Apre il Centro di Restauro del MAUTO, primo polo formativo specializzato in vetture d’epoca

Si inaugurerà giovedì 10 novembre, alle ore 18.30 presso il Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli” di Torino, il Centro di Restauro del MAUTO, il primo polo formativo specializzato nel restauro di vetture d’epoca nato grazie all’accordo con la Fondazione Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali “La Venaria Reale” (www.centrorestaurovenaria.it), che ha firmato insieme al museo una convenzione per mettere a punto un protocollo d’intervento condiviso per la realizzazione di progetti di conservazione e restauro, ricerca, studio e diagnostica sui preziosi veicoli storici custoditi presso la sede di corso Unità d’Italia 40.

Per la prima volta, le tecniche utilizzate per riportare le opere d’arte al loro antico splendore saranno utilizzate per dare nuova vita al vasto patrimonio dell’Open Garage all’interno MAUTO – uno spazio di oltre 2.000 mq, visitabile su prenotazione ogni sabato a partire da gennaio dalle ore 10.30 alle 12.00, che oggi ospita circa 70 pezzi da collezione disposti in ordine cronologico. Durante l’inaugurazione, l’area dedicata alla lavorazione delle pelli verrà inoltre intitolata a Mario Levi-Gattinara, fondatore del Mario Levi Group, brand d’eccellenza nel settore degli interni per auto e partner del Centro di Restauro.

Nei primi mesi prenderà il via la fase di formazione del personale del museo, che seguirà insieme agli specialisti del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” un workshop sulla Carrozza di Bordino, e l’attrezzamento dell’Open Garage, con l’obiettivo di ospitare in futuro un centro di Alta Formazione per restauratori di veicoli d’epoca. Il metodo di ricerca sui materiali e la gestione della parte teorica di approfondimento sulle procedure costruttive applicate nelle diverse epoche saranno inizialmente impostati da uno specialista del Corso Conservazione e Restauro dei beni Culturali. In un secondo tempo seguirà poi un intervento pratico sulle vetture scelte dal parco macchine dell’Open Garage e risalenti alla fase artigianale/preindustriale della produzione, dal 1856 agli Anni Trenta.

La sinergia con il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” – che in passato si è  già occupato di effettuare rilievi sulla Carrozza di Bordino, dall’analisi dei materiali e delle strutture organiche, alle condizioni microclimatiche di conservazione nel percorso espositivo – si realizzerà non soltanto attraverso la condivisione di conoscenze scientifiche e occasioni di studio e approfondimento delle metodologie di restauro, ma anche attraverso l’introduzione di percorsi formativi comuni, workshop e progetti di ricerca per qualificare il personale del museo e professionisti del territorio sulla conservazione dei beni delle collezioni del MAUTO. L’applicazione della metodologia riconosciuta dal Ministero dei Beni e Attività Culturali, che integra le competenze di restauratori, storici dell’arte e delle professionalità scientifiche, garantisce il valore e la serietà dell’intervento conservativo sulla collezione museale e il conseguente intento di trasferire tale competenza. Oltre a questo, il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” mette a disposizione delle ricerche le sue attrezzature in grado di effettuare diagnosi sofisticatissime.

La collaborazione è il primo tassello di un più ampio progetto che punta non solo a rafforzare la fitta rete di relazioni che il museo sta intessendo sia a livello nazionale che internazionale, ma soprattutto per valorizzare l’immenso bacino di talenti, l’estro creativo, l’artigianalità e le capacità imprenditoriali esistenti a Torino e in Piemonte.

Tra i primi partner privati ad aderire al progetto, infatti, il Mario Levi Group, da 70 anni azienda leader in Italia e all’estero nella gestione di tutti i processi produttivi della lavorazione delle pelli; la design house di fama internazionale Pininfarina, emblema dello stile italiano nel mondo; l’Atelier Toppino di Piobesi d’Alba, officina e laboratorio mobile dove vengono realizzati restauri storici, conservativi e filologici di diverse tipologie di carrozzerie quali locomobili a vapore, tonneau, landaulet, limousine, double phaeton, chassis e automobili di interesse storico e collezionistico; l’Automobile Club d’Italia e il Centro Europeo Modellismo Industriale (CEMI) di Savigliano.

Oltre a questi primi accordi, il MAUTO sta lavorando per coinvolgere laboratori artigiani e aziende del territorio, ciascuna specializzata in un settore specifico (verniciatura, lavorazione del legno, lavorazione del ferro): le diverse professionalità parteciperanno, intervenendo in loco o nelle rispettive sedi, mettendo a disposizione la propria attrezzatura (quando questa non può essere spostata) e trasmettendo le proprie competenze al team di restauratori.

“Con l’apertura del Centro del restauro dell’automobile – spiega il Presidente del MAUTO Benedetto Camerana -, il Mauto avvia un percorso istituzionale e formativo che risponde concretamente al quadro attuale, generato dalla crescita del valore dell’automobile d’epoca come testimonianza storica fondamentale per la conoscenza della cultura del Novecento”. Il progetto, continua il Direttore del museo Rodolfo Gaffino Rossi, “è unico nel suo genere e volto a coniugare la necessità di conservare le vetture d’epoca nel modo corretto e certificato dai Beni Culturali con l’esigenza di tramandare, nello spirito didattico del museo, le competenze artigianali e scientifiche degli specialisti. Siamo contenti di aver coinvolto importanti partner e abbiamo intenzione di coinvolgerne molti altri per fare di questo centro un polo di eccellenza a livello europeo”.

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