Tag: Etichetta europea dei pneumatici

Alla fine di giugno Kraiburg Austria ha organizzato il 1° “Retreading Sum­mit Meeting” a Leogang, vicino a Zell am See, in Austria. Alla manifesta­zione hanno partecipato circa 70 ospiti provenienti da otto paesi europei e dalla Russia.

Secondo Airp, l'Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici, anche per i pneumatici ricostruiti è necessaria un'etichetta europea, a tutela del consumatore e in analogia a quanto avviene in Europa per i pneumatici nuovi. ''L'utilizzatore di un pneumatico ricostruito deve essere tutelato come lo è l'utilizzatore di un pneumatico nuovo'', ha infatti sottolineato Renzo Servadei, segretario generale di Airp.

Il gruppo Continental, così come altre aziende, associazioni dei consumatori e club automobilistici, ha accolto con favore l’introduzione dell’etichetta sui pneumatici, che rappresenta un importante progresso verso la trasparenza. Ora però – dice l’azienda – sarebbe il momento di fare un altro passo avanti e completare le informazioni previste come obbligatorie per l’etichetta: “se guardiamo l’etichetta di una gomma invernale, rimaniamo delusi, perché non dice nulla né del grip sulla neve, né della frenata su ghiaccio”.

La rivista tedesca AutoBild ha reso noto il primo caso di falsa etichettatura dei pneumatici, che riguarda un prodotto a marchio Imperial proveniente dalla Cina. La denuncia della rivista si riferisce per la verità solo agli aspetti formali dell’etichetta, che lasciano però supporre che anche gli aspetti sostanziali non corrispondano a realtà.

Marco Cecconi, presidente di Toyo Tire Italia SpA, lavora nel mondo dei pneumatici dal 1979 ed ha assistito all’evoluzione di questo settore, accumulando un’esperienza che gli consente oggi di fare un’analisi lucida e pacata. “Il mercato si è complessivamente impoverito, ma questa purtroppo è la legge dei grandi numeri: le aziende hanno necessità di produrre, talvolta anche a scapito della redditività”, dice il presidente della filiale della giapponese Toyo.

Il 60% dei 564 lettori che hanno votato l’ultimo sondaggio di PneusNews.it ha un’opinione piuttosto negativa sull’etichetta europea delle gomme.

L’etichetta europea rappresenta un’opportunità importante per i marchi più giovani nel mercato e meno noti al pubblico. Questo è in sintesi il punto di vista di Aeolus Tyres, che ritiene che, oltre ai vantaggi in termini di trasparenza, sicurezza, efficienza e rispetto ambientale, l’etichetta europea consenta a tutte le aziende di competere con i marchi più noti e stimati.

Lanxess ha appena concluso in Corea un sondaggio di mercato per comprendere come gli automobilisti percepiscono e conoscono i pneumatici verdi e il sistema di etichettatura che, in questo Paese, è entrato in vigore il 1° dicembre di quest’anno. Secondo la ricerca il 70% degli automobilisti comprerebbe “pneumatici verdi”, citato come fattori decisivi per un potenziale acquisto l’efficienza dei consumi e la sicurezza.

Nokian Tyres il 21 novembre ha ritirato dal mercato nordeuropeo l’etichetta di propria ideazione per le gomme invernali. La decisione segue la pressione esercitata da alcuni competitor e dall’associazione europea dei produttori di pneumatici ETRMA, che si era opposta alla distribuzione di tale etichetta, in quanto la riteneva “fuorviante” per il consumatore, dal momento che non è ancora disponibile un metodo di test ripetibile ed affidabile per il grip su neve e ghiaccio.

ETRMA, l’associazione che rappresenta i produttori di pneumatici europei, ha presentato un ricorso ufficiale contro un suo stesso associato: Nokian Tyres. L’azienda finlandese ha infatti preso l’iniziativa di realizzare una propria etichetta che raffigura il livello di prestazioni delle gomme su neve e ghiaccio.