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Il prossimo 26 settembre scade il termine ufficiale dei dazi doganali che dal 2009 vengono imposti negli Stati Uniti sulle gomme importate dalla Cina. Oggi la tariffa doganale è del 25%, ma tre anni fa, alla data di entrata in vigore della legge, era del 35%, per passare nel 2010 al 30% e nell’ultimo anno al 25%.

Si è ufficialmente espressa venerdì 22 ottobre la World Trade Organization relativamente alla contestazione da parte della Cina delle misure di antidumping adottate dall’amministrazione Obama sull’importazione di quattro tipologie di prodotti, tra cui i pneumatici. L’organizzazione, con sede a Ginevra, pur ammonendo di non corretta applicazione di alcune regole commerciali gli Stati Uniti, ha complessivamente ritenuto legittime le misure di protezione adottate dal governo americano.

Botta e risposta. L’associazione Alliance for American Manufacturing (AAM) ha pubblicato ieri uno studio a replica della lettera aperta del presidente dell’USCB che sosteneva  l’inutilità per il mercato americano dei dazi sull’importazione di pneumatici dalla Cina.

A quasi un anno dall’emissione dei dazi doganali americani sull’importazione di pneumatici cinesi a tutela del mercato, della produzione e dell’occupazione americane, l’associazione US-China Business Council (USCBC) si appella al Presidente Obama chiedendo di valutarne la bontà dei risultati. John Frisbie, Presidente dell’associazione, che raggruppa circa 220 aziende americane che operano con la Cina e a cui aderisce anche Goodyear, non nega che l’imposizione di severe  tariffe doganali abbia indebolito le importazioni di gomme cinesi di fascia bassa, ma afferma che per il mercato americano si è trattato sostanzialmente di un cambiamento della provenienza della merce, la cui importazione, da altri paesi, è invece aumentata.