L’ambasciatore della Slovacchia visita Linglong Tire

Da quando Linglong Tire ha annunciato di voler investire per la costruzione di un impianto produttivo in Europa dell’Est, i responsabili governativi dei vari Stati papabili hanno iniziato a presentarsi in Cina per offrire le migliori condizioni possibili per attrarre questo importante investitore. Solo una settimana dopo il presidente della Repubblica Ceca, infatti, il 18 maggio, si è recato in Cina per corteggiare l’azienda cinese anche l’ambasciatore slovacco Dussan Bella.

Bella, insieme al consulente per l’economia del Paese, Miroslav Tomo, ha visitato l’azienda produttrice di pneumatici ed in particolare il Centro di ricerca e sviluppo, lo stabilimento di Zhaoyuan e l’headuarter di Linglong, accompagnati dal vice presidente dell’azienda Liu Zhancun e dal direttore generale Li Wei.

I due ospiti, colpiti per l’alto livello della tecnologia di Linglong, hanno presentato le politiche di investimento, il sistema fiscale e le politiche del lavoro della Slovacchia, dicendo che il governo desidera comunicare direttamente con Linglong Tire per fornire informazioni accurate e affidabili ed offrire una policy per aiutare Linglong ad aiutare a costruire il suo secondo impianto produttivo oltreoceano. Al termine del meeting, senza mezzi termini, i rappresentanti del governo slovacco hanno invitato Linglong Tire a scegliere la Slovacchia per costruire la nuova fabbrica.

La Slovacchia ha una posizione centrale in Europa e infrastrutture ottimali. L’output di vetture del Paese è ormai attorno al milione di unità e la rapidità di sviluppo economico è la più alta fra i quattro Paesi dell’Europa centrale. Oggi ci sono già più di 100 aziende coreane presenti e un buon numero di aziende tedesche che hanno scelto questo Paese per le loro sedi produttive.

 

Scopriremo nei prossimi mesi dove, in Europa, Linglong sceglierà di allocare questo investimento che è previsto attorno ai 500 milioni di euro. Di sicuro i governi dei vari Paesi europei candidati si stanno dando da fare per creare le condizioni più vantaggiose possibili per l’azienda cinese, che afferma di avere già ricevuto un ramoscello d’ulivo, ossia proposte interessanti, da Repubblica Ceca, Slovacchia, Belgio e altri – non ben definiti – Paesi europei.

© riproduzione riservata
made by nodopiano