Tag: Relazioni sindacali

Respinta la causa contro Goodyear che riguarda Amiens
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Respinta la causa contro Goodyear che riguarda Amiens

La causa istituita contro Goodyear dal rappresentante del sindacato Michael Wamen per quel che riguarda gli impianti situati ad Amiens è stata respinta dalla corte distrettuale dello stato di Ohio. Riferendosi ad un precedente caso, il giudice Sara Lioi ha decretato che Goodyear non ha nè violato gli accordi presi in precedenza né ridotto la produzione come misura temporanea. L’accordo in esame prevedeva un bonus trimestrale che variava a seconda della produzione dello stabilimento. Secondo i querelanti, il calo della produzione imposto da Goodyear influiva in maniera proporzionale sul bonus, ma respingendo tale tesi il giudice ha affermato che tale accordo "non garantisce alcun particolare livello di produzione, né vieta il ridimensionamento della produzione" aggiungendo inoltre che “l’accordo non garantisce nemmeno che l’impianto rimarrà aperto per un dato periodo di tempo”.
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Saltato il tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto Gomma-Plastica
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Saltato il tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto Gomma-Plastica

"Prevediamo una serie di azioni di mobilitazione del settore", dice il segretario generale Uiltec Paolo Pirani dopo la rottura delle trattative per giungere ad un accordo sull'ipotesi di rinnovo del Ccnl con la Federazione della Gomma Plastica, in seguito alla quale sono state previste 8 ore di sciopero nei giorni 4, 5 e 6 dicembre. "La nostra impressione è stata quella della mancanza di predisposizione alla chiusura - ha spiegato il dirigente sindacale - e che qualsiasi nostra apertura non sarebbe bastata per giungere ad un punto di incontro e questo è sconcertante". La ripresa delle trattative che ha fatto seguito alle 12 ore di sciopero svoltesi a livello territoriale, era stata avviata con l’obiettivo condiviso di giungere alla chiusura del rinnovo, assumendo in positivo il superamento definitivo dei temi delle maggiorazioni e della media turni che avevano condizionato il percorso fino alla decisione della dichiarazione di sciopero del luglio scorso. In particolare le difficoltà della trattativa si sono riscontrate nelle richieste degli industriali in tema di recupero di produttività, di maggiore flessibilità, di riduzione dell'assenteismo e di particolare attenzione ai costi contrattuali per le aziende in crisi, con una proposta di aumento salariale di 118 euro. "In genere nel corso delle negoziazioni si dovrebbe essere disposti a lasciare qualcosa sul tavolo, mentre loro sono tornati con le stesse richieste avanzate nello scorso incontro senza cedere di un millimetro, né sui diritti, né sul fronte salariale”, ha proseguito Pirani. “Da parte nostra c'era la volontà di chiudere e siamo andati incontro alle loro richieste, ma è sconcertante comunicare con un interlocutore che ha mostrato divisioni e discussioni interne e quindi difficilmente disposto a fare il contratto dopo un anno di trattative".
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