Pirelli presenta i risultati finanziari

Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli ha esaminato e approvato i risultati del gruppo al 30 giugno 2016. Tra i principali elementi che hanno caratterizzato il semestre troviamo i ricavi in crescita organica del 5,9% a 2,9686 miliardi di euro. Questo risultato è attribuibile al forte miglioramento della componente prezzo/mix (+6,0%) per effetto degli aumenti di prezzo nei mercati emergenti, delle maggiori vendite sul canale Ricambi e del diverso mix geografico e di prodotto. Tuttavia, a parità di perimetro e al netto dell’effetto cambi, i ricavi sono in calo dell’’8,8%). L’incremento dei ricavi a livello organico è stato sostenuto dall’andamento del business Consumer (+7,4% la crescita organica) grazie alla performance del segmento Premium e ai mercati maturi, mentre il segmento Industrial (+0,4% la crescita organica) sconta la debolezza del mercato tyre in Sud America e in altri mercati emergenti. Stabili i volumi complessivi, con dinamiche differenti fra Consumer (+1,9%) e Industrial (-7,3%);

Pirelli fa notare l’ulteriore rafforzamento del Premium, con una crescita dei volumi pari al 13,4% (+15% nel solo secondo trimestre e +11,7% nel primo trimestre) superiore al trend del mercato Premium globale (+9,4%). I ricavi organici del segmento sono aumentati dell’11,3% a 1.607,2 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi Consumer complessivi in crescita al 65,1% dal 61,5% del corrispondente periodo 2015 (a pari perimetro).

Il margine Ebitda ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione è migliorato dello 0,3%, passando dal 19,2% del 2015 al 19,5% di quest’anno. L’Ebitda ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione è leggermente calato a parità di perimetro, passando dai 588,0 milioni del corrispondente periodo 2015 a 578,7 milioni.

Il margine Ebit ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione è cresciuto al 14,5% rispetto al 14,2% nel primo semestre 2015 a pari perimetro. Tale risultato beneficia, tra l’altro, del conseguimento di efficienze per 51,3 milioni di euro (45,8 milioni di euro nel primo semestre 2015). Dal 2014 sono state conseguite complessivamente efficienze per 238,1 milioni di euro, pari al 68% del target quadriennale 2014-2017 di 350 milioni. L’Ebit ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione pari a 429,1 milioni di euro (434,8 milioni nel primo semestre 2015 a parità di perimetro);

A livello geografico migliora la redditività in Europa e Nafta grazie alla forte crescita del segmento Premium. L’Apac si conferma l’area a più alta profittabilità con un Ebit Margin superiore al 20%.

Il risultato da partecipazioni è negativo per 48,8 milioni di euro (-4,0 milioni nel corrispondente periodo 2015) principalmente riferibile agli impatti derivanti dalle svalutazioni e adeguamenti di valore delle collegate Fenice Srl e Prelios Spa.

Il risultato netto totale è pari a 8,1 milioni (196,5 milioni nello stesso periodo 2015) e riflette, oltre l’impatto negativo del risultato da partecipazioni, l’incremento degli oneri finanziari netti per 167,4 milioni di euro, principalmente riconducibile al debito bancario conseguente alla fusione di Pirelli con Marco Polo Industrial Holding, nonchè all’estinzione anticipata del prestito obbligazionario US Private Placement da 150 milioni di dollari.

Il flusso netto della gestione operativa è risultato in miglioramento, passando dai -322,8 milioni del primo semestre 2015 ai -191,8 milioni di euro del primo semestre 2016, grazie alla gestione del capitale circolante.

Gli investimenti totali ammontano a 156,0 milioni di euro (188,8 milioni nel primo semestre 2015), destinati principalmente all’incremento della capacità Premium in Europa, Nafta e Cina, oltre che al miglioramento del mix.

Il flusso netto di cassa totale – prima dei dividendi e degli effetti derivanti dalla fusione con Marco Polo Industrial Holding – è stato negativo per 534,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -565,3 milioni di euro del primo semestre 2015.

La posizione finanziaria netta è passiva per 5.999,4 milioni di euro. A seguito della fusione fra Marco Polo Industrial Holding e Pirelli – diventata operativa il 1° giugno 2016 con effetti contabili retroattivi al 1° gennaio 2016 – la posizione finanziaria netta di gruppo include 4,14 miliardi di euro di indebitamento contratto da Marco Polo Industrial Holding per l’acquisizione di Pirelli. Al 31 dicembre 2015 la posizione finanziaria netta includendo il dato di Marco Polo Industrial Holding era pari a 5.331 milioni di euro.

I dipendenti al 30 giugno 2016 sono pari a 36.598 unità (36.753 a fine dicembre 2015).

Attività tyre

Le vendite al 30 giugno 2016 sono state pari a 2.966,9 milioni di euro, con una crescita organica e a parità di perimetro del 6,0% (-2,8% includendo l’effetto cambi negativo per -8,8%), grazie principalmente alla positiva performance del business Consumer (+7,4% la crescita organica), mentre il business Industrial (+0,4% la crescita a parità di perimetro ed escludendo i cambi) riflette il persistente rallentamento del mercato in Sud America e l’impatto negativo dei cambi (-13,5%).

I volumi sono invariati rispetto allo stesso periodo 2015, quale risultante tra andamenti opposti tra il business Consumer (+1,9%), grazie al positivo andamento del Premium (+13,4%), e l’Industrial (-7,3%). Quest’ultimo riflette la debolezza della domanda in Sud America e il rallentamento del primo equipaggiamento in Cina.

Il miglioramento del price/mix (+6,0% nel primo semestre 2016) è stato sostenuto sia dalla performance del business Consumer (price/mix +5,5%, grazie al miglioramento del mix di prodotto, al maggior peso del canale Ricambi e a un migliore mix geografico) che del business Industrial (+7,7%, per effetto di un miglioramento del mix di prodotto e di aumenti di prezzo principalmente in Sud America e in altri Paesi emergenti per contrastare la volatilità dei cambi).

Il risultato operativo (Ebit) ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione nel primo semestre 2016 ammonta a 430,2 milioni di euro (438,4 milioni nel primo semestre 2015 a parità di perimetro), con un margine Ebit al 14,5% (14,4% al 30 giugno 2015 a parità di perimetro). Il risultato operativo (Ebit) è pari a 406,7 milioni di euro (rispetto ai 434,9 milioni del corrispondente periodo 2015 a parità di perimetro) e riflette 23,5 milioni di oneri non ricorrenti e di ristrutturazione dovuti ai processi di razionalizzazione e ai costi relativi alle attività in corso per l’integrazione del segmento Industrial Pirelli con gli asset Industrial di CNRC.

A livello geografico, l’Apac registra la redditività più elevata fra tutte le aree geografiche, attestandosi a livelli twenties, stabile rispetto all’anno precedente. L’andamento dei ricavi (+4,0% la crescita organica) è in miglioramento rispetto al primo trimestre 2016, ma in rallentamento rispetto allo stesso periodo 2015 per effetto dell’elevata base di confronto, delle minori vendite sul business Industrial e sul Consumer nonPremium.

Il Premium si conferma in crescita grazie al rafforzamento del Primo Equipaggiamento che conta nuove omologazioni con brand europei e locali. La strategia di focalizzazione sull’alto di gamma ha permesso di più che compensare l’impatto negativo della svalutazione dello yuan e della flessione dei prezzi di mercato. Il Nafta ha visto il margine Ebit migliorare a livelli twenties dal precedente high-teens, con ricavi Premium in crescita del 9,2%. Netto miglioramento per la redditività in Europa, a livelli midteens dal precedente low-teens, con ricavi in crescita organica del 6,4%, mentre il Meai ha registrato una redditività stabile a livelli high-teens, con ricavi in crescita organica del 7,5%. In riduzione la redditività in Sud America (mid single-digit) per effetto principalmente dell’andamento del business Industrial, mentre la redditività nel segmento Consumer si conferma a livelli high single-digit. La volatilità dei cambi ha invece impattato negativamente la redditività in Russia.

Nel Business Consumer (pneumatici Car/Light Truck e Moto) le vendite sono state pari a 2.469,6 milioni di euro, con una crescita organica e a parità di perimetro del 7,4% (+2,1% includendo l’effetto cambi negativo per il 7,5% e la variazione di perimetro dovuta alla riorganizzazione nel Consumer/Industrial). La crescita organica dei ricavi riflette il miglioramento del 5,5% del price/mix (legato al crescente peso del Premium, al mix di vendita e agli aumenti di prezzo nei mercati emergenti) e il contributo positivo dei volumi (+1,9%), grazie alla crescita in Apac, Nafta, Europa e Meai che ha compensato la flessione in Sud America e Russia.

Il Premium si conferma la principale leva di crescita, con ricavi a parità di perimetro in crescita dell’8,1% a 1.607,2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2015 (+11,3% prima dell’impatto cambi) e volumi in crescita del 13,4%. La crescita del Premium è stata concentrata nei mercati maturi. L’incidenza dei ricavi Premium sul business Consumer è cresciuta al 65,1% dal 61,5% del primo semestre 2015.

Il risultato operativo (Ebit) ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione è stato pari a 405,7 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto ai 379,3 milioni dello stesso periodo 2015 a parità di perimetro, con un margine Ebit pari al 16,4% in aumento rispetto al precedente 15,7%.

Nel Business Industrial (pneumatici per Veicoli Industriali) le vendite sono state pari a 497,3 milioni di euro, con una crescita dello 0,4% a parità di perimetro ed escludendo l’impatto dei cambi negativi per il 13,5% (-21,5% la flessione dei ricavi includendo l’impatto cambi e la variazione di perimetro dovuta alla riorganizzazione Consumer/Industrial). I volumi sono risultati in calo del 7,3% principalmente per effetto della contrazione del mercato in America Latina e del rallentamento del mercato in Cina. Positivo l’andamento del price/mix (+7,7%) grazie al miglioramento del mix di prodotto e di canale e ai progressivi aumenti di prezzo in Sud America e in altri Paesi emergenti.

Il risultato operativo (Ebit) ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione si è attestato a 24,5 milioni di euro, con un rapporto sulle vendite pari al 4,9% (9,3% nel corrispondente periodo 2015 a parità di perimetro). L’andamento della profittabilità sconta la persistente flessione dei volumi, il maggior costo delle materie prime e l’impatto negativo dei cambi.

Nel contesto del già annunciato processo di integrazione degli asset del segmento Industrial detenuti da Pirelli, CNRC ed Aeolus, Pirelli e Aeolus hanno approvato il trasferimento ad Aeolus stessa da parte di Pirelli Tyre del 10% di Pirelli Industrial e il trasferimento a Pirelli Tyre dell’80% delle attività car di Aeolus, insieme all’integrazione in Aeolus di due asset detenuti da Cnrc (China National Tire & Rubber) e alla formalizzazione di un contratto di licenza tra Pirelli Tyre e Aeolus per la tecnologia del segmento industrial.

Il closing dell’operazione è atteso nel corso dei prossimi mesi, a valle dell’ottenimento tra l’altro delle necessarie autorizzazioni governative.

Pirelli rende inoltre noto di aver concluso con successo il rifinanziamento di 6,4 miliardi di euro di debiti con un pool di 19 primarie banche italiane e internazionali. L’operazione di rifinanziamento – realizzata a un costo complessivo inferiore al 3,5% – permette di rimborsare i debiti in scadenza e ottimizzare la struttura dell’indebitamento.

L’operazione, in particolare, si compone di un rifinanziamento sindacato per complessivi 4,8 miliardi di euro che ha registrato una domanda di poco inferiore a due volte l’offerta ed è strutturato come segue:

– Linea di credito in dollari con scadenza 3 anni per un controvalore complessivo pari a 1 miliardo di euro

– Linea di credito in dollari ed euro con scadenza 5 anni per un controvalore complessivo pari a 2,8 miliardi di euro

– Linea di credito revolving facility multicurrency con scadenza 5 anni per un controvalore complessivo da 1 miliardo.

Alla parte sindacata del rifinanziamento si aggiunge una linea di credito con scadenza 18 mesi da 1,6 miliardi di euro oggetto di un club deal con un numero selezionato di istituti di credito.

In linea con quanto già anticipato lo scorso febbraio, a fronte di tale operazione, Pirelli non attiverà il prestito Mergeco Facility messo a disposizione della società da parte di un pool di banche nell’ambito dell’offerta di acquisto di Marco Polo Industrial Holding.

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