La Commissione Europea indaga sul dumping dei pneumatici TBR prodotti in Cina

La Commissione Europea ha pubblicato l’avviso che avvierà un’indagine antidumping sulle importazioni di pneumatici per autocarri e autobus provenienti dalla Repubblica Popolare cinese. La Commissione sta prendendo questa iniziativa a seguito di una denuncia ricevuta il 30 giugno da una “coalizione contro l’importazione sleale di pneumatici”, un gruppo che rappresenta gli interessi dei produttori, che rappresenta oltre il 45% della produzione di pneumatici nuovi e ricostruiti dell’Unione Europea.

La coalizione sostiene che le importazioni di prodotti cinesi TBR nuovi e ricostruiti (l’indagine esamina i prodotti con codici CN da 4011 20 90 e 4012 12 00), sono oggetto di dumping nei mercati europei, ovvero i prodotti vengono venduti in Europa a prezzo minore rispetto a quello sul mercato di origine. Questo lede gli interessi dei produttori europei, secondo la coalizione.

Per determinare se questo è vero, la Commissione esaminerà l’esistenza di processi di dumping tra il 1° luglio 2016 e il 30 giugno 2017 e esaminerà il periodo dal 1° gennaio 2014 al 30 giugno 2017 per scoprire le tendenze rilevanti per la valutazione delle lesioni.

Gli elementi di prova forniti dalla coalizione suggeriscono che i prezzi a cui vengono venduti i pneumatici cinesi e i volumi con i quali arrivano hanno avuto un impatto negativo sulla quota di mercato detenuta dai produttori all’interno dell’Unione Europea. Questo ha portato alla perdita di posti di lavoro all’interno dei settori manifatturieri e del riciclaggio.

Tutti i produttori che esportano i pneumatici in questione dalla Cina verso i mercati dell’Unione Europea, direttamente o tramite terzi, sono invitati a partecipare all’inchiesta. Coloro che desiderano farlo devono comunicare alla Commissione le informazioni richieste entro il 26 agosto 2017.

In considerazione del “numero potenzialmente elevato di produttori-esportatori nella Repubblica Popolare cinese coinvolti nel presente procedimento”, la Commissione può limitare la sua indagine ad un gruppo campione. Intende contattare le autorità e le associazioni competenti in Cina per “ottenere le informazioni che ritiene necessarie” per la selezione di questo campione; se la Commissione decide che è necessario un campione, può scegliere i produttori partecipanti in base al volume delle esportazioni verso l’Unione europea; Tutte le aziende selezionate dovranno presentare un questionario compilato entro il 17 settembre 2017, salvo diversa indicazione.

Le aziende che hanno accettato di far parte del campione ma non incluse saranno considerate “produttori non inclusi ma cooperanti” e qualsiasi dazio antidumping potenzialmente imposto a queste aziende non supererà la media ponderata del margine di dumping stabilito per i produttori presenti nel campione. Essi potranno, tuttavia, richiedere che la Commissione europea stabilisca un margine di dumping individuale.

Anche gli importatori indipendenti e terzi sono invitati a partecipare all’inchiesta e di nuovo potrà essere selezionato un gruppo di campioni. Le scadenze corrispondono a quelle per i produttori esportatori.

Il calendario della Commissione Europea prevede che l’inchiesta venga conclusa entro 15 mesi dalla pubblicazione dell’avviso di indagine (11 agosto 2017). Le misure provvisorie possono essere imposte non oltre nove mesi a partire da tale data.

L’avviso dell’inizio dell’indagine può essere letto qui.

Qui l’avviso in italiano.

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