Conclusa la prima tappa di PFU Zero sulle coste italiane: a Monte Argentario raccolti oltre 2.500 kg di PFU

L’associazione Marevivo e il Consorzio EcoTyre hanno inaugurato a Monte Argentario PFU Zero sulle coste italiane, un progetto di raccolta straordinaria di pneumatici fuori uso (PFU) abbandonati, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di Federparchi-Europarc Italia e in collaborazione con la Guardia Costiera. All’evento hanno partecipato Arturo Cerulli, Sindaco del Comune di Monte Argentario, Valerio Belardi, Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo-Guardia Costiera di Porto Santo Stefano, Carmen Parisio di Penta, Direttore Generale di Marevivo, Massimiliano Falleri, responsabile divisione sub di Marevivo, Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre e Roberto Nencioni, in rappresentanza dell’Autorità Portuale Regionale.

Dopo un primo intervento sull’Isola di Nisida nell’ambito di Let’s Clean Up Europe tenutosi a maggio, Marevivo ed EcoTyre hanno dato il via oggi alla prima edizione di PFU Zero sulle coste italiane, la campagna di sensibilizzazione e di raccolta e recupero degli PFU in mare e a terra.

Le squadre dei sommozzatori della Divisione Sub di Marevivo e del Consorzio dei Diving di Monte Argentario hanno raccolto a Porto Santo Stefano nei fondali del Molo Garibaldi oltre 2.200 kg di gomme giunte a fine vita. Parallelamente al Molo De Angelis a Porto Ercole, grazie alla collaborazione dei diving locali e sotto il coordinamento dell’Ufficio Locale Marittimo, sono stati raccolti più di 300 kg di gomme giunte a fine vita.

I PFU saranno ora condotti dai mezzi del Consorzio EcoTyre agli impianti di trattamento per essere correttamente gestiti. Sono, infatti, una tipologia di rifiuto cosiddetta ‘permanente’: se lasciata in natura e in mare, necessita di centinaia di anni per degradarsi completamente. Se gestita in modo corretto, invece, è riciclabile al 100%: la maggior parte viene triturata generando il cosiddetto “granulato di gomma”, un materiale di riciclo riutilizzabile per diversi usi come i fondi stradali e le superfici sportive, per l’isolamento o per l’arredo urbano.

Gummy, la mascotte di EcoTyre, ha intrattenuto i presenti con giochi e attività di animazione con l’obiettivo di far capire come funziona la corretta filiera di gestione degli PFU e quanto sia importante la salvaguardia del mare e dei suoi abitanti.

Questa iniziativa rientra in PFU ZERO, il progetto di EcoTyre, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, che ha l’obiettivo di creare e avere a disposizione una mappatura di depositi abbandonati di PFU segnalati da enti locali, associazioni e cittadini. Le raccolte straordinarie eseguite da EcoTyre sono svolte in modalità totalmente gratuita e senza alcun costo per le Amministrazioni locali. È possibile segnalare un deposito abbandonato di PFU, collegandosi al sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it): EcoTyre valuta ogni segnalazione, coordinandosi con gli enti locali per gli interventi di raccolta.

Il viaggio di PFU Zero sulle coste italiane continua: prossima tappa Gallipoli in provincia di Lecce, Puglia (domenica 11 giugno), per poi proseguire ad Anzio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Lazio (sabato 17 giugno), a Lampedusa, appartenente all’arcipelago delle isole Pelagie, Sicilia (lunedì 26 giugno) e chiudere sabato 30 giugno a Milazzo, Città Metropolitana di Messina, Sicilia.

“La divisione sub di Marevivo, una squadra composta totalmente da volontari, porta i subacquei ad operare anche in ambienti difficilmente raggiungibili, come può essere porto Santo Stefano. L’operazione di individuazione, imbragaggio con palloni di sollevamento e successivo recupero degli PFU è resa ancora più complicata perché al loro interno si depositano sedimenti che al momento dello spostamento rendono l’acqua torbida e con scarsa visibilità. Oltre alla nostra incolumità, dobbiamo stare attenti a tutte le forme di vita bentoniche presenti nel mare e tutto questo è possibile grazie all’elevata preparazione dei volontari subacquei. – ha spiegato Massimiliano Falleri, responsabile divisione sub di Marevivo.

© riproduzione riservata
made by nodopiano