E’ ora di denunciare nero e mancato PFU – CambioPulito è anonimo, rapido e concreto

Adesso non ci son più scuse: lo strumento per segnalare comportamenti e situazioni di irregolarità e illegalità esiste, è anonimo, risponde nel giro di cinque giorni e gestisce la pratica entro 30 giorni. Scopriremo quindi nei prossimi mesi se le tante chiacchiere si trasformeranno in segnalazioni concrete e circostanziate e se tutta la frustrazione che lamentano gli operatori ogni giorno potrà finalmente trasformarsi in energia positiva.

Certo, è vero che gli operatori possono infastidirsi per il fatto che un’attività che dovrebbe essere a carico delle autorità e forze dell’ordine ricada su di loro, che spesso non hanno né tempo né modo di fare gli investigatori e reperire prove certe. D’altro canto però è anche vero che il settore, grazie alle associazioni, ai consorzi di raccolta PFU e a Legambiente, è riuscito a fare fronte comune e istituire uno strumento efficace contro l’illegalità e la corruzione, a difesa della concorrenza leale e degli operatori corretti.

E se invece, alla fine, nessuno scaglierà la prima pietra, beh allora dovremmo rassegnarci ad ammettere che nel settore pneumatici il nero è davvero casa di tutti.


La Piattaforma “CambioPulito” – Istruzioni per l’uso

La piattaforma “CambioPulito” (www.cambiopulito.it)  i pone l’obiettivo concreto e immediato di raccogliere, filtrare e processare segnalazioni di illegalità consumate sia nella gestione di PFU, che nella vendita di pneumatici, con informazioni provenienti dagli operatori della filiera.

In particolare, sono tre le categorie che hanno accesso al sistema attraverso distinte chiavi di accesso:

1. aziende operatrici a contratto delle filiera dei Consorzi aderenti, soci Airp e Federpenus;

2. operatori del mercato del ricambio serviti dai Consorzi aderenti;

3. operatori del mercato del ricambio aderenti a Confartigianato e CNA.

Grazie alle garanzie offerte dal software utilizzato, i segnalanti avranno a disposizione uno strumento riservato e sicuro per segnalare fatti di cui sono venuti, direttamente e/o indirettamente, a conoscenza. Tali segnalazioni di fatti circoscritti e verificabili se da una parte avranno garantiti l’anonimato e la massima riservatezza (anche se c’è la possibilità del segnalante, a sua totale discrezione, di esibire le proprie generalità), dall’altra consentiranno ai gestori della piattaforma (Legambiente) di interagire col segnalante (sempre in maniera anonima e riservata, se così sarà richiesto) per richiedere approfondimenti e chiarimenti utili a fare il massimo di chiarezza possibile.

Operativamente, le singole segnalazioni saranno raccolte dalla piattaforma e gestite in una prima fase da Legambiente (unico organo gestore), che, sulla base delle informazioni raccolte, potrà:

  • chiedere al segnalante ulteriori dettagli;
  • classificare il fatto sulla base di un elenco di violazioni già predisposto (in accordo con gli aderenti all’Osservatorio);
  • effettuare una prima valutazione e procedere a ulteriori approfondimenti.

Dopo un primo filtro, le segnalazioni attendibili saranno tempestivamente condivise con i partner del progetto, mentre le segnalazioni che appariranno manifestamente infondate saranno prontamente archiviate. Rispetto a ciascuna segnalazione, Legambiente assume l’impegno di dare un primo feedback entro 5 giorni, gestendo per intero la stessa in un lasso di tempo che non dovrà superare i 30 giorni.

Il segnalante, una volta inserita la chiave di accesso che gli sarà comunicata dai consorzi di riferimento e da Airp, Federpneus, Confartigianato e CNA, potrà effettuare la segnalazione dovendo rispondere ad alcune domande obbligatorie:

  • Data o periodo dell’illecito segnalato;
  • Luogo dell’illecito;
  • Descrizione dell’episodio da segnalare;
  • Aziende e/o persone coinvolte;
  • Classificazione del tipo di violazione.
  • Il segnalante avrà a disposizione anche alcune domanda facoltative (potrà rispondere o meno a sua totale discrezione):
  • Nome e cognome
  • Email
  • Ruolo ricoperto.

Una volta effettuata la segnalazione, la piattaforma genererà un codice identificativo riservato e anonimo (strettamente legato alla singola segnalazione e non recuperabile se smarrito, comportando la necessità di reimmettere di nuovo la segnalazione nella piattaforma per poterne garantire e seguire l’iter), che consentirà a chi ha fatto la segnalazione di seguirne l’iter procedurale e di rispondere alle eventuali richieste fatte dai gestori della piattaforma. La segnalazione, come detto, verrà gestita solo all’interno della piattaforma senza generare email o altre comunicazioni all’infuori di questa, al fine di garantire il massimo della riservatezza.

Le informazioni raccolta e analizzate da Legambiente saranno messe a disposizione dei partner per eventuali verifiche; queste saranno poi processate facendo ricorso sia alla rete dei soggetti aderenti all’Osservatorio che alla rete territoriale dei circoli e degli avvocati dei Centri di azione giuridica di Legambiente stessa.

Solo le segnalazioni più significative, circostanziate e verificate saranno oggetto di comunicazione, sempre da parte di Legambiente, alle autorità competenti per le indagini del caso.

 

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