicazioni, tanto più se si contribuisce nello stesso tempo all’impiego di un rifiuto le cui potenzialità di recupero sono rimaste finora ancora non sfruttate totalmente.

Anche le fibre metalliche presenti nei PFU trovano impiego in tal senso, poiché l’acciaio di cui sono costituite, se inserito nel calcestruzzo, ne migliorano le proprietà, limitando il processo di fessurazione e impedendo alle barre di ferro contenute nel cemento di arrugginire.

Questa nuova sperimentazione è tanto più importante, oltre che per le possibilità pratiche di applicazione su larga scala, per il contesto in cui è maturata, la Puglia, terra flagellata dagli sversamenti illegali di PFU nell’ambiente, come evidenziato anche dal Dossier realizzato da Ecopneus e Legambiente dal titolo “Copertone Selvaggio”. La Puglia, infatti, è la prima regione nella triste classifica delle regioni con il maggiori numero di discariche abusive sequestrate nel periodo 2005-2010, con ben 239 discariche illegali, pari al 29,1% del totale.

Date le ormai note conseguenze negative dovute a una non corretta gestione dei Pneumatici Fuori Uso e le enormi potenzialità di impiego e utilizzo delle materie prime seconde da esso derivate, è di fondamentale importanza che centri di Ricerca e Sviluppo lavorino e approfondiscano le possibilità di impiego di questi materiali su vari fronti. Con la nascita di un sistema di gestione e trattamento dei PFU integrato a livello nazionale come quello che Ecopneus sta strutturando in Italia, tutti quei quantitativi di materiale che verranno sottratti ai circuiti illegali saranno a disposizione delle aziende di trattamento, il che impone la necessità di trovare ulteriori mercati di sbocco per i prodotti derivati, al fine di assicurarne un pieno collocamento sul mercato.

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