The Cal 2017 by Lindbergh: non c’è bellezza senza verità

Il calendario Pirelli 2017 è stato affidato a Peter Lindbergh, fotografo di moda tedesco, che ha voluto sul set attrici e non modelle, per metterle a nudo senza spogliarle. Niente trucco, niente colore, niente sfondi, niente nudo. Ritratti intensi e ravvicinati, dettagli, ricerca di una bellezza interiore, che nasce dalla personalità e dalla vita vissuta.

Non è giovane il fotografo (72) e non sono giovani le protagoniste degli scatti, che hanno un’età media di 45 anni, con una sola ventenne (Alicia Vikander) e due settantenni (Helen Mirren e Charlotte Rampling). Queste le 14 attrici, che hanno posato ciascuna per le quattro foto che illustrano ogni mese: Jessica Chastain, Penelope Cruz, Nicole Kidman, Rooney Mara, Helen Mirren, Julianne Moore, Lupita Nyong’o, Charlotte Rampling, Lea Seydoux, Uma Thurman, Alicia Vikander, Kate Winslet, Robin Wright e Zhang Ziyi.

Il risultato è raffinato e intenso.

Il calendario Pirelli è un oggetto del desiderio. La tiratura limitata ne fa uno status symbol esclusivo non solo e non tanto per chi opera nel settore delle gomme, ma per gli appassionati di fotografia, di design, di moda, di stile. Le copie sono 12.000 e vengono stampate dalle Grafiche Antiga di Crocetta del Montello (TV), sotto la più assoluta riservatezza, pena il mancato pagamento.

The Cal fa parlare di sé, sia esso castigato come quest’anno o audace come nell’immaginario di tutti. The Cal detta un trend, una linea stilistica, un mood sociale, che quest’anno è stato ‘emotional’, un ritorno all’autenticità e alla semplicità in un mondo che diventa sempre più complesso e manipolato. Lindbergh parla del “coraggio di essere sé stessi” e le attrici manifestano la difficoltà e il disagio di spogliarsi davanti all’obiettivo, per mettere a nudo la loro vera personalità: “È difficile per un’attrice spogliarsi del ruolo che deve interpretare, perché assumere un ruolo permette di nascondersi e sentirsi protette” (Penelope Cruz).

Certo, brutte non sono queste modelle rubate al set, tutt’altro. Però è vero che Lindbergh nei suoi scatti scava senza indugi nei primi piani in bianco e nero, nei dettagli più veri di mani e labbra segnate dal tempo.

Insomma, l’edizione 2017 mette d’accordo tutti, vuoi per la cifra castigata e artistica, vuoi per le modelle di grande classe e personalità o per la firma dell’apprezzatissimo Peter Lindbergh. La bellezza è declinata in naturalezza, semplicità e verità, senza trucchi e provocazioni. Semplicemente ritratti intensi di donne con un’anima e una storia.

The Cal è anche un evento, che quest’anno Pirelli ha celebrato a Parigi, la città del cinema, ma anche la città del Bataclan. Il timore di un attentato ad un evento così mondano e così occidentale era palpabile, ma con estrema discrezione Pirelli è riuscita a curare ogni minimo dettaglio per gestire in sicurezza ogni singolo momento dell’evento a cui hanno partecipato oltre 800 ospiti da tutto il mondo, giornalisti, clienti, manager, tutti radunati per questa festa di fine anno, che è quasi un omaggio da parte di Pirelli ai sui partner e alla stampa.

L’aneddoto: gli scatti mancati in fabbrica, promessa di un progetto a venire

Quest’anno, per la prima volta, – ha confessa Tronchetti Provera in conferenza stampa – Pirelli ha tentato di intromettersi nelle scelte del fotografo. In genere l’azienda milanese si limita a scegliere il nome a cui affidare gli scatti, ma poi gli lascia completamente carta bianca. Quest’anno invece Marco Tronchetti Provera, che già conosceva Lindbergh perché ha curato altri due calendari, avrebbe voluto come set la fabbrica di Settimo Torinese. Insomma fare entrare il calendario in Pirelli o fare uscire Pirelli dal calendario.

Purtroppo alla fine il fotografo ha ritenuto l’idea irrealizzabile. È rimasto però affascinato dalle macchine e dai robot, con cui ha cercato di stabilire un legame emotivo, facendoli apparire viventi. “Il risultato è stato molto gratificante, – dice Lindbergh – al punto che abbiamo deciso di realizzare un progetto autonomo e scisso da quello del calendario”.

Ancora sorprese in vista dunque dall’anima artistica di Pirelli.

 

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